La nuova cucina del Ristorante Club del Doge, del Gritti Palace a Venezia

9 Gen 2018, 12:30 | a cura di

Vi raccontiamo la nuova cucina di Daniele Turco, chef del Ristorante Club del Doge al Gritti Palace, uno degli alberghi piรน lussuosi e piรน amati di Venezia.

รˆ tra gli alberghi piรน amati della cittร , sarร  per via del lusso che lo caratterizza o forse per la sua storia che risale al 1525. Parliamo del Gritti Palace a Venezia, nato come residenza privata del Doge Andrea Gritti, diventato negli anni il rifugio veneziano di personaggi illustri, famiglie reali, scrittori e artisti di fama internazionale. Le grandi sale affrescate, i soffitti con decorazioni in oro, i marmi pregiati, i lampadari di vetro di Murano, gli specchi e i mobili antichi ne fanno uno scenario straordinario e indimenticabile. Per non parlare della vista sul Canal Grande o sulla splendida Chiesa di Santa Maria del Giglio. A completare il tutto, ora anche la nuova cucina del Ristorante Club del Doge, ad opera dello chef Daniele Turco.

Gritti Palace a Venezia

La storia e la reputazione del Gritti Palace

Nulla o poco รจ cambiato in questi secoli, il Canal Grande รจ sempre la splendida via dโ€™acqua che attraversa la cittร  dei Dogi e accompagna chi arriva dalla terraferma, sfiorando i centosettanta palazzi sorti tra il XII e il XVIII secolo. Tra i piรน affascinanti e ricchi di storia il Gritti Palace, perla fra le perle, secondo Ernest Hemingway โ€œil miglior albergo della cittร , in una cittร  di grandi alberghiโ€. Unโ€™antica residenza di proprietร  della famiglia Gritti, che diede il 77ยฐ Doge a Venezia, divenuta albergo all'inizio del XIX secolo, e che oggi conserva con orgoglio decine di aneddoti sullo scrittore statunitense, in virtรน delle sue frequenti visite e di una speciale intesa che intercorreva tra lui e il maรฎtre. Tanto da indurre Papa Hemingway a includere il Gritti Palace e il suo premuroso personale nella trama di uno dei suoi ultimi romanzi, โ€œDi lร  dal fiume e tra gli alberiโ€, pubblicato nel 1950. Ma Hemingway non รจ stato lโ€™unico grande nome ad aver scelto il Gritti, nel corso dei decenni si sono succeduti ospiti illustri di ogni ordine e grado, da Ian Fleming a William Somerset Maugham, da Peggy Guggenheim a Woody Allen.

La ristrutturazione nel 2013

Con la ristrutturazione del 2013, durata quindici mesi, e un investimento di 35 milioni di euro, l'albergo della catena Luxury Collection รจ tornato a risplendere, guidato con mano sicura dal direttore Paolo Lorenzoni. Ora si possono nuovamente contemplare i preziosi elementi dโ€™arredo, i pavimenti in marmo, i decori, i soffitti ornati, gli specchi e le lampade del XVIII secolo realizzate dagli artigiani di Murano. E ci si puรฒ rilassare scegliendo tra le 61 camere e 21 suite a disposizione, ciascuna caratterizzata da stoffe pregiate e raffinati arredi neoclassici intitolati ai clienti storici del Gritti. Ovviamente la sferzata di novitร  ha colpito anche la ristorazione. E se i piatti amati da Hemingway, come il Risotto agli scampi con brodetto di crostacei, lโ€™Anitra speziata allo zenzero e miele con salsa al Porto invecchiato, il Sigaro al cioccolato con salsa al Bourbon โ€“ che lui accompagnava con l'immancabile Martini o con calici di Amarone, Champagne o Capri bianco ghiacciato - sono ormai scolpiti nella storia del Gritti, nel corso degli ultimi due anni la cucina del Ristorante Club del Doge ha vissuto profondi mutamenti.

