Oristano. Il fascino schivo e selvaggio di una Sardegna alternativa
Genti arrubia, gente rossa. ร l'immagine suggestiva di un dialetto antico quella che identifica il popolo schivo di fenicotteri rosa โ ghiotti di gamberetti - che ogni anno si ripresenta puntuale all'appuntamento con lo stagno di Cabras, tra gli ecosistemi palustri piรน ricchi d'Europa. Gli amanti del birdwatching si ritrovano sulle sponde dei bacini che abbondano sulla costa centro-occidentale della Sardegna per scoprire aironi cinerini e cormorani, falchi della palude e cavalieri d'Italia, o specie rare dai nomi buffi come il pollo sultano e il gabbiano roseo.
La provincia di Oristano si offre sorniona ai visitatori che abbiano voglia di entrare in contatto con unโisola meno strillata, un territorio punteggiato di piccoli paesi di pastori dalle origini antiche, insediamenti secolari affacciati sul golfo che in epoca preromana accolse i Fenici, tradizioni autentiche molto distanti dal folclore che si respira nei centri nevralgici del turismo isolano, distese di spiagge protette da dune imponenti spazzate dal maestrale, poco affollate e a tratti selvagge. Una prospettiva nuova della Sardegna, che fa luce su una cultura riservata, ma non per questo meno ospitale, anzi portata a condividere con gli โstranieriโ in arrivo dal Continente lโessenza genuina di genti dedite alla pesca e allโitticoltura, alla pastorizia e alla viticoltura (qui si produce la celebre Vernaccia di Oristano) da tempi immemori.
Itinerari insoliti. Il set western, le miniere abbandonate, le antiche imbarcazioni fenice
Ecco cosa cerca chi si spinge fin quaggiรน, preferendo la calma apparente della Laguna di Mistras (che in realtร pullula di vita) o la cornice suggestiva delle miniere di Montevecchio (ormai in disuso, oggetto di percorso museale) alla folla di Stintino o al glamour di Porto Cervo. Lo sa bene quel cinema dedito agli spaghetti western che tra gli anni Sessanta e Settanta scelse il villaggio di San Salvatore โ a poca distanza dallโincantevole Penisola del Sinis - come quinta ideale per ricreare la suggestione di lande desolate e sequenze alla Mezzogiorno di fuoco.
La scoperta di un territorio ricco di sorprese โ che dissemina i suoi tesori tra lโentroterra collinare e un litorale esteso per 120 chilometri tra Bosa (a Nord) e Arborea (al Sud, al confine con la provincia di Carbonia Iglesias) โ puรฒ cominciare dalla rilassata cittadina di Oristano, capoluogo di provincia, che oggi sta riscoprendo una rinnovata vocazione turistica, e accoglie i visitatori con il suo piccolo centro storico dellโXI secolo e la bella Cattedrale. Usciti dal centro abitato, il territorio circostante regala un paesaggio inconsueto animato da bacini dโacqua che offrono ospitalitร a una ricca fauna locale e di passaggio e prestano il fianco a lavorazioni antiche come quella dei muggini, avvolti in erbe lacustri e lasciati a macerare in acqua salata per ottenere Sa merca, ricetta prelibata da servire sulle tavole casalinghe. Cabras vanta peraltro il primato isolano nella produzione di bottarga di muggine, uova pressate, salate ed essiccate e prodotto ricercato della cucina locale.
E sempre curiosando tra stagni e lagune รจ possibile imbattersi nelle antiche imbarcazioni a punta di origine fenicia โ sa fassonis โ che ancora solcano lโacqua e ricordano un passato remoto dedito alla pesca.
Le spiagge
Ma viaggiare alla scoperta dellโOristanese vuol dire anche lasciarsi conquistare dal silenzio delle dune di Piscinas: oltre trenta metri di altezza e qualche fiore di carota spinosa e giglio di mare qua e lร ; quasi un panorama desertico se non fosse per il vento che sibila tra la sabbia e porta con sรฉ gli umori sapidi del mare. O incamminarsi lungo la Penisola del Sinis per perlustrarne gli angoli piรน riservati, dalla spiaggia di San Giovanni (che rivela uno dei siti archeologici piรน noti di tutta lโisola, le rovine di Tharros, cittร di origine fenicio-punica) a quella del Mare Morto, alla rigogliosa macchia mediterranea che ricopre come un tappeto erboso di lentisco, cisco e rosmarino lโIsola di Mal di Ventre, rifugio di conigli selvatici e meta privilegiata per le immersioni. Perdersi tra le spiagge che si aprono sulla costa significa lasciarsi conquistare dal monumento naturale di SโArchittu di Santa Caterina, scolpito dallโacqua nella roccia calcarea protesa sul mare, o lasciarsi incantare dai riflessi dei granelli di quarzo che identificano le spiagge di Is Arutas e Maimoni.
Altrettanto suggestive la spiaggia della Torre dei Corsari e lโinsenatura protetta della spiaggia Stella, Putzu Idu con le sue saline e le dune di Pistis, ma anche la lunga spiaggia di Bosa, chiusa dalla Torre Aragonese che svetta sullo scoglio di Isola Rossa.
Bosa e Bonarcado. Storie millenarie
Bosa รจ una cittadina serafica affacciata sullโestuario del fiume Tema, dove si allineano le vecchie concerie (Sas Conzas), oggi visitabili. Da non perdere anche il quartiere medievale Sa Costa e il castello dei Malaspina. Se preferite risalire a ritroso agli albori della storia, il piccolo centro di Bonarcado custodisce nuraghi, tombe dei giganti e domus de Janas. A breve distanza anche la cascata Sos Molinos vale la visita.
