Le origini
Una tradizione tramandata di generazione in generazione: la famiglia Bianco di Caluso (Torino) รจ da sempre appassionata di apicoltura ma bisogna attendere i primi anni '70 perchรฉ l'amore per le api si trasformi in lavoro a tutti gli effetti, con la nascita dell'azienda. โAbbiamo cominciato a produrre a livello regionale, poi abbiamo inserito degli alveari anche in Sicilia, a Zafferana Etnea, in provincia di Catania, dove abbiamo lasciato le arnie in affidamento a una cooperativa localeโ, racconta Andrea Bianco, attuale proprietario. โLa svolta c'รจ stata nel 2000: abbiamo ricevuto un'offerta per portare il nostro miele in Giappone, e cosรฌ abbiamo rivoluzionato il packaging e ci siamo specializzati sempre di piรนโ. Valorizzando i piccoli lotti, differenziando la produzione, โattraverso un'attenta analisi organolettica del prodotto: abbiamo diverse linee, ognuna caratterizzata da aromi e qualitร specificheโ.
La produzione
400 arnie in tutto per una produzione che si aggira attorno ai 250 quintali di miele l'anno, nonostante le difficoltร degli ultimi tempi, โin cui le condizioni climatiche non sono state molto favorevoli e l'attacco da parte dei parassiti รจ stato piรน violentoโ. Miele di acacia, castagno, tarassaco, ciliegio, millefiori alpino, rododendro e tiglio, queste le specialitร realizzate in Piemonte, mentre la produzione siciliana รจ dedicata al miele di agrumi e di eucalipto. Oltre al nettare degli dei, l'azienda lavora anche distillati e cioccolata, prodotti in collaborazione con altre aziende. C'รจ il liquore Mielรฒ, โrealizzato con il contributo della distilleria Revelchion di Ivreaโ a base di grappe piemontesi e miele siciliano di agrumi e la selezione di praline, le Honey Diamonds (diamanti di miele), โcioccolatini fondenti ripieni di crema al miele di agrumi e liquore Mielรฒโ prodotti insieme a una realtร artigianale di Ivrea, Nella Cioccolata. Presenti anche pappa reale e polline, ma in misura minore, โabbiamo cosรฌ tanti elementi che non riusciamo a concentrarci anche su questiโ.
Il packaging
Fondamentale per lo sviluppo dell'azienda รจ stata la rivoluzione del packaging, avvenuta grazie alla collaborazione con il Giappone: โI consumatori e commercianti giapponesi sono molto piรน attenti di noi all'estetica dei prodotti e cosรฌ negli anni abbiamo cercato di capire quale fosse per loro il dettaglio in grado di fare la differenzaโ. E la risposta รจ stata semplice: โIl valore aggiunto รจ dato dalla possibilitร di riuscire ad ammirare il prodotto attraverso la confezione senza avere โ come spesso accade โ un'etichetta troppo grande che copre l'alimentoโ. Un concetto facile e di impatto immediato, che ha rappresentato per la famiglia Bianco un punto di svolta: โDopo 7 anni di lavoro con i giapponesi, siamo riusciti a trovare le persone giuste per realizzare delle confezioni adatte, essenziali ed elegantiโ. A curare packaging e grafica, lo studio piemontese Xito, โnostri cari amici da molto tempo con cui abbiamo stretto un rapporto lavorativo duraturo e consolidatoโ.
La vendita
La maggior parte dei prodotti firmati Mario Bianco, dunque, sono destinati all'estero, in particolare al Paese del Sol Levante e agli Stati Uniti: โIn America ci appoggiamo a Rosenthalโ, gruppo specializzato nella vendita di prodotti alimentari, coltelleria e articoli da cucina, โche vende soprattutto mieli d'annata, organizzando delle degustazioni verticali in cui i consumatori possono assaggiare lo stesso prodotto di etร diverseโ. Mentre in Giappone รจ l'azienda Queen Been Garden di Tokyo a occuparsi della vendita del miele, che arriva nella capitale nipponica sfuso all'interno di container appositi e viene messo in vasetto direttamente dall'azienda, che lo commercializza a marchio Mario Bianco. E in Italia? โVendiamo principalmente online e poi abbiamo una gamma diversa, con packaging e prodotti differenti, disponibile presso i punti vendita Craiโ.
La comunicazione
Ma perchรฉ cosรฌ poca vendita nel Belpaese? โIn realtร siamo finiti all'estero per una serie di coincidenze e l'attivitร ha iniziato a ingranare fin da subito nei paesi stranieriโ, ma il settore del miele in Italia sta crescendo e Andrea ce lo conferma: โSiamo in un momento di spartiacque, perchรฉ i crolli produttivi degli ultimi 5 anni hanno generato un'invasione di miele straniero di bassa qualitร sugli scaffali dei nostri supermercatiโ, soprattutto per l'innalzamento del prezzo medio dei prodotti italiani. Parliamo di circa 12/13 euro per un chilogrammo di miele. โIn questo modo, da una parte ci sono i consumatori non disposti a spendere che scelgono di acquistare un prodotto di qualitร inferiore, e dall'altra ci sono quelli piรน attenti che non vogliono rinunciare al gustoโ. E cosรฌ, mentre la Gdo (Grande Distribuzione Organizzata) si trova attualmente in una fase di stallo, le botteghe specializzate nella vendita di prodotti artigianali stanno vivendo un momento di rinascita e grande sviluppo. Il segreto per promuovere la cultura del miele buono? โComunicarlo al meglio, come accade nei piccoli punti vendita gestiti da commercianti appassionati oppure durante eventi e corsi di formazioneโ. Andrea organizza per questo serate di degustazione e incontri dedicati a diffondere il verbo del miele artigianale, oltre a corsi di assaggio: โSono iscritto all'Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale di Miele e credo che imparare a riconoscere pregi e difetti di un alimento sia fondamentale per accrescere la consapevolezza del consumatoreโ.
Azienda Apistica Mario Bianco | Caluso (TO) | via Morteo, 20 | tel. 011 9833441| www.mieleitalia.com/
a cura di Michela Becchi
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