Primo consiglio: al bando l’alta stagione. Luglio e agosto sono mesi affollatissimi e la strada per arrivarci è una sola, con conseguenze inevitabili. Da settembre si ricomincia a respirare, in tutti i sensi. Già, perché non bisogna dimenticare che siamo all’interno di un parco, anzi il decano dei parchi regionali liguri, e si sta puntando su un turismo ecosostenibile e a chi si muove a piedi o utilizza i mezzi pubblici. Per esempio, con meno di 2 euro c’è un autobus che da Santa Margherita ci sbarca comodamente in Piazzetta, cuore mondano di Portofino, senza problemi di parcheggio (carissimo). La magia delle case colorate che affacciano sulla caletta è sempre ammaliante, soprattutto se si ha l’accortezza di arrivare un po’ presto al mattino o sul far della sera, quando c’è meno gente. Di localicharme & chic che affacciano sul mare ce ne sono molti, alcuni famosissimi come Puny, ma noi ci inoltriamo per qualche decina di metri nel borghetto per assolvere al primo rito della giornata: gustare la focaccia di Canale, storico panificio guidato per decenni da Maurizio (mancato nel 2011) e oggi gestito dai figli Giorgio, fornaio, e Mariangela, che a Portofino è una vera e propria istituzione. Lei i vip li conosce tutti (molti sono assidui clienti) e di Portofino conosce vita, morte e miracoli. Personaggi famosi a parte, la focaccia è buona e la sua fama è arrivatafino al New York Times.
Adesso si può andare a scoprire una Portofino un po’ sconosciuta e anche meno affollata. Come il Centro Internazionale di SculturaÂÂÂÂÂ all’aperto, dove nel parco del Barone Mumm (il nome dirà qualcosa agli intenditori di Champagne) quasi a picco sul porto sono state collocate opere di artisti del ‘900: Beuys, Fontana, Moore, Rotella, solo per citare qualche nome. Il posto è bello, tranquillo, poetico, ombroso e offre vedute inusuali sulla baia. Ora, gambe in spalla, perché si sale fino al Castello Brown, passando per la chiesa di San Giorgio. La stradina fra le ville sale parecchio ma, via via, la vista si fa sempre più spettacolare.
Dalle terrazze del castello si ha un’immagine completa dell’unicità del sito naturale, sia sul lato mare aperto sia verso la baia. Ma sarebbe sbagliato fermarsi a scatti da cartolina: vale la pena inoltrarsi e godersi tutto l’insieme, perché Portofino è prima di tutto un grande promontorio naturale affacciato sul Mar Ligure. Un promontorio che culmina a 610 metri, praticamente a picco sulle acque, con versanti molto diversi fra di loro. A nord, boschi di castagni, faggi, lecci, pini domestici (coltivati per i pinoli, ingrediente importante della cucina ligure); a sud il versante che affaccia sul mare è dominio della macchia e della vegetazione mediterranea, con pareti verticali che sprofondano nel Mar Ligure. Un pezzo di Corsica (nelle giornate terse non è difficile scorgere al largo l’isola francese) spostato sulla costa italiana. Un ambiente con notevoli biodiversità date dalle differenze di clima fra i vari versanti. La fauna comprende volpi, tassi, scoiattoli, ricci, faine, cinghiali e il falco pellegrino. Nato nel 1935, il Parco di Portofino copre per un totale di oltre 1.500 ettari il territorio del promontorio. In collaborazione con i comuni di Camogli e Santa Margherita, c'è un nuovo servizio di bike-sharing per favorire l’uso della bici e del trasporto pubblico. All’interno del parco ci sono 80 km di sentieri segnalati: il clima mite consente di effettuare escursioni tutto l’anno, privilegiando in estate il versante settentrionale (molto ombroso) e in inverno