Divino, perla dei Caraibi

10 Gen 2012, 13:53 | a cura di

 

L’attenzione questa volta è richiamata non da uno storico ristorante francese o da una pluripremiata cucina italiana ma da una realtà appena nata e che farà sicuramente parlare di sè.

 

Siamo immersi nel cuore dei Caraibi, a C

uba, e più precisamente tra i colori e la storia de L’Havana. Nel municipio di Arroyo Naranjo, il più popolato della capitale, nasce il 27 dicembre scorso il ristorante Divino.

 

Marco de Luca e la moglie Yoandra Yedney Alvarez Echevarria, sono riusciti a creare questa piccola perla, eccellenza cubana, utilizzando gli spazi della propria casa. Lui, ambasciatore AIS dei vini italiani e presidente della World Wine Association, nonchè membro d’onore del club dei sommelier cubani, lei laureata in chimica e da sempre innamorata dell’agricoltura e della natura.

 

Il Divino, è stato pensato come una sorta di agriturismo, immerso tra palme, frutta tropicale e profumo di hierba buena (così è chiamato l’elemento base per il miglior mojito). La Finca Yoandra (fattoria in italiano) conta circa due ettari, in cui tutto viene prodotto in modo biologico e forma un ciclo di produzione chiuso, per la famiglia e per i clienti. Sono presenti maiali, galline, conigli, molti tipi di verdure tra cui rucola e radicchio italiani che qui dimostrano di adattarsi con delle sfumature interessanti di sapore e profumo, piante da frutta e da legna, una piccola produzione di miele proveniente dall’allevamento di api e il buon pescado di una pescicoltura locale.

 

Il concetto di finca e di agricoltura urbana, è di estrema importanza in Cuba, specialmente ne L’Habana. Gli step per raggiungere il primato sono diversi: refenzia del comune; referenzia della provincia; quella nazionale; l’eccellenza e la doppia eccellenza (simboleggiata da due corone).

 

A possedere quest’ultima sono soltanto quattro aziende nell’intera Cuba, tra cui la Yoandra, che vanta anche la Referenzia di giardino botanico di alberi da frutto e il sigillo agro ecologico con cui si attesta l’uso di soli prodotti naturali. Insomma, andiamo sul sicuro.

 

Il ristorante, 50 coperti e 12 dipendenti, propone un menù gourmet internazionale, in quanto la tradizione enogastronomica cubana è frutto di influenze di diversi paesi, e non dimentichiamo inoltre, che siamo nelle mani di un italiano. È possibile spaziare dalle insalate di pollo, tonno e verdure di stagione, zuppe vegetali e di mare, cocktail di granchio e gamberi ai filetti di pescado con frutta secca, aragoste, carne a la criolla e pollo al cacao fino alle pizze cotte nel forno a legna e le indiscusse carbonara, puttaesca e bolognese, qui molto richieste. Impossibile non lasciarsi catturare dal fascino e la freschezza degli originali cocktails cubani: Ron Collins, Cuba Libre, Mojito, Havana Special, Presidente, Daiquiri Natural, Cubanito, Mulata, Mary Pickford.

 

Il percorso gustativo inizia dalle esperte mani dello Chef  Luis Ramon Batle Hernandez (componente della International Chef Association), e prosegue attraverso lo charm e la preparazione del sommelier di sala René Garcia Valdes (Presidente club sommelier cubano).

 

L’importanza del vino non poteva passare in secondo piano, ed ecco che mentre il ristorante è a pieno regime tra preparazioni e servizi, in una cantina sottostante riposano più di 1400 etichette, riconducibili a circa 70 produttori, dagli italiani ai francesi, dagli spagnoli ai cileni passando per gli argentini e gli australiani. È la cantina più fornita di Cuba, pronta a soddisfare tutte le esigenze di una clientela sempre più esigente e preparata sul mondo del vino e degli spirits. Qualità indiscussa, servizio impeccabile e location da sogno, Divino.

 

 

Giovanni Angelucci

10/01/2012

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