Riflettere sulle migliori realtà salumiere italiane significa parlare di tipicità, prodotti, aziende, ma anche di produttori, artigiani e allevatori. Con questo obiettivo è nata Salumi da Re, la tre giorni che ha animato l'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense. Regno di Massimo eÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ Luciano Spigaroli e del loro celebre culatello, e sede del primo evento dedicato alle eccellenze norcine organizzato in sinergia con il Gambero Rosso, come naturale evoluzione della Guida Grandi Salumi del Gambero Rosso in cui sono statiselezionati, assaggiati, confrontati, infine schedati e recensiti oltre 1000 prodotti, la prima pubblicazione del genere in Italia. La curatrice della guida, Mara Nocilla, ha dato il via alla manifestazione insieme ai fratelli Spigaroli. A loro il compito del simbolico taglio del nastro, in questo caso uno spago da salame, che ha aperto al pubblico la Via dei Salumi fitta di banchi di assaggio dei produttori ospiti. Un viale delle eccellenze che, in questa ideale cittadella delle tipicità, converge nella piazza centrale con veduta sulle stalle delle pregiate vacche bianche modenesi, la Piazza Pig, sede dei laboratori del norcino che hanno mostrato agli ospiti in diretta la realizzazione di alcuni dei prodotti di punta della nostra tradizione. Per esempio i ciccioli, preparati dai norcini del territorio secondo il metodo tradizionale, ritagliando le parti grasse del maiale poi cotte nello strutto all'interno dei tipici paioli sulla fiamma viva della legna. Una procedura folkloristica, certamente, che ha regalato agli ospiti delle croccanti chips di maiale, golosissime, servite insieme a polenta e Lambrusco dell'Antica Corte Pallavicina. Ma Salumi da Re non è stata solo la ghiotta occasione di conoscere e assaggiare il meglio della produzione italiana, ma ha rappresentato un momento di confronto su temi importanti del settore: dalla possibilità di una produzione senza additivi ai valori nutrizionali dei prodotti, dal loro consumo all'interno di una dieta equilibrata e salutare, alle prove di abbinamento.
Il secondo giorno ha dato il via ufficiale ai convegni de La didattica del Norcino, tenuti nella sala dei formaggi dell'Antica Corte sotto la supervisione di Mara Nocilla e altri giornalisti ed esperti del settore. Tra gli eventi A qualcuno piace caldo dedicato ai principali salumi cotti dei produttori partecipanti (in degustazione Mortadella Ibis, Coscia al forno Meggiolaro,ÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ Cotto in crosta di Masè, Cotechino Cerati, Musetto LovisonÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ e la Mariola della Trattoria Campanini), un appuntamento che ha visto la partecipazione straordinaria di Valentino Bega, esperto di salumi emiliani e vero e proprio guru della salama da sugo, il pregiato salume da pentola che è stato raccontato al pubblico nei minimi dettagli.
La serie di convegni è andata avanti con l'incontro Salumi e salute corredato da schede tecniche, valori nutrizionali e indicazioni su quanto e come mangiare i salumi, che ha visto la partecipazione del prof. Giovanni Ballarini e dei dott. Eugenia Tagliaferri e Ignazio Garau. A seguire la degustazione Del maiale non si butta via niente, che ha visto sfilare in assaggio i prodotti realizzati con i tagli meno nobili del suino: Salama diÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ Salame di fegato deÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ Il Re Norcino, Coppa di Testa all'arancia del Norcino Bernabei di Marino e la Coppa di Testa toscana di Cinta Senese di Savigni. Poco dopo l'ora di pranzo la piazza dell'Antica Corte ha ospitato due pesi massimi dell'arte bianca capitolina: Stefano Callegari (Sforno, Tonda e Trapizzino) e Gabriele Bonci (Panificio Bonci e Pizzarium) che hanno incantato i partecipanti con le loro variazioni lievitate sul tema salumi e carne di maiale applicati a pizza e impasti. Gabriele Bonci ha proposto la sua tipica cottura della carne in crosta di pizza, usando un collo di maiale fornito da Spigaroli: la carne grassa del collo, condita con erbe aromatiche stagionali (mirto, rosmarino, alloro, maggiorana), olio, sale, aglio e pepe, posta all'interno di un