quello affacciato sul mare. Qui si apre un itinerario escursionistico che offre lo spaccato più completo delle varietà ambientali del Parco: è la lunga traversata da Camogli a San Fruttuoso e di qui al paese di Portofino (volendo si può arrivare fino a Santa Margherita, ma se si è stanchi ci sono comodi battelli). A farla tutta occorre una giornata ed è riservata a camminatori esperti e ben attrezzati (calzature adatte e riserva d’acqua), ma può essere spezzata in brevi escursioni accessibili a tutti. Da non mancare, ad esempio, il primo tratto, da Camogli a San Rocco: si sale con la mulattiera alla piccola frazione che è un delizioso microcosmo ligure cin le sue case colorate, la chiesetta, i pini e una gran vista sul Golfo Paradiso e la città di Genova in lontananza. Il posto giusto per una sosta è il panificio Maccarini, fondato nel lontano 1885. Immancabile l’assaggio della focaccia, magari quella al formaggio (Recco non è lontana). Meglio però provarle tutte, compresa quella classica o quella con le cipolle. A tentare l’escursionista ci sono anche le torte salate di tradizione ligure: ai carciofi, alle zucchine, di zucca. La specialità è la tradizionale galletta del marinaio, preparata secondo l’antica ricetta (farina, acqua, malto, lievito di birra e sale). Tempo fa le gallette erano una componente base dell’alimentazione dei marinai: ammollate nell’acqua potevano essere consumate dopo settimane. Un po’ di queste buone cose può finire nello zaino, perché se fin qui il sentiero è stato in salita (una mezz’oretta da Camogli), da San Rocco inizia un lungo e panoramicissimo tratto a mezzacosta, praticamente in piano. Un invito a proseguire senza grandi fatiche e a programmare lo spuntino in mezzo alla natura. Si superano altre minuscole frazioni che ospitano b&b come La Rosa BiancaÂÂÂÂÂ di Portofino: un indirizzo dove si arriva solo a piedi (con possibilità di recupero bagagli da parte dei proprietari) per un soggiorno all’insegna della wilderness. Soltanto sole, mare e verde dalle finestre delle poche e confortevoli camere. Più avanti la stradina diventa sentiero con qualche passaggio un po’ esposto. Ma affacciarsi dall’alto e scorgere a qualche centinaio di metri sotto di noi l’Abbazia di San Fruttuoso che custodisce le tombe dei Doria (oggi è gestita dal FAI) è un momento che ricompensa della fatica. La piccola spiaggia di ciottoli è un invito a fermarsi per un bagno, se la giornata lo consente. Volendo completare l’itinerario verso Portofino si risale l’altro versante. Man mano che ci si avvicina al paese, da selvaggio l’ambiente si fa antropizzato, con i muretti a secco che sostengono i terrazzamenti coltivati a ulivo. E si incontrano le prime case, alcune ancora abitate dagli ultimi contadini del parco. Rientrati a Portofino, per trovare uno dei posti più autentici e meno cari del paese bisogna risalire fino in fondo via del Fondaco: la Trattoria ConcordiaÂÂÂÂÂ ha l’atmosfera provinciale di qualche decennio fa. È un indirizzo piacevole, dove, si mangia bene spendendo qualcosa in più di 30 euro. E, dato che siamo a Portofino, il conto è più che accettabile. Infine due indirizzi storici a Santa Margherita. La Drogheria SeghezzoÂÂÂÂÂ è il tempio della gastronomia e non solo. Fra gli scaffali si troveranno i prodotti locali, dall’olio al pesto, da portare a casa come souvenir del Tigullio. Al Panificio Pinamonti, aperto nel 1899 e ancora gestito dalla stessa famiglia, si potrà concludere in bellezza il tour della focaccia. Per molti questa è la migliore della zona.