Oristanese a tavola. Paniere ricco e ricette antiche
Una terra colonizzata da tempi cosรฌ antichi รจ stata ben presto addomesticata dallโuomo, che ne ha fatto bacino agricolo destinato allโallevamento di ovini e pregiate razze bovine (come il Bue Rosso) e alla coltura di cereali e ortaggi, che oggi finiscono in tavola valorizzati da ricette antiche e moderne interpretazioni che rivisitano le cotture, rendendole piรน adatte alle esigenze moderne. Ma il legame con la memoria gastronomica trasuda da piatti immutati nel tempo, di mare, terra o acqua dolce, come i maccarones de busa e il porceddu alla brace, i malloreddus e la zuppa di arselle nere, lโaragosta alla Vernaccia. Tra i formaggi, il Casizolu ottenuto impastando il caglio bollente con il latte delle vacche rosse e il Casu Axedu di capra o pecora; ricchissima (e carica di simbolismi e significati religiosi) la lavorazione del pane e la tradizione dei pani coccoi, altrettanto varia la pasticceria tipica, che privilegia i biscotti secchi, tra amaretti, bianchittus, mustazzolus e candelaus. Non esitiamo a scoprire le tavole piรน interessanti della provincia per visitare questโangolo di Sardegna senza rinunciare al gusto e alla qualitร . I consigli delle guide del Gambero Rosso.
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI DโITALIA 2015 (comprala qui)
Su Carduleu (Abbasanta): Ricette antiche e materie prime locali sono i segreti del successo di questa tavola, dove Roberto Serra propone una carta semplice che cambia stagionalmente. Due menu degustazione (mare e terra) a buon prezzo, pane maison e olio dell'oristanese. Carta dei vini essenziale.
Sa Mola (Bonarcado): I sapori della Sardegna piรน autentica che spazia dal mare alla terra, dalla suppa cotta alla fregola, dai maccarones de busa al sugo di cinghiale, al porceddu arrosto. Etichette regionali ben selezionate e personale attento.
Il Caminetto (Cabras): Cucina di mare, pescato del giorno e preparazioni semplici e gustose. Servizio gentile.
Cocco e Dessรฌ (Oristano): Un'insegna storica molto amata. Cucina di mare semplice e ben eseguita, con ottime materie prime. Protagonista il pescato del giorno, proposto in diverse cotture. Servizio premuroso e valida carta dei vini.
La Rosa dei Venti (Sennariolo): Poco distante dal borgo, da qui si gode di uno splendido panorama sul golfo di Oristano. In tavola arrivano i prodotti degli allevatori locali e le verdure dell'orto interpretati al meglio dalla cucina. Salumi del territorio, pasta fatta in casa, carni cotte alla brace e porceddu. In chiusura seadas e sorbetto al mirto.
Da Renzo (Siamaggiore): Renzo Corona continua a promuovere i prodotti della sua terra, valorizzandoli con una cucina che parla di mare e pescato freschissimo, tra arselle di Marceddรฌ e ricci di mare, calamari e seppiette. Tra i dolci le tipiche seadas. Possibilitร di pernottare.
Grekร (Terralba): a pochi chilometri dal mare, una piccola sala e atmosfera piacevole per una cucina semplice e ben eseguita che recupera le ricette della tradizione. Mare o terra, gli ingredienti sono sempre di livello e trattati con cura. Tra i vini etichette regionali e molte valide proposte nazionali.
CONSIGLI DALLA GUIDA FOODIES 2015 (comprala qui)
Orro (Tramatza): Una fattoria didattica immersa nella campagna dell'oristanese per acquistare conserve, olive da mensa e ottimi vini.
Sa Prentza (Seneghe): Pizza con condimenti locali e ottime materie prime, dalla carne di Bue Rosso alla razza Sardo Modicana tipica della zona.
CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE DโITALIA (comprala qui)
Peter Pan (Oristano): Il menu รจ un elenco di nomi di personaggi Disney che tutti ricordiamo, ma la pizza qui รจ affar serio. Lunga lievitazione, impasto leggero e una percentuale di farina di soia. Farciture tipiche con prodotti locali, come la bottarga.
CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE 2015 (comprala qui)
La Dolce Vita (Ghilarza): Un ritrovo ideale per una colazione degna di nota, ottimo espresso e pasticceria di livello. Ampia scelta di lieviti, farciture golose, bignรจ e cestini di frolla. Servizio cortese e accogliente. Troverete un punto vendita anche a Oristano.
a cura di Livia Montagnoli
Su Carduleu | Abbasanta (OR) | via SantโAgostino 1 | tel. 0785.563134 | www.sucarduleu.it
Sa Mola | Bonarcado (OR) | via Superga | tel. 0783.56588 | www.samola.it
Il Caminetto | Cabras (OR) | via Cesare Battisti 8 | tel. 0783.391139 | www.ristorante-ilcaminetto.com
Cocco e Dessรฌ | Oristano | via Tirso 31 | tel. 0783.252648 | www.coccoedessi.it
La Rosa dei Venti | Sennariolo (OR) | localitร Colle di Santa Vittorio | tel. 349.0683862 | www.larosadeiventi.tk
Da Renzo | Siamaggiore (OR) | strada provinciale 131 | tel. 0783.33658 | www.darenzo.it
Grekร | Terralba (OR) | via Marceddรฌ 195 | tel. 0783.81761 | www.grekawinebar.it
Orro | Tramatza (OR) | via Giuseppe Verdi snc | tel. 0783.50040 | www.famigliaorro.it
Sa Prentza | Seneghe (OR) | corso Umberto 90 | tel. 347.6262166 | www.facebook.com/SaPrentza
Peter Pan | Oristano | piazza Mariano IV dโArborea 22 | tel. 0783.300377
La Dolce Vita | Ghilarza (OR) | corso Umberto I 259 | tel. 0785.533111
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