Food Tech Demo Day
Startupbootcamp FoodTech, un anno e mezzo dopo. Concluso il primo ciclo di incubazione, che da novembre 2016 (e per tre mesi) ha accompagnato 10 promettenti food start up in un percorso di perfezionamento del concept, cosรฌ da risultare piรน attraenti agli occhi degli investitori, il 25 gennaio 2018 ha avuto luogo a Roma allo Spazio Novecento, in zona Eur, il Food Tech Demo Day del programma di accelerazione. A tracciare un bilancio dell'esperienza dell'ultimo anno e mezzo di attivitร per il distaccamento italiayno del celebre acceleratore internazionale di start up, il direttore Peter Kruger, Ceo del programma: โSalviamo il Pianeta, distruggiamo la catena alimentare. Naturalmente, รจ una provocazione, ma quello che intendo dire รจ che per andare avanti e sviluppare il settore agroalimentare, occorre ripensare lโintero sistema, metterlo in discussione, e re-inventarloโ.
La selezione delle startup
Un messaggio deciso, seguito dalla presentazione delle 8 startup partecipanti al percorso di accelerazione (con la collaborazione di Gambero Rosso, Lventure Group, Monini, Cisco, M3Investimenti, Orienta), le vincitrici di una selezione che ha visto โsfidarsiโ progetti di qualitร , a testimoniare il prestigio raggiunto dall'incubatore in meno di due anni di attivitร . Per avere un quadro piรน preciso: stiamo parlando di 755 application ricevute nellโestate 2017 per candidarsi al programma, da 70 Paesi del mondo, con l'Italia a guidare le candidature (21%), seguita sul podio da Stati Uniti e India. Solo 18 profili, perรฒ, hanno avuto accesso ai Selection Days, garantendosi la possibilitร di confrontarsi con oltre 70 partner e mentor qualificati, che hanno decretato il verdetto finale, scegliendo 8 progetti.
I benefici dellโacceleratore
A vario titolo coinvolte nel business della food innovation โ dall'agricoltura di precisione all'idroponica, dai cibi sostitutivi alla food discovery โ dallo scorso settembre 2017 le realtร selezionate hanno potuto fare affidamento sul capitale investito da Startupbootcamp, sugli spazi di lavoro messi loro a disposizione per ben 6 mesi e su una rete di contatti condivisi dall'acceleratore. Il Demo Day, infatti, non รจ stato altro che โil culmine di quasi un anno di programma di scouting, selezione e accelerazione che ci ha permesso di investire nelle migliori startup di food tech a livello globale che sono ancora agli iniziโ. Durante la conferenza a Roma, i rappresentanti dei vari gruppi di lavoro sono saliti sul palco per raccontare al pubblico di settore, fra stampa e operatori, le loro idee, iniziative, e soprattutto i progetti per il futuro. Da realizzare con lโaiuto di Startupbootcamp FoodTech e i suoi 150 membri. Durante la conferenza, รจ stata inoltre annunciata la chiusura di un importante accordo con Danone: "Siamo molto felici di aver avviato questa collaborazione con Startupbootcamp, un acceleratore che rafforzerร le nostre capacitร di innovazione nel food tech", ha dichiarato Damien Jourdan, open innovation manager di Danone. "Siamo convinti che vivere la nostra missione, portare la salute attraverso l'alimentazione significhi anche lavorare insieme ad altri imprenditori che stanno sviluppando l'alimentazione del futuro".
Le startup: gli allevamenti di grilli e il marketplace etico
A coinvolgere maggiormente il pubblico, Cricket One, una delle tante iniziative degli ultimi tempi dedicate ai novel food, in particolare agli insetti, uno dei temi piรน caldi del settore. La startup della vietnamita Ho Chi Minh, perรฒ, si distingue dalle altre per aver perfezionato un sistema a basso impatto ambientale per favorire la diffusione degli allevamenti intensivi di grilli, fonte sostenibile di proteine animali. โIn questo modo, possiamo eliminare il costo di costruzione delle infrastrutture necessarie per le fattorie, e produrre la polvere proteica di grilli a costo zero, senza necessitร di comprare mangimiโ.
E se i pregiudizi sono duri a morire, nessun timore: il team di TrySome รจ pronto a far scoprire ai consumatori i prodotti piรน insoliti, a cominciare dai crackers di grilli. Nata negli Stati Uniti, la piattaforma si propone come mercato virtuale dove si incontrano produttori e consumatori di cibo biologico e naturale, una sorta di marketplace etico che puรฒ contare sui feedback degli utenti per privilegiare le realtร piรน meritevoli e offrire prezzi competitivi a chi acquista. Il funzionamento รจ semplice: Trysome offre gratis dei prodotti particolari in cambio di un riscontro. I giudizi vengono poi analizzati dal team, e venduti alle varie aziende alimentari. Un sistema efficace per ottenere opinioni sincere e in tempo reale. Durante il Demo Day, la squadra di TrySome ha portato in assaggio i Crickelle, crackers a base di sesamo, olio extravergine di oliva e farina di grilli, uno snack altamente nutriente.
