Nell' intervista ci sono entrambi. Chiaro è che a parlare è soprattutto il "grande vecchio" Bruno, ultimo dei pigmalioni di Enrico, ma che, in questa videointervista, appare soprattutto come un capobranco che difende con i denti il lavoro suo e di tutta la "famiglia".
Spunti di riflessione interessanti non mancano. Prima tra tutti, il senso del "mecenatismo" nella ristorazione italiana, poi l'importanza del progetto dietro l'apertura di un ristorante che punta in alto, l'aspetto cruciale dei capitali (sì, i soldi!) e infine -ma non ultimo- la pianificazione del successo. Ed entro una decina d'anni al massimo, Bruno Ceretto vuole aprire un'altra grandissima tavola a Barolo (e questa è una notizia). E' una promessa che ha fatto prima di tutto a se stesso. Intanto i due partner si godono il triplo 'macaron' arrivato giusto nel 2012.
testo e video di Francesca Ciancio
10/01/2013