Ceretto&Crippa Principi di Piemonte

10 Gen 2013, 15:25 | a cura di

Tre stelle Michelin & Tre Forchette Gambero Rosso. Quale chef non le desidera? E' il riconoscimento più alto alla fatica, al coraggio, al rischio d'impresa. E dentro ci sono i sogni di un cuoco, di una brigata, del personale di sala, di chi ci ha investito soldi.



Questo è il sogno diventato realtà di Bruno Ceretto ed Enrico Crippa, mente e braccio del ristorante Piazza Duomo di Alba, neotristellato piemontese. Il primo, produttore di vino in Langa da generazioni con la passione della grande cucina, il secondo, cuoco fatto di tempra e abnegazione cresciuto alla corte di Gualtiero Marchesi.

Nell' intervista ci sono entrambi. Chiaro è che a parlare è soprattutto il "grande vecchio" Bruno, ultimo dei pigmalioni di Enrico, ma che, in questa videointervista, appare soprattutto come un capobranco che difende con i denti il lavoro suo e di tutta la "famiglia".

Spunti di riflessione interessanti non mancano.  Prima tra tutti, il senso del "mecenatismo" nella ristorazione italiana, poi l'importanza del progetto dietro l'apertura di un ristorante che punta in alto, l'aspetto cruciale dei capitali (sì, i soldi!) e infine -ma non ultimo- la pianificazione del successo. Ed entro una decina d'anni al massimo, Bruno Ceretto  vuole aprire un'altra grandissima tavola a Barolo (e questa è una notizia). E' una promessa che ha fatto prima di tutto a se stesso. Intanto i due partner si godono il triplo 'macaron' arrivato giusto nel 2012.

testo e video di Francesca Ciancio
10/01/2013
 

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