Olanda: la pasta di banane e il software per gli allevamenti di suini
Altrettanto singolari le idee in arrivo dallโOlanda: la prima nasce a LโAia, ma il team che vi รจ dietro รจ tutto internazionale, e lโingrediente principale arriva dallโUganda. ร Gabanna, la start up che commercializza prodotti da forno a base di banane verdi africane, insieme a legumi e farine vegetali. Una linea di specialitร gluten free che garantisce anche il giusto compenso ai piccoli produttori di banane ugandesi, offrendo loro uno sbocco sicuro sul mercato europeo. Unโidea originale che nasce da una constatazione semplice: โI consumi di pasta stanno diminuendo perchรฉ sempre piรน persone sviluppano unโintolleranza al glutine, e molte altre preferiscono diminuire lโapporto di carboidrati. Il problema, perรฒ, รจ che la maggior parte delle alternative alla pasta tradizionale รจ spesso poco soddisfacente a causa della consistenza e del basso profilo nutrizionaleโ. La pasta a base di banane verdi, invece, contiene pochi carboidrati ma a lento rilascio, in grado di garantire un rifornimento lento ma costante di energia. Il significato del nome Gabanna? โCondividere. Voglio condividere con voi questa idea e il mio prodotto. ร molto gustoso, posso garantirlo!โ, racconta Sean Patrick.
Da Amsterdam, invece, la start up che sfrutta lโinnovazione tecnologica per offrire agli allevatori di suini un software per il riconoscimento facciale che monitori singolarmente i maiali in azienda. Lโobiettivo? โTenere sempre sotto controllo lo stato di salute dei capi, per intervenire tempestivamente e pianificare tecniche di allevamento personalizzateโ. Un sistema utile per ridurre lโutilizzo di antibiotici, il tasso di mortalitร , e aumentare il benessere degli animali e, di conseguenza, dei prodotti che ne derivano, e che consumiamo abitualmente.
Il ricettario virtuale e la lotta allo spreco
In Israele, invece, si elaborano ricettari virtuali. Il progetto di Tel Aviv nasconde una tecnologia allโavanguardia, che permette di organizzare le proprie ricette preferite tramite unโapp sempre consultabile. OrganizEat si propone di semplificare la condivisione, programmazione e creazione delle nostre pietanze preferite, dai prodotti crudi ai piatti cucinati. Attraverso un software sofisticato, gli utenti possono accedere a qualsiasi ricetta con un semplice click, e inoltrarla poi a tutti gli altri iscritti. Con piรน di 130mila download e 2 milioni di ricette presenti nella piattaforma, OrganizEat si sta giร imponendo come punto di riferimento per tutti gli appassionati foodies del mondo.
Nel frattempo, a Milano, Francesco Gilberti pensa a un modo efficace per combattere lo spreco alimentare. MyFoody รจ una piattaforma che consente a tutti gli utenti iscritti, tramite un sistema di geo-localizzazione, di individuare prodotti in scadenza e a prezzo ridotto nei supermercati piรน vicini. Il vantaggio? โEvitare che le tante eccedenze che spesso rimangono fino a chiusura vadano buttate, e permettere anche alle famiglie meno abbienti di fare la spesa a prezzi piรน contenutiโ.
Agricoltura urbana e la macchina da caffรจ portatile
Ancora unโidea italiana: dallโEmilia arriva Orthoponics, la startup dedicata allโโagritectureโ, ovvero la combinazione di agricoltura e archietttura, una pratica nuova che consiste nellโintegrazione del mondo agroalimentare nelle strutture urbane. โAbbiamo costruito un sistema che puรฒ essere installato su pareti verticali, quindi sugli edifici, e che permette di coltivare piante โ aromatiche, verdure, ornamentali โ in maniera automatizzata. Lโobiettivo รจ quello di eliminare il problema della manutenzione: il giardino verticale, infatti, viene curato attraverso un programma robotizzatoโ. Cinque ragazzi con le idee chiare, che hanno fatto dellโidroponica, ovvero la tecnica di coltivazione senza suolo, il loro marchio di fabbrica. E alla domanda sullโeventuale rischio di inquinamento, considerate le condizioni atmosferiche di molte cittร , rispondono prontamente: โLa scienza non รจ unโopinione. Le piante possono essere contaminate attraverso il suolo, che in questi sistemi non esisteโ.
Rivoluzionario, infine, anche il progetto del team brasiliano guidato da Mauricio Reck, inventore di UNAsmart, coffee maker portatile e ricaricabile che si prefigge di ridurre lo spreco di materiali per la produzione di tazze in plastica e cartone. Un accessorio pensato per il mercato statunitense, dove il consumo di caffรจ โto goโ รจ da anni molto elevato. โIn Brasile abbiamo una lunga tradizione di caffรจ, ma non siamo abituati a berlo in strada, a portar via. In America, invece, รจ una consuetudine molto diffusa, ma che crea notevoli danni a livello ambientaleโ. La soluzione รจ una sorta di termos portatile con cialde compostabili, in grado di preparare il caffรจ, โnon espresso, ma lungoโ. E per farlo, occorre solamente una capsula in carta biodegradabile e un poโ dโacqua fredda o a temperatura ambiente, โnon cโรจ bisogno che sia calda, basta inserirla nella macchinetta e poi, tempo qualche minuto, il caffรจ รจ prontoโ.
www.startupbootcamp.org/accelerator/foodtech-rome/
a cura di Michela Becchi