Trasformare una grande capitale europea โ Madrid โ per un giorno intero in capitale mondiale e testimone del proprio prodotto di famiglia, inalberato come terzo vessillo accanto alla bandiera nazionale e al gonfalone cittadino. Ma, soprattutto, impartire unโautentica lezione di marketing: di marchio e territorio.
I 150 anni di Joselito, il prosciutto piรน โdoratoโ che ci sia (fosse una gara sportiva sarebbe quello che becca a mani basse il MVP, la sigla del piรน โvalutatoโ, alla lettera, tra i player in competizione) sono andati cosรฌ. Con 1500 ospiti (alta ristorazione, comunicazione, giornalismo di settore, amici e testimoni vari, artisti, rockstar e scienziati inclusi, arrivati da 56 paesi) ospitati per una mega kermesse dimostrativa/celebrativa al Teatro Real. A sentirsi raccontare, in pochi minuti di discorso commosso, da Josรจ Gomez il come e il perchรฉ si sia potuto arrivare a tanto.
Gomez, quinta generazione delle sei sin qui al lavoro per creare โil miglior prosciutto del mondoโ: la sua reputazione assoluta e i relativi riflessi su prezzo e corposo margine per chi lo fa e chi lo vende; 15 fincas in cui allevare caparbiamente allo stato brado maiali griffati con lo stesso brand dei prosciutti e altri prodotti che verranno; un sistema di stagionatura che permette di esportare ovunque e rendere iconici pezzi con invecchiamenti da Barolo, piรน che da coscia di suino; un โlabโ di alta gastronomia per la creazione e diffusione di ricette e menu dedicati gestito ogni anno con una stella di caratura mondiale, tra cui anche il Max Alajmo delle Calandre e ultimo Yannik Alleno.
Lo show
E, prima di passare โ diciamo cosรฌ โ ai fatti, cioรจ al megafestone di โsabรฒrโ curato nel foyer del teatro dagli stellati madrileni รlbora e A'barra e dal pasticcere-star Paco Torreblanca (che ha tirato su per lโoccasione un dolcetto alto 3 metri a supportare le 150 candeline) ma il cui protagonista รจ stato ovviamente il Joselito Vintage 2011 - 84 mesi di maturazione! - gestito per il taglio da 18 cortadores laureati e annaffiato da Dom Pรฉrignon 2009 in magnum e vinelli indigeni tipo Vega Sicilia Unico, Perez Pascuas Gran Selecciรณn, Abbazia Retuerta, Marquรฉs de Murrieta e Ossian; prima di tutto questo, dicevamo, ecco lo show.
Anchโesso pensato come mix sartoriale tagliato sul concept di Joselito. E cioรจ: lโanima territoriale profonda, flamenco al piรน alto livello possibile, affidato allโimpagabile ballerina e coreografa Sara Baras; il linguaggio totale e la voce forte del prodotto (qui traslata in quella seduttiva e limpida della soprano Ahinoa Arteta); la carica cosmopolita con cui un prosciutto spagnolo รจ andato alla conquista del mondo (nuovi โcompratoriโ e millenials giusti in testa) tradotta nel ricorso al giovane, virtuoso e giร premiato pianista cinese Haochen Zhang. Un cocktail di gran suggestione, incisivo e divertente.
Una bella lezione di marketing
Ma ispiratore anche di bei โmumble mumbleโ da fumetto (leggi: laboriose riflessioni) sul cotรฉ nostrano dellโoggetto protagonista della big night madrilena. Distillati in quanto segue: lโItalia รจ oggi diva coi suoi stilemi di gusto, i suoi attori e prodotti in tutto il mondo; il prosciutto รจ certo uno di essi, e Parma e San Daniele (per stare ai campeones) sono alfieri di gran peso.
Ma perchรฉ mai finora, e quando invece potremo andare a vivere una serata dโanaloga taglia al Regio (con Muti, Verdi, Dessรฌ, e il โpopโ di Bocelli magari) o alla Fenice o al Malibran con Servillo che legge Svevo e Pasolini in furlร n, Clooney che fa il caffรจ e unโorgia di vini top italiani e prosciutti di caratura assoluta? Oh, beninteso: non che non si capisca quanto facciano e sappiano fare (ultime tournรฉe appena partite in giro nel mondo) i Consorzi di riferimento. Ma la voglia, il piacere e lโambizione di lavorare anche su unโimmagine e un prodotto apicale, oltre che sulla qualitร diffusa, รจ nazionalisticamente (e anche economicamente, forse) forte assai.
La sesta generazione in rampa di lancio
A certificare che intanto lโegemonia Joselito nella sua fetta di mercato e la โhistoria detrร s de una leyendaโ, come dicono loro, continuerร alla grande, da registrare il giorno dopo il J-day lo sbarco a proscenio, amabile ed efficace, della sesta generazione.
Il Josรจ Gomez del futuro, 26 anni, economista (e giร al lavoro sui 175.000 ettari di proprietร , almeno tre a maiale con 10 chili a testa di ghiande al giorno in stagione, vita libera fino alla fine, ecosostenibilitร e ancestralitร dei metodi difesi a oltranza con modernissima percezione del loro valore aggiunto), presentatosi per i primi scambi con la stampa specializzata ha fatto strike al volo. Invecchierร (pardรฒn: maturerร ), tutto lo fa presagire, con la stessa classe dei jamรฒn da gioielleria della casa.
a cura di Antonio Paolini