Tra i due mari. Calabria tirrenica e jonica
Dal profumo dei cedri della costa tirrenica – a “nord”, tra Scalea e Diamante - a quello dei gelsomini coltivati sul versante jonico, passando per i vigneti e gli uliveti che circondano Capo Vaticano, terrazza protesa verso le Isole Eolie. E poi ancora l'aroma inebriante del bergamotto così vitale per l'economia regionale. Racchiuso tra due mari, lo Stivale d'Italia offre al viaggiatore 780 chilometri di coste che si snodano dal confine lucano fin giù verso lo Stretto che la divide dalla Sicilia, per risalire accompagnati dall'orizzonte del mar Jonio alla volta del Golfo di Squillace sul tracciato della statale 106 che attraversa la Costa degli Aranci e poi più su in direzione Isola di Capo Rizzuto, verso il celebre Castello Aragonese e l'affollata località balneare di Cirò Marina, nella provincia di Crotone.
È una regione di contrasti la Calabria, sin dalla sua conformazione geologica, che segna una prevalenza di territori collinari e rilievi montuosi, in quell'entroterra che custodisce le tradizioni più autentiche della cultura locale e paesaggi incontaminati sconosciuti ai più.
Mare di Calabria. La testa sott'acqua e le spiagge più belle sul Tirreno
Ma qui il turismo sembra restio ad addentrarsi verso l'Appennino e si concentra sulla straordinaria varietà delle coste, i centri abitati a vocazione marinara arroccati su rupi scoscese, le distese di sabbia finissima e le grotte che si rivelano improvvise, e la biodiversità di fondali popolosi. Li si scopre in un itinerario subacqueo che incanta nei movimenti impercettibili di una stella marina, praterie di posidonia oceanica e minuziose architetture naturali di gorgonia.
Gli spunti sono molteplici, le suggestioni infinite, sin dalle prime avvisaglie di quella florida Riviera dei Cedri che prende le mosse da Praia a Mare e la sua sabbia scura mista a ghiaia per approdare tra le mura antiche di Scalea, sulle tracce di una storia secolare che si nasconde tra viuzze e palazzi nobiliari. Le acque cristalline di Diamante chiudono in bellezza questo suggestivo tratto di litorale insinuandosi tra cale e insenature riservate; in città si snoda l'itinerario dei murales, frutto di un'operazione illuminata che dal 1981 porta in Calabria pittori italiani e internazionali per trasformare le pareti del centro storico in grandi tele all'aria aperta.
Più a sud, in dirittura di Lamezia Terme, Amantea accoglie gli amanti del mare con i suoi dieci chilometri di spiaggia, i fondali incontaminati dell'Oasi Blu di Isca, la suggestiva grotta naturale sotto il centro abitato arroccato sulla costa. Affacciato sul Golfo di Sant'Eufemia, Pizzo Calabro è celebre soprattutto per il gelato, ma nasconde una storia secolare che ne definisce il profilo urbano, vicoli tortuosi e corti da scovare esplorando il borgo marinaro; incastonata nella cosiddetta Costa degli Dei la cittadina offre spiagge affollate e calette defilate. A poca distanza Vibo Marina merita una visita per ammirare i maestri d'ascia che ripetono gesti consolidati alle prese con la realizzazione di imbarcazioni secondo l'uso tradizionale.
Tropea, Capo Vaticano e la Costa Viola
È così che si arriva a Tropea, rinomata località turistica, tanto affollata quanto autentica, con la processione della Madonna in Mare che si ripete ogni anno nella suggestiva Grotta del Palombaro. Non ha bisogno di presentazioni la nota spiaggia della Rotonda, proprio sotto la città vecchia, ma sono tante le insenature da scoprire spingendosi fin verso il promontorio di Capo Vaticano, percorso da sentieri poco battuti che rivelano all'improvviso baie deserte e angoli di costa inesplorata. Una visita al Faro, nelle giornate più terse, assicura un panorama incomparabile, con la vista che spazia sulle Eolie e lo Stretto. È qui che il terreno minerale regala alla cipolle rosse la dolcezza che ha reso celebre la Tropea gastronomica nel mondo.
Prima di cambiare fronte, la punta reggina offre ancora qualche sorpresa. Il mare delle Costa Viola, tra Bagnara e Scilla, riflette il colore intenso delle rocce colorandosi di spettacolari sfumature purpuree. La fama di Scilla passa da un glorioso passato epico e si attesta sul rituale della pesca del pesce spada, che resiste allo scorrere del tempo: su strette passerelle, dalla tarda primavera, si ripete una tradizione che si fa risalire alle colonie fenicie. Da visitare il quartiere dei pescatori di Chianalea, il Castello Ruffo e le spiagge che si aprono sulla costa. A Bagnara invece non mancate l'assaggio del torrone di miele e mandorle, ricoperto da una coltre golosa di cioccolato bianco o fondente. Poi visitate le grotte del Monaco e delle Rondini.
