rentesi romana dell’investigatore più goloso e scontroso del mondo, Nero Wolfe, prodotta da Luca Barbareschi e diretta dal regista Riccardo Donna.
«Mi ha chiamato il produttore esecutivo Claudio Gaeta, io avevo appena finito di girare per Barbareschi Il sogno del maratoneta, bella esperienza, ma quando Gaeta mi ha chiesto di fare un provino… beh, mi sono sentito un po’ in imbarazzo! – racconta Andy, entusiasta del successo della prima puntata della serie dedicata a Nero e delle oltre trecento mail che gli sono piombate addosso in mattinata – Però ci siamo dati appuntamento al ristorante dove lavorava Dino De Bellis: ho portato un cosciotto di agnello e ho iniziato a lavorare. L’ho disossato alla perfezione, nel silenzio religioso di tutti quanti. E alla fine il regista mi si è avvicinato dicendomi: "ottimo, il ruolo è tuo… Ma puoi farne altre tre porzioni per i cameramen?” Era il mio millefoglie di agnello, se lo sono divorato…»
L’esordio ai fornelli di Wolfe, invece, è stato con il Lapin Moutard… E il successo Andy, alias Nanni Laghi sullo schermo, lo ha strappato col dragoncello per la marinatura, che il fido Archie Goodwin non è stato in grado di trovare. «Abbiamo fatto una scaletta delle ricette presenti nei libri di Stout: lui era appassionato delle cucina del mondo, e spesso è stato davvero difficile trovare gli ingredienti. Come per il Pesce Napoleone: alla fine abbiamo ripiegato su una cernia!».
Ma come è Francesco Pannofino? Una buona forchetta? «Francesco è un uomo delizioso… Ma più che gourmet, gli piace da magnà! E per il suo compleanno gli ho preparato un cosciotto di maiale che ho fatto arrivare dalla fattoria di Berardino Lombardo. E’ stata una vera bella festa!».
A presto, allora… Per goderci ancora le ricette intriganti del cuoco di Nero Wolfe… golose, ma utili anche per risolvere i casi più intrigati.
Stefano Polacchi
6 aprile 2012