Birra: appunti di degustazione dal Great British Beer Festival 2014

18 Ago 2014, 10:00 | a cura di
È la più importante manifestazione birraria britannica, anzi di Real Ale, con tanto di premi e una guest star al microfono: Bruce Dickinson degli Iron Maiden ad annunciare i vincitori. È la Great British Beer Festival di Londra e noi ci siamo andati. Ecco i nostri appunti di degustazione.

Il Great British Beer Festival è la più importante manifestazione birraria del Regno Unito, organizzato dal CAMRA (Campaign for Real Ale), l’associazione che dagli anni ‘70 si fa carico di preservare la tradizionale Cask Ale britannica. L’evento si tiene a Londra nel centro fieristico di Olympia, dove l’immenso spazio interno è dedicato principalmente all’offerta di birra nazionale con diversi bar ordinati per aree geografiche che raccolgono Ales di diversi produttori, alcuni stand, però, sono specificatamente riservati ai maggiori birrifici del paese, tra cui Fuller’s, Green King, Shepherd Neame e Wells and Young’s.

Evento centrale del festival è da sempre l’annunciazione delle birre vincitrici dell’agognato titolo di Champion Beer of Britain, e quest’anno, in via del tutto eccezionale, al microfono si trovava il cantante e leader degli Iron Maiden Bruce Dickinson, grande estimatore di Real Ale. Tanti i premi, per ogni tradizionale stile birrario britannico, più un ulteriore trofeo che incorona la migliore birra in assoluto, che in questa edizione è andato alla Timothy Taylor’s Boltmaker. Si tratta di una tradizionale bitter dello Yorkshire, con ottimo bilanciamento di aromi maltati e luppolati, già distintasi per numerosi premi ricevuti nel passato. Invece, per quanto riguarda le vincitrici di categoria, si comincia con la Dark Mild di Bank Top, una Milddal corpo pieno e rotondo, con forti aromi di malto tostato e liquirizia; si continua con la Darwin’s Origin di Salopian, una Best Bitter in cui luppoli da tutto il mondo donano al naso un piacevole fruttato, e che in bocca si presenta aspringna e rinfrescante. Tra le Golden Ales è la Citra di Oakham ad averla vinta: leggera, dissetante, con note di pompelmo, litchi e uva spina, dal finale secco e amaro. È invece la Fallen Angel di Church End a dominare tra le Strong Bitters, carica di aroma grazie alla massiccia presenza di luppoli americani. La Triple Chocoholic, che offre a naso e bocca ogni possibile tonalità del cacao, vince invece nella categoria Speciality Beers. A chiudere la lista troviamo la Chocolate Marble di Marble, Chocolate Stout piuttosto ricca di note di caffé, cacao e liquirizia, stemperate da un deciso finale amaro. Queste birre rappresentano un ottimo punto di partenza per chiunque sia interessato ad avventurarsi nel mondo della Real Ale, per quanto anche gli estimatori di più lunga data non potranno resistere alla tentazione di constatare di persona se i premi siano meritati o meno.

Il GBBF però non è solo British Real Ale. Da qualche anno è anche diventato una ghiotta occasione per spingere prodotti stranieri nel mercato britannico, ogni giorno sempre più aperto verso l’estero. Tra birre americane, belghe, olandesi, tedesche e ceche non potevano mancare alcune ambasciatrici della nostra scena birraria. E che ambasciatrici! I nomi rappresentati al festival spaziano da birrifici affermati a stelle nascenti della mirco-industria birraria: Baladin, Barley, Birra del Borgo, Birranova, Birrificio del Ducato, Birrificio del Forte, Birrificio Italiano, Birrificio Lambrate, Rurale, Brewfist, Croce di Malto, Extraomnes, Foglie D’Erba, Menaresta, e Toccalmatto. La folla attorno allo stand italiano è stata continua, il che è segno di un grandissimo interesse nei confronti delle nostre birre. Ad introdurle al pubblico del festival una squadra consolidata che comprende tra gli altri Luca Giaccone, Antonio “Nino” Maiorano e Alessandro Meroni. Ai nomi appena citati va aggiunto quello di Lorenzo “Kuaska” Dabove, che ha collaborato alla selezione delle birre e alla redazione delle note degustative. I ragazzi dietro al bancone ci dicono che gli organizzatori hanno chiesto quest’anno di raddoppiare l’offerta di birre italiane, altro segno del crescente interesse verso la birra del nostro paese. Ottimo traguardo per la birra italiana, che non smette di crescere entro i confini nazionali e impressionare all’estero. Grazie anche alla birra italiana, il festival di quest’anno conferma le aspettative di qualità dell’offerta, e come sempre costituisce un fertile terreno da caccia tanto per gli amatori quanto per gli addetti al settore birrario.

Great British Beer Festival | Gran Bretagna | Londra | Olympia Way | Hammersmith Road,
Kensington | Dal 12 al 16 agosto |
http://gbbf.org.uk/

a cura di Jacopo Mazzeo

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