Il lago Trasimeno. Dove storia e natura si incontrano
Appare e scompare con l’incedere tra spazi angusti e feritoie che hanno conosciuto il luccichio delle baionette l’azzurro intenso del lago, che il corridoio coperto della fortezza di Castiglione nasconde alla vista di chi si avventura lungo il camminamento di ronda, testimone della valenza strategica del castello fatto edificare da Federico II e poi collegato all'adiacente palazzo cinquecentesco. Vivacizzata dall’infilata di merli possenti, la passeggiata alla scoperta di ciò che resta delle torri fortificate di un tempo ci regala un profilo da cartolina del lago Trasimeno, incastonato tra mura sopravvissute a secoli di storia. E la vista spazia verso la sponda opposta dello specchio d’acqua dolce più esteso dell’Italia Centrale, quarto per superficie alle spalle dei grandi laghi del Nord.
Castiglione del Lago
Il borgo di Castiglione del Lago sorge su un promontorio affacciato sull’acqua sin dai tempi degli Etruschi e poi conosce le sorti comuni a molti centri abitati della zona, passando di conquista in conquista sotto l’ala protettrice di ordini religiosi e signorotti locali, Granducato di Toscana e Stato Pontificio. Se ciò che resta della fortezza costituisce uno degli esempi più suggestivi dell’arte militare nella Penisola, il borgo sa richiamare sulle sponde orientali del lago un turismo affascinato dal centro storico ben conservato tra mura medievali, teatro di iniziative culturali e appuntamenti gastronomici che valorizzano i prodotti locali, dalla celebre fagiolina del Trasimeno all’immancabile pesce di lago.
E prima di abbandonare il borgo, tra una sosta in piazza e la ricerca di qualche scorcio panoramico, è bene non perdere il sontuoso ciclo di affreschi custodito proprio in Palazzo Della Corgna, bell’esempio di manierismo tosco-umbro a firma Pomarancio.
Esplorare il lago e i dintorni. A piedi, a cavallo, in bici. E in battello
Al confine tra Umbria e Toscana, di pertinenza della provincia di Perugia, il lago di origine tettonica regala tante opportunità, dalla visita a città d’arte e borghi antichi ai percorsi naturalistici, a piedi, a cavallo o in bici per godere di una natura ancora non addomesticata (né troppo edificata, com’è successo in altri laghi italiani), brulicante di vita e prodiga di sorprese. E allora gli amanti del bird watching sono i benvenuti: l’incontro ravvicinato con gli aironi che si ristorano sul lago è una possibilità più che concreta. Ma anche le escursioni alla volta di rocche e castelli circondati da una vegetazione rigogliosa offrono ai più allenati l’ebrezza di scoprire le tracce di un passato assopito tra querceti e boschi di castagni. Mentre i più pigri (il tour è vivamente consigliato a tutti) scopriranno l’altra faccia del Trasimeno a bordo del battello che si muove tra l’Isola Polvese, l’Isola Minore e l’Isola Maggiore (qui sorge la chiesa romanica di San Salvatore), facilmente raggiungibili in traghetto da Castiglione, Passignano, Tuoro e San Feliciano.
La costa Nord: Passignano e Tuoro. Sulle tracce di Annibale
Custode di alcuni tra i borghi storici più affascinanti dell’Umbria, il periplo del Trasimeno – affrontabile anche in bici per diversi tratti di pista ciclabile – ci condurrà alla scoperta della rocca di Passignano, del santuario di Mongiovino e della Torre dei Lambardi a Magione. Passignano svetta sulla costa nord del Trasimeno, a breve distanza da Tuoro: il nucleo antico è sopravvissuto a stento ai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, ma la cinta muraria, i vicoli che si inerpicano verso la rocca e le emergenze storiche a pochi chilometri dal centro (come la bella chiesa rinascimentale della Madonna dei Miracoli) parlano di un passato di ricchezza e prestigio.
E proprio un racconto del passato - quello remoto che vide scontrarsi a più riprese Romani e Cartaginesi – segna indelebilmente la toponomastica di Malpasso, la strettoia naturale fatale ai Romani durante la campagna contro Annibale. Oggi, inerpicandosi sulla strada, si arriva a Tuoro: il nome gli deriva dall’antico metodo di pesca dei Tori, quando sulla rive del lago viveva una nutrita comunità di pescatori. Ai giorni nostri il centro si è trasformato in una vivace località turistica, ideale punto di partenza per la visita al Trasimeno. Prima, però, ripercorrete le gesta di Annibale e compagni sul percorso archeologico della battaglia del Trasimeno.
Magione
Tornando sulla costa est, Magione è una tappa obbligata del tour sul Trasimeno, come in passato fu meta privilegiata dei templari in cammino dalla Francia alla volta di Otranto, per raggiungere la Terrasanta. Fu proprio il passaggio di pellegrini e truppe crociate d'Oltralpe a influenzare l'origine dell'appellativo Maison, poi italianizzato in Magione. Oggi questa porzione di territorio è la più ricca di rocche e manieri suggestivi, a ognuno scegliere quale scoprire. Come sarà interessante curiosare tra i centri abitati del territorio limitrofo, alla volta dei nuclei medievali di Città della Pieve e Panicale, località della Val di Chiana a poca distanza dalle sponde del lago.