impasto classico di pizza semi-integrale fatto con tipico metodo usato da Bonci (con farine del mulino Iaquone, bianca e farro biologico, alta idratazione e poco olio evo) e infornata in teglia nel forno a vapore per circa 7-8 ore a bassa temperatura. La cottura preserva gli umori, e il risultato è una carne dalla consistenza tenerissima e sapori vividi, che regala una rilevante parte aromatica e gustativa anche all'impasto che la protegge dal calore. Stefano Callegari invece ha realizzato la sua pizza simil-napoletana al forno a legna, dando libero sfogo al suo estro: ecco quindi la Pizza Tortellino (crema di brodo di carne, parmigiano 24 mesi e noce moscata, con prosciutto crudo di Parma ItalGroup e Mortadella di Bologna Igp Ibis) a rievocare il ripieno del classico tortellino emiliano; la Pizza Testa-Rossa (base di patate, mozzarella marinata al Campari Bitter e coppa di testa all'arancia del Norcino Vitaliano Bernabei di Marino) con un seducente contrasto dolce-sapido-amaro; la Pizza in Bocca (mozzarella, salvia, prosciutto crudo di Parma ItalGroup bagnato nel vino bianco) per riprodurre il sapore del tipico saltimbocca alla romana. Per finire il suo celebre Trapizzino, nella versione padellaccia di maiale: ovvero un triangolo di pizza bianca sfornato in teglia, ripieno con diversi tagli del maiale cotti in tegame con cipolla, aglio, rosmarino, salvia, polline di finocchio selvatico e vino bianco. Un tripudio di golosità, tradizione e innovazione.
Il pomeriggio e la sera sono proseguiti con altri quattro convegni importanti: quello di analisi sensoriale Sentire i Salumi, in collaborazione con il giornalista Giorgio Melandri, il maestro assaggiatore di salumi dell'Onas Domenico Villani eÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ con l'agronomo esperto degustatore Marco Greggio (tra gli assaggi la Spalla Cruda di Devodier, Il Prosciutto Fumato Dok Dall'Ava e il Salame Nostrano di Savigni); il convegno Il Rosa e il Nerocon la degustazione comparativa di salumi di suino convenzionale e di suino nero, supportata dalla partecipazione dell'esperto di genetica dell'Anas (Associazione Nazionale Allevatori Suini) Luigi Tacchi e dal prof. Alberto Sabbioni (in assaggio i salumi di Nero Calabrese di Madeo, di Nero Parmense di Malintesa e il prosciutto di maiale rosa del territorio di Devodier); l'incontro Matrimoni d'amore, con la degustazione di nove tipologie classiche di salumi e affettati italiani in abbinamento a birre artigianali del territorioÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ (Birrificio Farnese di Fontevivo), vini italiani (tra cui quelli del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi), e pani a lievitazione naturale con farine bio del Panificio Frati di Parma; tra i partecipanti al panel, Giorgio Melandri, il fornaio Fausto Frati,ÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ il direttore del Consorzio del Lambrusco Modenese Ermi Bagni,ÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ l'esperto di birre Mauro Pellegrini, Marco Greggio e Mara Nocilla: in assaggio Salame Cremonese Malintesa, Prosciutto di Langhirano Ruliano, Coppa Cerati, Mortadella Grand DucatoÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ Ibis, 'Nduja calabrese Ferrari, Lardo delle Larderie di Colonnata, Culatello di Massimo Spigaroli, Speck di Squizzato e Strolghino di Gianferrari. L'ultimo convegno della giornata è stato Dentro il salume,conl'analisi dei principali ingredienti impiegati nella produzione salumiera, in cui si sono approfondite le caratteristiche e potenzialità di una produzione senza conservanti, antiossidanti e additivi, con la partecipazione di Guido Stecchi dell'Accademia delle 5T (che riunisce aziende che producono o somministrano prodotti legati al Territorio e che si distinguono per Tradizione, Tipicità, Tracciabilità e Trasparenza),ÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ e del dott. Pietro Baldini, primo dirigente di ricerche alla Stazione Sperimentale Industrie Conserve Alimentari di Parma,ÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ in degustazione il salame senza conservanti Vecchio Spigaroli di ACP, Fesa di Tacchino naturale e cotto senza conservanti di Meggiolaro, Ciauscolo Campagnolo di Il Re Norcino.