Il versante Jonico. Dalla costa dei Gelsomini al Golfo di Squillace
Altro versante, altro scenario, Locri, Bianco e Gerace sono alcuni dei gioielli della Costa dei Gelsomini, sul mar Ionio. Risalendo si incontra la Costa degli Aranci e le otto frazioni che seguono la curva dolce del Golfo di Squillace: Soverato ne è il centro principale, vivace scena culturale, spiagge di sassolini e un pregevole nucleo antico che ne fanno la Perla dello Jonio. Da non perdere la Baia di Caminia, incastonata da una scogliera in granito grigio, e le curiose vasche di Cassiodoro - già adibite alla pesca delle murene in epoca romana – meta ideale per immersioni. Nel territorio di Crotone una meta ambita è rappresentata dalla suggestiva Isola di Capo Rizzuto e la gettonata Cirò Marina, che allinea sedici chilometri di spiagge.
Calabria in tavola. Contaminazioni culturali e lavorazioni antiche
L'enogastronomia regionale è tra le più varie dell'intera Penisola, potendo contare sulla ricchezza di territori e su un patrimonio di tradizioni ancora intatte, a cominciare dal rispetto di lavorazioni artigianali antiche – come nel settore dei salumi – per arrivare alla storia familiare di ricette della cultura popolare che mantengono un ruolo da protagoniste in tavola. Senza dimenticare le contaminazioni culturali che hanno interessato questo tratto di costa così appetibile per gli equilibri politici e commerciali del bacino Mediterraneo. Gli straordinari ingredienti offerti dalla terra e dal mare – limoni e cedri, fichi secchi e peperoncino piccante, liquirizia e cipolla rossa, olio extravergine e funghi porcini, sardelle, tonno e pesce spada – esaltano ricette di origini incerte, tramandate da generazioni, spesso arricchite da spezie e aromi che parlano di altre culture. Altrettanto celebre la produzione casearia e la lavorazione di insaccati come la 'nduja di Spilinga. Senza indugiare oltre, vediamo i consigli del Gambero Rosso per scoprire le migliori tavole, i bar più originali, le pasticcerie più golose lungo le coste calabresi.
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2015 (comprala qui)
Dattilo (Marina di Strongoli): il ristorante dell’azienda agricola di Roberto Ceraudo si distingue per la bellezza del contesto che lo ospita e la cucina di territorio – oggi rinnovata da Caterina - che sa diventare ispirazione per un approccio contemporaneo, attento al rispetto delle materie. Valida carta dei vini – non solo regionali – e servizio cortese e premuroso.
De Gustibus (Palmi): Una cucina che è al contempo semplice, colta a raffinata, come solo una filosofia che scommette sulla valorizzazione degli ingredienti sa essere. Pesce o carne, in tavola arriva una interpretazione personale delle tradizioni locali, sempre equilibrata e ben eseguita. D’estate si cena anche all’aperto. Ottima carta dei vini.
Dragut (San Lucido): In una fortezza araba, la tavola marinara di una locanda di charme che offre ospitalità. Pescato locale e carta dei vini che gioca sulle etichette del Sud.
Gambero Rosso (Marina di Gioiosa Ionica): Cucina di mare da oltre trent’anni, a gestione familiare da più generazioni. Sala sobria, servizio premuroso, carta dei vini esaustiva. In tavola il principe è il pescato del giorno cucinato senza troppe contaminazioni. Molto buoni i crudi. Disponibili diversi menu degustazione.
San Domenico (Pizzo): Vista impagabile, a strapiombo sul mare, e un giovane talento -Bruno Tassone - in cucina. Mare e montagna calabrese si fondono in una carta convincente tra prodotti dell’orto e pescato giornaliero.
Sasà il Pescatore (Cirò Marina): Pesce fresco garantito in questo ritrovo sul lungomare della celebre località balneare. In tavola preparazioni essenziali ma ben eseguite e qualche vino in abbinamento.
Osteria Lo Sciamano (Soverato): Materie fresche selezionate, cucina espressa, servizio gentile. E si beve bene.
Taverna Kerkira (Bagnara Calabra): Fulvio Dato è il patron di questa celebre insegna della Costa Viola da oltre trent’anni. Nel piatto la cucina calabrese si contamina con le origini greche del proprietario. Valida carta dei vini e servizio attento e premuroso. Consigliata la prenotazione.
Degusteria Magnatum (Longobardi): Bisogna inerpicarsi sui monti dell’alta costa tirrenica per scoprire questa piccola bottega dove tutto ciò che si mangia è in vendita. Per i commensali percorsi degustazione stagionali, menu prevalentemente di terra, carta degli oli, ricco assortimento di vini e Champagne. Anche tavoli all’aperto sulla piazza del Comune.
CONSIGLI DALLA GUIDA FOODIES 2015 (comprala qui)
Masseria del Tono (Ricadi, località Capo Vaticano): Si può anche soggiornare in questa masseria al riparo dal caos, in splendida posizione sul mare. Menu giornaliero in base alla disponibilità del pescato e dell’orto, piatti semplici e ottimi aperitivi con i piedi a mollo.
