"La cucina italiana all'estero? ร quella della mamma, perรฒ fatta dal gourmet". Parola di Francesco Mazzei, chef patron de L'Anima, ristorante tutto vetro e bianco minimal chic in piena City, a capo della Federazione Italiana Cuochi nel Regno Unito e, infine, superstar delรรรย Welcome Italia, il festival che nell'ultimo weekend di settembre ha fatto incontrare alla Royal Horticultural Halls di Londra i sapori di casa nostra con i buongustai internazionali: l'anno scorso i visitatori sono stati 4mila in due giorni, quest'anno si compra anche online, quindi le cifre sono da ritoccare verso l'alto.
"La nostra cucina รจ la piรน bistrattata del mondoโ racconta Mazzei al Gambero Rosso โma in Inghilterra ha fatto passi da gigante rispetto a vent'anni fa. Non รจ piรน solo pasta e pizza, e attrae sempre piรน interesse specie dal sud est asiatico". I numeri diffusi dalWelcome Italia, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Inghilterra e da SagitterOne, parlano chiaro: l'export di cibo made in Italy attraversa la Manica per 2bn di sterline (+0,8% rispetto al 2012) e il mercato inglese รจ tra le 5 maggiori destinazioni estere.
"Nel mio ristorante non ho nessun problema a fare le tagliatelle, che male c'รจ? Gli chef non le fanno piรน, ma all'estero invece bisogna farle. La regola รจ niente contaminazioni e tanta regionalitร . Molti stranieri stentano ancora ad associare alcuni sapori ai piatti italiani: e allora io porto a tavola l'nduja fatta col lardello, il peperoncino calabrese e il finocchietto selvatico; รจ un po' meno piccante del solito, me la faccio preparare apposta da 40 addetti specializzati in un salumificio della mia zona a Spezzano della Sila".
Tra i banchi delWelcome Italia, quest'anno le regioni italiane sono sei: tanto Lazio (Caffรจ Haiti,รรรย Gzerosenzaglutine,รรรย Consorzio Produttori,รรรย Cavalieri Family,รรรย Ferrari Farm,รรรย Il Riguardo) e Abruzzo (La Fraiola,รรรย Food Service,รรรย Abruzzo Export), seguite da Sicilia (Cancemi,รรรย SicilianBox),รรรย Puglia (Union,รรรย Agrigelo), Campania (Napoletana Factory) e Veneto (Agostini Elio). Tutte aziende che vogliono entrare nel mercato inglese, uno dei piรน vivaci del mondo. Hanno il sito anche in english e fanno affari con l'e-commerce. A monito di tanti che ancora non si sono attrezzati per affrontare i mercati internazionali.
All'ombra del Big Ben il biologico รจ ben piรน di una moda: le vendite di organic Food sono aumentate di dieci volte in dieci anni e nel 2012 la stima ha superato un milione e mezzo di sterline. "A Londra adesso si trova di tutto. La domenicaโ spiega Mazzei, che sarร presto nelle librerie inglesi con un libro di ricette โvado a fare la spesa al mercato di Camden Passage e i mercati organici sono una meraviglia". In cucina largo a bergamotto, zafferano sardo, pistacchio di Bronte e altri ingredienti nostrani. "Infatti tra i piatti che abbiamo presentato al Welcome Italiaโ continua โc'รจ il baccalร marinato alla liquirizia con marmellata di cipolle rosse".
Tra gli happening che hanno animato la tre giorni del gusto made in Italy, dimostrazioni di cucina, workshop e degustazioni di vini italiani. E poi il Cookery Theatre con i talenti londinesi: Mazzei e i cuochi deL'AnimaLuca Terraneo e Antonio Favuzzi, Maurizio Morelli (Latium), Claudio Milani (Baglioni), Pierluigi Sandonnini (Ciao),รรรย Massimiliano Vezzi (Osteria dell'Angolo)รรรย e perfinoรรรย Danilo Cortellini, chef dell'Ambasciata d'Italia. Made in Italyรรรย anche tutti gli sponsor: Amaro Montenegro, Elettrolux, Alessi e Bormioli, Ferrarelle, Lavazza, Arancina. Con un occhio all'evento clou della stagione: il Natale ovviamente, con sua maestร il Panettone artigianale pronto a farla da padrone pure nel regno del pudding.
L'Anima | Gran Bretagna | Londra | 1, Snowden St | tel. +44.20.74227000 | www.lanima.co.uk
www.welcome-italia.co.uk
a cura di Francesca Marchese