Dolcezze per l'estinto, la tradizione in tavola

2 Nov 2011, 16:17 | a cura di

Non esiste regione italiana che non abbia nella sua gastronomia tradizionale, un piatto di rito dalla forte valenza simbolica dedicato al giorno dei morti. Generalmente preparato con ingredienti intrisi nella tradizione popolare, con significati antichi come la farina di grano, il vin cotto, il melograno, il miele, la frutta secca. 

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Da sempre in diverse nazioni, e molte regioni italiane, durante i culti istituiti per i defunti ma anche quando muore qualche parente, chi resta in vita prepara delle ricette speciali.

 

Il โ€œgrano dei mortiโ€, il โ€œpan dei mortiโ€, i โ€œgrandotiโ€,  lo โ€œsmegiazaโ€, il โ€œtorrone dei mortiโ€ , le โ€œossa di mortoโ€ , i โ€œpupi di zuccaroโ€,  i dolci di mandorle e pasta reale a forma di frutta, cioccolato, marmellata e frutta candita, uniscono tutta lโ€™Italia nella festa dei defunti, una giornata di tristezza e di gioia, in una mescolanza  di profumi di incenso e di cibo, ma anche di consapevolezza che il destino, la nostra esistenza sarร  seguita dal ringraziamento di altri a cui abbiamo donato il piacere e il gusto della  vita.

 

In passato, il cibo consolatorio veniva preparato come se fosse un giorno di festa, dove il dolore veniva confortato dal cibo, perchรฉ il cibo รจ lโ€™essenza della vita, lโ€™elemento primordiale della vita dellโ€™uomo. La cucina della vicina diventava la cucina di casa propria, dove si onorava il morto e la sua famiglia attraverso il silenzio degli utensili e del fuoco nella sua casa, perchรฉ chi era nel lutto , chi viveva la tragedia del distacco terreno doveva essere nutrito, coccolato, consolato. Ed i profumi del cibo facevano la loro parte.

 

Il โ€œcuonzoโ€, il consolatorio, era il pranzo che veniva preparato a chi soffriva, a chi abitava nella stessa casa del trapassato, un gesto di solidarietร  che assumeva significati ancora piรน profondi,  riprendere a vivere, ricominciare ad allontanare da sรฉ la morte, riprovare il gusto della vita attraverso la riscoperta dei profumi della vita terrena dei suoi sapori, veicolo per il nutrimento prima del corpo e poi dello spirito.

 

 

 

Federico Valicenti
chef di Luna Rossa a Terranova di Pollino

02/11/2011

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