Approfittiamo del periodo pasquale per passare in rassegna i rapporti tra il cibo e il sacro che si concentrano, con una densitร straordinaria, in queste settimane primaverili.
I santi protettori dei mestieri legati al mondo della cucina
La connessione tra sfera magico-religiosa e sfera alimentare รจ come noto antichissima, potente e pervasiva. Da sempre il cibo รจ stato al centro di complessi riti cultuali, si รจ fatto divinitร per essere consumato dagli uomini ed รจ stato donato in nome dei numi tutelari. Con la cristianizzazione dellโEuropa gli antichi culti e gli antichi dei sono stati trasformati, riplasmati, rifunzionalizzati in chiave cristiana, ma hanno sovente mantenuto forza e splendore antichi, rintracciabili grazie a simboli inequivocabili legati alla feconditร , alla ricchezza, inni alla vita, beneaugurali e apotropaici.
Non stupisce dunque che al giorno dโoggi tra migliaia di santi, ci siano anche i santi protettori dei mestieri legati al mondo della cucina, come santโAmbrogio, santa Rita da Cascia e san Bernardo, patroni degli apicoltori, santโAmando, patrono di baristi e birrai, santโIsidoro, patrono degli agricoltori, santa Marta, patrona delle massaie e dellโoperositร femminile e domestica, san Francesco Caracciolo patrono dei cuochi, san Leonardo abate patrono dei fruttivendoli; e ancora san Fiacrio patrono degli ortolani, santโAlberto Lovanio patrono dei panettieri, san Lorenzo (martire sulla graticola) protettore di cuochi, pasticceri, vermicellai, rosticcieri. SantโAbramo, patrono dei bettolieri, santa Genevieve patrona dei pastori, san Pietro patrono dei pescatori e san Morando patrono dei vignaioli.
Il ruolo del santo
Lโelenco naturalmente รจ lungo e potrebbe continuare. Il santo sovrintende e protegge โ per un verso โ nella produzione del cibo, per lโaltro verso รจ il destinatario di ricche offerte propiziatorie che benedice e che vengono distribuite tra gli officianti. Il sacrificio e/o lโofferta di primizie alla divinitร e poi ai santi da un lato, il ruolo di protettore di attivitร produttive legate al cibo da parte del nume dallโaltro, sono testimoniati in tutte le religioni, sin dallโantichitร . Il ciclo calendariale cristiano รจ scandito da importanti feste patronali e festivitร legate alla vita, alla morte e alla resurrezione di Gesรน, che in primavera assumono rilevanza straordinaria: legate come sono a doppio filo e senso, ad antichi rituali connessi alle divinitร della riproduzione, della fertilitร e della rinascita, come quelli di Adone e Attis. Uno scialo vero e proprio, anche alimentare, caratterizza per esempio i rituali per la festivitร di san Giuseppe, il 19 marzo. E un altro santo legato alla rinascita della natura รจ san Marco Evangelista: anche nei proverbi popolari โ e non a caso โ viene sovente messo in relazione con lโaltro santo legato invece al solstizio dโestate, san Giovanni Battista. Nel nuovo numero del mensile del Gambero Rosso trovate molti degli aneddoti che affollano il calendario religioso e influenzano la nostra cucina da secoli.
a cura di Alessandra Guigoni
disegni di Maurizio Ceccato
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Nel numero di marzo del Gambero Rosso, un'edizione rinnovata in questi giorni in edicola, trovate tutti gli approfondimenti e i piatti legati ai vari santi, da san Giuseppe con i suoi bignรจ a san Giovanni e le sue erbe selvatiche, passando da san Marco e il suo marzapane. Un servizio di 8 pagine che include un approfondimento sull'uovo, cibo sacro pasquale, e sui rituali alimentari del giorno di Pasqua. Non solo, nel cartaceo trovate l'elenco di tutti i santi che hanno a che fare con il cibo e il contributo di Lydia Capasso, antropologa e autrice, con Giovanna Esposito, di โSanta Pietanza. Tradizioni e ricette dei santi e delle loro festeโ.
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