mangiare
Panificio Canale |ÂÂÂÂÂ PortofinoÂÂÂÂÂ (GE)ÂÂÂÂÂ ÂÂÂÂÂ | via Roma 30ÂÂÂÂÂ | tel. 0185.269248
Panificio Maccarini |ÂÂÂÂÂ San Rocco di CamogliÂÂÂÂÂ (GE)ÂÂÂÂÂ ÂÂÂÂÂ |ÂÂÂÂÂ via San Rocco 46 | tel. 0185.770611; www.panificiomaccarini.com
Trattoria Concordia |ÂÂÂÂÂ PortofinoÂÂÂÂÂ (GE)ÂÂÂÂÂ ÂÂÂÂÂ |ÂÂÂÂÂ via del Fondaco 5 | tel. 0185.269007
Il Mulino del Gassetta |ÂÂÂÂÂ S. Margherita Ligure (GE) | loc. Molini
| tel. 339.8421132 | www.mulinodelgassetta.it
Agriturismo Ü Pin |ÂÂÂÂÂ Portofino (GE) | loc. Pino, 2 |ÂÂÂÂÂ tel. 0185 26 939 | tel. 338.1153702
Dai Muagetti | Camogli (GE) |ÂÂÂÂÂ loc. San Rocco |ÂÂÂÂÂ via Mortola, 2 | tel. 346.5126655
Caffè del Porto |ÂÂÂÂÂ S. Margherita Ligure (GE) |ÂÂÂÂÂ via Bottaro, 32 | tel. 0185.287044
Drogheria Seghezzo |ÂÂÂÂÂ S. Margherita Ligure (GE) |ÂÂÂÂÂ via Cavour, 1 |
ÂÂÂÂÂ tel. 0185.287172 | www.seghezzosnc.com
Panificio Pinamonti |ÂÂÂÂÂ S. Margherita Ligure (GE) |ÂÂÂÂÂ via dell'Arco, 23 | tel. 0185.287552
dormire
La Rosa Bianca di Portofino | Camogli (GE) | loc. San Rocco |ÂÂÂÂÂ via Mortola, 37 |ÂÂÂÂÂ tel.0185.776666 – 347.9605194 | www.larosabiancadiportofino.com
Hotel Jolanda | via Luisito Costa, 6 | Santa Margherita Ligure (GE) | tel.0185.297512 | www.hoteljolanda.itÂÂÂÂÂ | Un tre stelle molto curato con un piccolo giardino interno e ottima colazione a buffet.
Approdo Hotel | Rapallo (GE) |ÂÂÂÂÂ loc. San Michele di Pagana |ÂÂÂÂÂ tel. 0185.234568 | www.approdohotel.itÂÂÂÂÂ ÂÂÂÂÂ | In una bella baia appena fuori Santa Margherita, l’hotel è un tre stelle e ha camere con belle vedute. Ambiente design e giardino.
Hotel Tigullio & de Milan | Santa Margherita Ligure (GE) |ÂÂÂÂÂ v.le Rainusso, 3 |ÂÂÂÂÂ tel. 0185.287455 | www.hoteltigullio.euÂÂÂÂÂ | Nel cuore della cittadina, un tre stelle comodo anche per il mare. Ambienti comuni ben arredati e piacevole giardino.
da vedere
Museo del Parco di Portofino | Centro Internazionale di Scultura all’aperto |ÂÂÂÂÂ Portofino (GE) |ÂÂÂÂÂ molo Umberto I | www.museodiportofino.it| Aperto da giugno a settembre (martedì chiuso): 10-13,30; 15-20.
Castello Brown | Portofino (GE) | www.castellobrown.com
Abbazia di San Fruttuoso | Camogli (GE) | www.fondoambiente.it
Il Parco di Portofino |: www.parcoportofino.it
le cantine
Bisson | Chiavari (GE) | c.so Gianelli, 28 | tel. 0185.314 462| [email protected]| Portofino Cimixà L'Antico 2012 | 2 bicch. –
Bregante | Sestri Levante (GE) | via Unità d'Italia, 47 | tel. 0185.41388 | [email protected] | Portofino Moscato 2012 | 2 bicch. -
a cura di Dario Bragaglia
foto di Dario Bragaglia
Articolo uscito sul numero di Ottobre 2014 del Gambero Rosso. Per abbonarti cliccaÂÂÂÂÂ qui
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