In tavola. Tegamaccio, caviale di lago, umbrichelli
La gastronomia locale non può che ruotare intorno alle risorse lacustri, dal pescato giornaliero – carpe, tinche, persico e anguille – valorizzato da ricette e intingoli della tradizione casalinga che sanno trasformare ingredienti spesso considerati insapori (a torto) in pietanze succulente, come la Carpa regina in porchetta, arricchita di spezie e aromi, o il Tegamaccio di pesci in umido. Poi ci sono il persico fritto, i lattarini prelibati e l'anguilla alla brace, il cosiddetto brustico che accomuna tutte le cucine del lago. E i più raffinati patè di tinca affumicata e uova di luccio. Vale la pena citare anche le pietanze a base di carne, dagli umbrichelli al sugo d'oca all'agnello al forno, alla carne di cinta. Ma si fa sentire anche la vocazione rurale di terre fertili rinvigorite dal clima lacustre: protagonista della preparazioni contadine è la fagiolina del Trasimeno, legume saporito e delicato insieme, piccolo seme bianco dalle screziature di mille colori originario dell'Africa che qui ha trovato il suo habitat ideale. Tra i presidi Slow Food anche lo Zafferano di Città della Pieve. Al capitolo dolci tante preparazioni antiche, tramandate in famiglia, dai tozzetti del pescatore al torcolo all'olio d'oliva, che ci ricorda il legame di questa terra con la produzione di extravergine di qualità. Ecco i nostri consigli per mangiar bene sul lago: ristoranti, bar e pasticcerie dalle guide del Gambero Rosso.
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2015 (comprala qui)
L'Acquario (Castiglione del Lago):Un indirizzo affidabile all'interno di un palazzo storico del centro per gustare le specialità del lago, piatti a base di pesce d'acqua dolce e pietanze saporite della tradizione contadina. Carta dei vini regionale
Rosso di Sera (Magione):Un'osteria di strada come si definisce questa rinnovata insegna storica a poca distanza dal molo di San Feliciano. In tavola il territorio interpretato con fantasia, tra caviale del Trasimeno e mostarda d'uva, galletto ripieno e persico in crosta di pane. Dolci casalinghi.
Lo Zafferano Pievese dell'Hotel Vannucci (Città della Pieve):Bella la veranda liberty, piacevole l'ambiente di questo ristorante d'albergo, con servizio attento e materia prima di qualità. Tutto parla di territorio, compresi i dolci, come i cantucci o la pera cotta e zafferano. Menu del giorno e proposte per celiaci su richiesta.
Lillo Tatini (Panicale):Proprio nel centro storico, l'ambiente è intimo e suggestivo, caldo e accogliente e gode di una bella terrazza con vista. In tavola arrivano le materie prime del territorio, dal pesce di lago alle lumache di terra, dai brasati alla fagiolina del Trasimeno. Golosi i dolci al cucchiaio, disponibile un menu degustazione a prezzo conveniente. Servizio attento.
CONSIGLI DA BAR D’ITALIA 2015 (comprala qui)
909 Cafè (Castiglione del Lago):Un locale piacevole per l'aperitivo, tra etichette ricercate e musica dal vivo, birre e cocktail. Al mattino un buon caffè e dolci golosi.
Alisè Cafè (Castiglione del Lago):Lontano dal centro storico, questo indirizzo si segnala per la qualità dell'offerta, a qualunque ora del giorno. Caffè corposo e aromatico, gelato artigianale di livello, pausa pranzo gradevole e dopocena rilassato.
Dolci e Tradizioni (Panicale):Offerta di grande qualità e varietà in un piccolo spazio. Cornetti, paste classiche e creazioni originali; cappuccini di alto livello e caffè ricco e corposo.
CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE 2015 (comprala qui)
Patisserie Michele & Co. (Castiglione del Lago):Michele Piselli sforna prelibatezze curate nel minimo dettaglio, dai macaron alla pasticceria mignon, ai bignè preparati a regola d'arte. Ma ci sono anche i dolci della tradizione umbra. Possibilità di accomodarsi al tavolo.
a cura di Livia Montagnoli
L'Acquario | Castiglione del Lago (PG) | via Vittorio Emanuele 69 | tel. 075 9652432 | www.ristorantelacquario.it
Rosso di Sera | Magione (PG) | frazione di San Feliciano | via fratelli Papini 81 | tel. 075 847 6277 | www.osteriarossodisera.net
Lo Zafferano Pievese dell'Hotel Vannucci | Città della Pieve (PG) | via Icilio Vanni 1 | tel. 0578 298063 | www.hotel-vannucci.com
Lillo Tatini | Panicale (PG) | piazza Umberto I, 13 | tel. 075 837771 | www.lillotatini.it
909 Cafè | Castiglione del Lago (PG) | via Vittorio Emanuele 26 | tel. 075 9652027 | www.facebook.com/909-cafe-114343435280606/timeline/
Alisè Cafè | Castiglione del Lago (PG) | piazza della Stazione 5 | tel. 075 953141
Dolci e Tradizioni | Panicale (PG) | località Tavernelle | via della Libertà 1 | tel. 075 3741639
Patisserie Michele & Co. | Castiglione del Lago (PG) | via Novella 2 | tel. 075 953146 | www.micheleandco.it
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