Parallelamente agli incontri, negli spazi all'aperto dell'Antica Corte, Alda Zambernardi e Marco Negri, chef del ristorante Il Garibaldi di Cantù, hanno presentato e realizzato in diretta la gustosa Cazoeula, il piatto tipico a base di spuntature e tagli meno pregiati del maiale che ha vinto l'edizione 2014 del Festival della Cazoeula; mentre nella Piazza Pig, i ragazzi marchigiani de Il Re Norcino hanno presentato e prodotto in versione live il loro Ciauscolo tradizionale Igp. La cena di gala dei fratelli Spigaroli con tutti i produttori partecipanti, presso Ristorante Cavallino Bianco, ha sancito la chiusura del secondo giorno della manifestazione.
L'ultima giornata di Salumi da Re ha coinciso con un altro evento importante per il territorio emiliano:Centomani, di questa Terra 2014. Un evento nell'evento, organizzato da Chef to Chef emiliaromagnacuochi.Così, mentre il prof. Giovanni Ballarini e il giornalista Marino Niola presentavano Santi, cuochi, norcini e l'arte del trinciante,attraversando il confine tra mito, storia e religiosità, lo chef Igles Corelli (presidente di Chef to Chef) ha introdotto l'edizione 2014 di Centomani, di Questa Terra. Un importante momento di confronto sul futuro del cibo, che ha toccato tematiche come la formazione dei cuochi, le relazioni internazionali, la cultura gastronomica e il futuro della ristorazione. Ma anche un'occasione di incontro tra le eccellenze gastronomiche dell'Emilia Romagna e gli chef più noti della regione. Tra gli altri Massimo Bottura, ospite speciale e vice presidente dell’Associazione Chef to Chef, Andrea Berton del ristorante Berton di Milano e Valentino Marcattilii del San Domenico di Imola. La giornata ha continuato ad altissimi livelli: mentre il Norcino di Marino Vitaliano Bernabei ha preparato e offerto al pubblico la sua porchetta artigianale con cotenna soffiata, cuochi come Piergiorgio Parinidel Povero Diavolo di Torriana; Agostino Iacobuccidel Ristorante I Portici di Bologna, Riccardo Agostini del Piastrino e Aurora Mazzucchelli del Ristorante Marconi, hanno presentato i loro piatti affacciati sull'argine del fiume adiacente all'Antica Corte o a ridosso del bellissimo orto della famiglia Spigaroli. A chiudere questi due eventi paralleli con gusto e dolcezza, ci hanno pensato le colombe, le focacce e i dolci dello Chef-Pasticcere Claudio GattiÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂÂ della Pasticceria Tabiano (che ha anche presentato il suo millefoglie con crema zabaione), insieme al menù di Chef to Chef, un omaggio a tutti i prodotti d'eccellenza emiliani interpretati dagli chef, come il caso del Millefoglie di mortadella e patè di fegatini con mousseline all’aceto balsamico, asparagi di Altedo, fave e pisellidi Valentino Marcattilii e Massimiliano Mascia del San Domenico di Imola o della Zuppa di erbe spontanee con pasta imperialedi Giuliana Saragoni del Gambero Rosso di San Piero in Bagno.
I VIDEO
I PRODUTTORI PARTECIPANTI
Devodier Prosciutti Srl
Italgroup Alimentari Srl
S. Ilario Prosciutti Srl
Salumificio Gianferrari F.Lli Snc
Salumificio Bbs Di Bartoli G.E C.Snc
Salumificio Squizzato Sas
Az.Agr. Ferrari Adriano
Salumi Martina Franca
Meggiolaro Srl
Az.Agr. Malintesa
Ruliano Spa
Prosciuttificio Dok Dall'ava Spa
Savigni Società Semplice Agricola
Madeo Industria Alimentare Srl
Az.Agr.Cerati S.S.Soc.Agricola
Masè Srl
Vitali Di Vitali Giuseppe E Gianpiero &C. Snc Il Re Norcino
Salumificio A. Lovison Spa
Italia Alimentari Spa (IBIS E Cortebuona)
Il Norcino di Marino Vitaliano Bernabei
Larderia di Colonnata di Fausto Guadagni
Trattoria Campanini di Busseto
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Salumi da Re & Chef to Chef, Centomani di questa terra 2014 | Antica Corte Pallavicina | Polesine Parmense | Strada del Palazzo Due Torri, 3 | Tel: +39 0524.936539| http://www.anticacortepallavicinarelais.it/
a cura di Lorenzo Sandano