Trattoria Max (Cirò Marina): Dal forno a legna alla cucina tipica, ai piatti di pesce. Prodotti del territorio di piccole aziende locali: capretto al forno e patate silane, sardella o pipi (peperoni) e patate stufati in padella. Buona carta di vini e distillati.
CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE D’ITALIA (comprala qui)
Mimosa (Corigliano Calabro): Diversi decenni alle spalle, pizza napoletana farcita anche con abbinamenti della tradizione locale, come rape e salsiccia o peperoni e patate. Pizza anche al metro, vini e birre in accompagnamento.
CONSIGLI DA BAR D’ITALIA 2015 (comprala qui)
De Chiara (Scalea): Nel cuore della cittadina, vanta anche una valida pasticceria, tra sfogliatelle al cedro e dolcetti al peperoncino, granite e gelato artigianale. Caffè corposo e intenso, all’aperitivo buoni i cocktail .
Luciano Aprile (Amantea): Ambiente piacevole, mobili di modernariato, espresso e cappuccini a regola d’arte. Buoni i lieviti e i dolci classici. Gelati buoni e distillati.
Aiello (Botricello): Lungo la statale jonica, ci si ferma a qualunque ora del giorno. Prima colazione, pranzo e cocktail ben eseguiti per l’aperitivo. C’è anche il banco pasticceria.
Bar del Tocco (Gerace): Famoso per le granite eccezionali – tra i gusti anche more, fichi d’India, bergamotto – sono ottimi anche caffè e pasticceria tradizionale. A pranzo valida offerta salata.
CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE 2015 (comprala qui)
Fratelli Canturi (Bianco): Sul lungomare di Bianco, si vendono dolci classici e della tradizione regionale. Molti i lieviti e i biscotti da tè, oltre alla frutta martorana, le granite, il gelato.
Golosia (Marina di Gioiosa): A colazione la folla è tanta, e non potrebbe essere altrimenti visto il richiamo dei dolci della pasticceria. Buoni i lieviti, si producono torrone e pasticceria mignon in un vastissimo assortimento. Da provare il reparto salato, una garanzia il gelato artigianale.
Soverato Dolci (Soverato): Dolci tradizionali, classici, torte, mignon, pasta di mandorle, tartufi e lieviti. E l’immancabile gelato artigianale. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
a cura di Livia Montagnoli
Dragut | San Lucido (CS) | via Marina Taverna, 25 | tel. 0982 848784 | www.residencelafortezza.it/
Degusteria Magnatum | Longobardi (CS) | via Indipendenza, 56 | tel. 0982 75201
Sasà il Pescatore | Cirò Marina (KR) | Lungomare Stefano Pugliese, 56 | tel. 348 7622299
Dattilo | Strongoli (KR) | Contrada Maremonti | tel. 0962 865613 | www.dattilo.it
Lo Sciamano | Soverato (CZ) | via Marconi, 28 | tel. 0967 522564 | www.facebook.com/OsteriaLoSciamano
De Gustibus | Palmi (RC) | via delle Rimembranze, 60 | tel. 0966 25069 | www.facebook.com/pages/Ristorante-De-Gustibus-Di-Sciarrone-Maurizio-Maurizio/157446530946774
Gambero Rosso | Marina di Gioiosa Ionica (RC) | via Montezemolo, 63 | tel. 0964 415806 | www.gamberorosso.rc.it/
Taverna Kerkina | Bagnara Calabra (RC) | Corso Vitttorio Emanuele II, 217 | tel. 0966 372260 |
San Domenico | Pizzo Calabro (VV) | via Colapesce, 2 | tel. 349 139 0255 | www.facebook.com/pages/Ristorante-San-Domenico-Pizzo-Calabro/131050090265718
Masseria del Tono | Ricadi (VV) | tel. 0963 663596 | www.masseriadeltono.com
Max | Cirò Marina (KR) | via Pola | tel. 0962 373009 | www.facebook.com/groups/328358100666946/?fref=ts
Mimosa | Corigliano Calabro (CS) | Contrada Cardam | tel. 0983 886731
De Chiara | Scalea (CS) | piazza Caloprese, 23 | tel. 0985 20270 | www.facebook.com/PasticceriaDeChiara
Luciano Aprile | Amantea (CS)| Corso Vittorio Emanuele II, 72 | tel. 0982 41160 | www.facebook.com/luciano.aprile.75
Aiello | Botricello (CZ) | via Nazionale, 431 | tel. 0961963583 | www.facebook.com/pages/Bar-Aiello-Botricello/207769262570520
Tocco | Gerace (RC) | piazza del Tocco 7 | tel. 0964 356028
Canturi | Bianco (RC) | piazza Guglielmo Marconi, 3 | tel. 0964 911338 | www.facebook.com/pages/Bar-Flli-Canturi/158928044289010?fref=ts
Golosia | Marina di Gioiosa Ionica (RC) | piazza Zaleuco | tel. 0964 416463 | www.facebook.com/pages/Golosia-a-Marina-di-Gioisa-J/154140941314477?ref=br_rs
Soverato Dolci | Soverato (CZ) | Corso Umberto I, 29 | tel. 0967 25599 | www.soveratodolci.com/
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