iacevole invasione di colori, di sapori, di bellezza, di armonia che il buon cibo provoca al degustatore.
E quando si scrive di cioccolato? La relazione si trasforma in simbiosi perfetta. Cibo/bevanda degli Dei che, indipendentemente dalle conferme scientifiche, riesce a restituire il buon umore.
Cioccolato variegato alla letteratura, il gusto protagonista di “Tentazione e meditazione”, uno degli appuntamenti più apprezzati del Salone Internazionale del Libro dove per cinque giorni si sono susseguiti gustosi incontri proposti da Paolo Massobrio, giornalista enogastronomico, intorno al tema “Il cioccolato e le sue forme”.
Il cioccolato in forma d'origine, il cioccolato in forma mitica, in forma geometrica, salata e artistica. Non poteva poi mancare in concomitanza con l'inizio della bella stagione il cioccolato in forma dimagrante! “L'unico modo per non ingrassare è mangiarne poco, così lo assapori di più”, scherza con noi Dante Bianchi della cioccolateria Oxicoa, che ha creato una nuova tavoletta di cioccolato fondente con un 70% di cacao minimo, eritritolo e la tanto dibattuta stevia.
Dimagrante o ingrassante poco importa visto che a conclusione di ogni incontro ci si dilettava a degustare le creazioni di 13 grandi maîtres chocolatiers di Torino e del Piemonte (Leone, Guido Gobino, Odilla Chocolat, Cioccolato Oxicoa, Monteccone, Piemont, Gerla, Pfatisch, Cioccolateria Marino, Pasticceria del Capitano Rosso, Avidano, De Martini e Peyrano) accompagnati dai grandi vini friulani.
Il cioccolato può dunque assumere forme diverse ma le emozioni che attiva una volta sciolto in bocca vanno al di là di qualsiasi stampo. Quando si scioglie, la forma svanisce e rimane il ricordo del piacere provato...
Annalisa Zordan
14/05/2012
foto di apertura presa da www.piemontcioccolato.it