Risotto agli scampi di Daniele Turco - Gritti Palace a Venezia

Lo chef del Ristorante Club del Doge

Lโ€™executive chef Daniele Turco sta conducendo una piccola rivoluzione, mettendo in discussione assunti di ieri, dando vita a una cucina piacevole e interessante, che non vuole tagliare con il passato, ma porre in essere unโ€™abile e precisa rivisitazione dei piatti storici. Lo chef trevigiano, classe 1970, ha saputo cercare nuovi stimoli, rimettendosi in gioco, anche grazie alle fruttuose esperienze di confronto e scambio con nomi di rilievo della cucina italiana come i fratelli Cerea, Carlo Cracco, Vittorio Fusari, Matteo Baronetto, fino a Luca Marchini, Eugenio Boer e Rino Duca. Esperienze feconde che hanno sensibilmente influenzato il nuovo corso del ristorante del lussuoso hotel veneziano, dove Daniele propone una cucina per niente convenzionale, con le materie prime dellโ€™isola di Sant'Erasmo e del Mercato di Rialto, in un intrigante gioco di contrasti mai eccessivo, attraverso piatti puliti e senza sbavature, con cotture appropriate ed esecuzioni accurate.

La cucina di Daniele Turco

โ€œSono le stesse materie prime stagionali e regionali a divenire spunto per la nascita dei miei piattiโ€, afferma Daniele Turco โ€œin un percorso che si evolve con le mie esperienze, quando arrivano le primizie mi misuro con nuovi piatti e nuove sfide, e la mia cucina si arricchisce di stimoliโ€. Per il General Manager Paolo Lorenzon: โ€œIl nuovo corso del Gritti Palace imprime allโ€™offerta enogastronomica nuove sensazioni e percorsi innovativi, che devono anticipare i desideri degli ospiti, secondo lโ€™attuale orientamento del comparto luxury che vede una ristorazione mondiale di alto profilo, quindi fine dining, e che al tempo stesso sappia essere divertente senza mettere mai in soggezione; in piรน a tutte le ore del giornoโ€. Dal menu: i classici cicchetti veneziani, ovviamente all'altezza delle aspettative, con gamberetti di laguna, sedano e pepe di Cubebe; canestrello gratinato e lenticchia nera; baccalร  mantecato e polenta biancoperla; sarde in saรฒr. Oppure battuta di Fassona con barbabietola, finger lime, germogli di stagione e stracciatella di burrata o l'ovetto di montagna barzotto, spinacino fresco e castraure (Carciofi Violetti di Sant'Erasmo). Tra i primi: ravioli del suolo con tartufo nero, formaggio monteveronese e burro di malga, spaghettoni con estratto di vongole nostrane e limone con schiuma di carota o tagliatelle integrali con ragรน di germano reale e ribes rosso. Se poi uno volesse rivivere l'atmosfera del passato lo chef trevigiano prepara anche il Risotto con scampi alla Hemingway. Ancora, filetto di branzino, frutti di mare e cime di rapa e per finire la torta caprese con sorbetto al mosto e namelaka al cioccolato ridotto.

Tartare di Daniele Turco - Gritti Palace a Venezia

La carta dei vini e il Bar Longhi

Superlativa la carta dei vini, raccontata con pazienza e precisione senza ostentare superflui tecnicismi, attraverso le etichette simbolo del Triveneto come lโ€™Amarone, il Prosecco, i vini della Laguna, con grandi annate e outsider di piccoli e virtuosi produttori, insieme a interessanti selezioni convenzionali, biologiche e biodinamiche delle regioni piรน vocate della Penisola. L'offerta dell'hotel si completa con la spettacolare The Gritti Terrace, aperta da aprile a ottobre con un menรน piรน smart, The Gritti Epicurean School, la storica scuola di cucina del Gritti Palace che propone lezioni personalizzate di cucina veneziana, e il Bar Longhi. Un caffรจ paragonabile alla sala di un museo per opere d'arte, arredi e raffinatezza complessiva. Che deve il nome ai sei splendidi dipinti del XVIII secolo realizzati dall'omonimo pittore veneziano. Specchi, divani in pelle, lampade in vetro di Murano e un bancone di marmo finemente lavorato lo rendono un luogo in cui il tempo sembra essere sospeso, per l'appunto, ai tempi di Hemingway.

 

Gritti Palace โ€“ Venezia - campo Santa Maria del Giglio, 2467 โ€“ 041 794611 - thegrittipalace.com

 

a cura di Luca Bonacini

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