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Nei 4 padiglioni dell’edizione autunnale si rincorrono materiali pregiati della tradizione italiana e geometrie essenziali, ma flessibili, dal design più innovativo, in un mix capace di generare atmosfere calde e intime.
In cucina, le qualità dei materiali e delle lavorazioni, tipiche del saper fare dell'artigiano, si uniscono così alla visione progettuale del designer, con un'attenzione particolare per il rispetto dell'ambiente e il consumo responsabile. Largo, dunque, a materiali riciclati e a elettrodomestici d'avanguardia che sintetizzano elevate prestazioni ed efficienza energetica.
Tra le novità di quest’anno, fari puntati su Time Lab, un bio-bar dedicato ad eventi, degustazioni e workshop di food design con l'aiuto di artisti, giovani designer, barman e produttori di olio biologico. I visitatori di Moa Casa potranno così intraprendere un percorso sensoriale incentrato non solo sulla degustazione del prodotto finito, ma ponendo l'attenzione sul suo ciclo di vita: coltivazione, produzione, consumo e riciclo in un orto domestico all'interno dello spazio.
Altra curiosità, “tHOMEa” punto di incontro tra piccola impresa e scuola. Un progetto firmato Tomea Materie Plastiche che mette in comunicazione saperi e sapori, una serie di complementi di arredo dalla veste estremamente contemporanea: dal tagliere double-face al set floreale di piatti-vassoi per il finger food alla stola da tavolo animalier. Un mix creativo nato dalle materie plastiche e dalla forma espressiva della durevolezza e dell'eleganza formale, una collezione progettata da studenti del corso di Industrial Design dell'Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie di Roma con l'art direction di Michele Fanfulli.
Michela Di Carlo
28/09/2012