Appena arrivano le belle giornate i romani che fanno? Vanno al mare. Un'abitudine che deve essere piaciuta molto a Oscar Farinetti che, pur se in sordina, ha usato quest'inizio incerto di primavera per programmare la sua uscita al mare. Sì, perché la notizia è che Farinetti porta Eataly praticamente sulla spiaggia. A partire dal 22 maggio e fino a fine settembre.
Fregene. La (ex) Perla del Tirreno
Dove? Fregene, litorale nord della Capitale. È, seppur decadente, la destinazione borghese dei romani, rispetto a quella a sud, Ostia e Capocotta, dall'anima decisamente più popolare. Una lunga striscia di stabilimenti con proposte diversificate, non solo lettini, ma anche concerti, drink e, ovviamente, ristorazione. I livelli sono diversi: trattorie di mare o ristoranti gourmet, acchiappa bagnanti, locali mondani e molti indirizzi dozzinali. E intorno una folla di affamati che cerca ristoro dal sole o dal vento. Proprio quelli che sembrano abbandonare in massa Roma nei mesi più caldi, spesso trasformandosi in pendolari stagionali, o solo in villeggianti della domenica. È a questa fetta di mercato che punta Farinetti? Oppure questo temporary è un numero zero, un pilota per sperimentare una formula potenzialmente replicabile in altri lidi? O addirittura progettare una presenza ben più massiccia, magari come fornitore di più stabilimenti con un punto cottura fisso e poi un sistema logistico per distribuire pasti nell'area circostante? Lo si capirà a breve.
L'Albos Club
Dunque per la sua prima uscita al mare Farinetti punta su Fregene e sceglie la formula soft di un temporary in uno dei luoghi più amati, ma non caotici, di questa parte di litorale. L'Albos Club è un bagno di quelli in cui si va per stare tranquilli e stare bene. Lo stabilimento ha un ristorante, al piano rialzato: da Rosario. Gran pesce, belle bottiglie, un ambiente candido, rarefatto ma accogliente, un posto che vale Due Forchette sulla Guida del Gambero Rosso e una lista d'attesa costante. Sotto, invece, a livello spiaggia, la tipica tavola calda con accesso diretto dal mare.
Proprio qui quest'anno ci sarà la base decentrata di Eataly, con una linea di gastronomia veloce: panini, insalate, centrifughe e tutta la declinazione estiva della proposta targata Farinetti. “Qualche suo collaboratore gli ha parlato dell'Albos” ci racconta Rosario Malapena “e lui è venuto a vederlo perché cercava uno sfogo sul mare per la stagione estiva, che è anche quella più debole per le attività in città”. In breve: l'Albos gli è piaciuto e la macchina Eataly si è messa in moto, anche se ancora bisogna attendere qualche giorno perché si inizi a notare l'imminente arrivo del colosso del cibo, con lo stile che tutti conosciamo. Anche perché sino a ora il tempo è stato molto incerto e il mare ha delle regole tutte sue. Il meteo è decisivo, bisogna sapere attendere il momento giusto e capire anche l'andamento della giornata. “Avere un locale al mare non è facile” spiega Rosario, che il mare lo conosce bene “con l'esperienza impari a gestirlo, fosse anche solo per una questione di clima. Alle 11 magari è brutto tempo, poi dopo un paio d'ore cambia e la giornata prende un'altra direzione, e tu devi essere pronto”. Logico, il mare comanda, e lo fa anche con uno come Farinetti: “Credo che per lui questo sia un esperimento, anche per vedere come reagisce la gente”. Già, come reagirà il pubblico all'ennesima tipologia di offerta targata Eataly e modulata dall'infinitamente grande del più vasto store del mondo (quello alla Stazione Ostiense) all'infinitamente piccolo di una tavola calda in uno stabilimento balneare?
Eataly on the Beach
“È una nuova proposta” dice Mariano Lerro responsabile del nuovo progetto marittimo di Eataly. “Tra poco partirà la comunicazione con lo slogan Eataly on the Beach. E tra poco saremo operativi, la strutturarimane sostanzialmente la stessa, ovviamente brandizzata per aderire all'immagine Eataly e anche il personale è il nostro”. Un paio di settimane, giorno più o giorno meno. Ma cosa ci sarà? “Avremo due spazi, uno, la Pagoda, è una specie di chiosco sul mare, aperto dalle 8,30 di mattina con i lieviti di Luca Montersino e poi caffè Vergnano estratti, centrifughe e così via, per tutta la giornata fino all'aperitivo. C'è poi un'area gastronomia con tavola calda e bar e infine il corner Sano e Buono, con una proposta fresca leggera e salutare di estratti, centrifughe, yogurt”. Quindi insalate, mozzarella, molte verdure, cereali e piatti caldi, oltre alla più classica offerta da bar. Una proposta fresca che varia ogni giorno, sulla falsariga di quella del ristorantino delle verdure di Eataly. Di più: “i piatti sono cucinati quasi tutti da Eataly Ostiense”. Quindi una specie di fornitura. Perché a un megastore interessa curare la tavola calda di un piccolo stabilimento balneare? “È una chicca, una vetrina per il marchio”. Ma davvero c'è ancora qualcuno che non conosce Eataly? A Fregene poi? “Molta gente a nord di Roma non ci conosce ancora. Vogliamo essere un richiamo e offrire il nostro prodotto a chi non lo conosce ancora” dice, e aggiunge “poi se l'idea si dimostra vincente la porteremo avanti: possiamo essere il primo locale di un nuovo format, anche se ora partiamo da una situazione ristretta in un posto nuovo per noi”. Visto che vi appoggiate alle cucine dello store di via Ostiese, non avete pensato di coprire nello stesso modo altri 'punti vendita' del litorale? “Perché no?”
Il ristorante
Ma cosa cambia al ristorante ora? “Niente, prima mi occupavo di tutto, anche della tavola calda, ora mi posso concentrare solo sul ristorante e lavorare meglio”. Quanto incide dal punto di vista economico la parte di bar e tavola calda in un posto come l'Albos? “In realtà la nostra forza è sempre stata il ristorante. Certo, il numero dei dipendenti è sempre lo stesso, mentre adesso l'attività è solo quella del piano rialzato. Però voglio investire sul ristorante, fare qualche miglioramento, per esempio sul servizio. Ma senza stravolgere niente: è un posto semplice, dove ognuno è seguito con cura ma in modo tranquillo, e voglio che tutto rimanga così”. Nonostante Eataly.
Albos Club Eataly | Fregene (Rm) | l.mare di Levante, 52
a cura di Antonella De Santis