g=it&Itemid=6" target="_blank">Identità Golose.
Dicono che sia stata la migliore edizione di sempre: concordiamo. Ma soprattutto, quella che si è conclusa il 7 febbraio a Milano, è stata l'edizione più completa, democratica e interessante di sempre. Perché ha consentito ai suoi visitatori di assistere agli interventi dei più grandi, selezionati con consapevolezza e professionalità in giro per il mondo; cogliendo al meglio tendenze (come quella della cucina emergente del Sud-America) e temi di grande attualità (quello del mercato, dei prodotti). Ma soprattutto perché ha puntato i riflettori su realtà importantissime nel mondo dell'enogastronomia e della ristorazione italiana, spesso troppo trascurate.
Con le giornate dedicate alla pizza e alle donne chef, a cui si spera il prossimo anno verrà dato spazio anche nell'auditorium centrale. Appuntamenti che hanno consentito al pubblico di conoscere personaggi straordinari. Uno su tutti Franco Pepe, il fantastico pizzaiolo di Caiazzo, dell'Antica Pizzeria Pepe. Franco, prima di raggiungere il palco, era molto teso. Doveva tenere la sua lezione proprio mentre in auditorium centrale tutti prendevano posto per ascoltare uno degli interventi più attesi del congresso: quello di Massimo Bottura. Questo lo rendeva agitato e allo stesso tempo sollevato "vedrai che da me ci saranno poche persone" ha detto Franco al telefono un paio di giorni prima. Niente affatto. Sala Blu 2, ore 12:30: completamente piena. E quest'anno il congresso vogliamo ricordarlo così: con l'immagine di Franco Pepe con le mani ancora sporche di impasto della pizza che si allontana dal palco, per le interviste. Così com'è, artigiano della pizza.
di Sara Bonamini
9/02/2012
foto di apertura di www.lucianopignataro.it