Al termine di una cena sontuosa, spesso capita di voler portare con sรฉ il menรน per avere un ricordo della serata, e sfogliare a casa quelle pagine che esprimono la passione, la ricerca, il lavoro che si nasconde in cucina e in cantina.
La carta delle pietanze รจ oggetto di culto che assume un particolare significato per molti gourmet, soprattutto quando si tratta di ristoranti blasonati. Ma รจ soprattutto uno strumento indispensabile che comunica allโospite la filosofia del locale, contiene preziose informazioni sui vini, sulle materie prime, sulla loro conservazione, sui piatti, sui prezzi, oltre a rappresentare a volte un'ancora di salvataggio per il cliente solitario.
Una storia, quella della lista delle vivande, che testimonia lโevoluzione stessa della cultura della tavola e riporta alla โminutaโ e al vocabolo francese โmenuโ: un supporto cartaceo affisso alle porte dei celebri ristoranti parigini fin dal โ700, portato alla corte degli zar, tra il 1810 e il 1815, grazie al principe russo Borisovic. Prima c'era il servizio โalla franceseโ, con le vivande disposte su tavole imbandite, il principeintrodusse il servizio โalla russaโ, con le portate servite in tavola da scattanti valletti, fornendo a ognuno dei commensali un menu con lโelenco delle portate. Che iniziarono cosรฌ a diffondersi prima nelle corti europee, e poi nella nascente ristorazione.
Ma chi cโรจ dietro questo prezioso alleato del ristoratore? Scopriamo un comparto frammentato da una miriade di piccole e medie tipografie, centri stampa, copisterie, in cui brilla Artmenu Factory di Correggio (in provincia di Reggio Emilia): 23 dipendenti che realizzano artigianalmente i menu e le carte dei vini dei piรน importanti ristoranti italiani e non solo. Fondata nel 1980 da Mauro Fantini, che ne รจ ancora oggi alla guida, รจ unโazienda artigianale nella quale il mestiere antico della stampa e della rilegatura viene messo a disposizione dellโalta ristorazione. Un settore specifico in cui รจ fondamentale saper recepire le esigenze dello chef e del ristoratore, per riuscire a interpretare, in poche pagine curatissime, lo spirito del locale.
Sono pubblicazioni di pregio, rilegate in cuoio, tela, stoffe pregiate, che racchiudono tesori del gusto, che raccontano la ricerca dello chef, raccolgono etichette pregiate, selezioni personali, vini o distillati rari. Una gioia per gli occhi e per il palato. Sul frontespizio ci sono loghi eleganti, segni moderni o insegne aristocratiche, a identificare i grandi luoghi dellโospitalitร del Belpaese. Ognuno con un suo stile e una storia da raccontare. Cโรจ il Danieli di Venezia, dove si consumรฒ la passione tra George Sand e Alfred De Musset nel 1833, e nel 2010 Angelina Jolie e Johnny Depp girarono The Tourist; cโรจ il Gritti Palace, sempre nella cittร dei Dogi, dove Woody Allen soggiornรฒ nella suite Hemingway, in viaggio di nozze, e ne decantรฒ la bellezza e il confort nel film Tutti dicono i love you; il Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento, dove scesero Wagner, Verdi, Marconi, e Caruso passรฒ gli ultimi mesi nella suite amata anche da Pavarotti e Dalla; il Grand Hotel in Via Veneto a Roma,dove si barricavano per sfuggire ai paparazzi Orson Welles, Paul Newman, la coppia Taylor-Burton e le piรน belle donne del mondo; lโHotel Pitrizza in Costa Smeralda dove sostรฒ Roger Moore nei panni di 007; lโHotel Negresco a Nizza, dove le teste coronate dโEuropa e del mondo hanno ammirato le oltre 6000 opere dโarte, disseminate nelle sale lussuose. Un viaggio nel tempo e nei luoghi piรน affascinanti del mondo, decisamente emozionante. Chissร se avranno anche loro sfogliato questi stessi menu?
Artmenu Factory | Correggio (RE) | via Fosdondo, 133 | tel. 0522.690289 | http://www.artmenu.it/
a cura di Luca Bonacini