Varcare le soglia di Aromando Bistrot รจ compiere un viaggio nel tempo per tornare con la memoria ai giorni dโinfanzia e immergersi in un ambiente familiare e raccolto, fatto di credenze laccate, frigoriferi bombati, tavole color pastello adornate da tovaglie a fiori, sedie in fรฒrmica, piccole abat-jours di cristallo, brocche, zuppiere e salsiere smaltate. Il bistrot, aperto da settembre dello scorso anno, รจ nato dal sogno di Cristina Aromando e del sommelier Savio Bina, di far riscoprire suggestive atmosfere domestiche, composte da arredi nostalgici e retrรฒ, che possano ricondurre ai sapori e allโallegria dei pranzi domenicali a casa della nonna.
โLโidea รจ venuta a me e mio marito Savioโ ci riferisce sorridendo Cristina โvolevamo un luogo in cui riunire tutti i mobili degli anni '50 e '60 che avevamo accumulato; desideravamo ricreare lโaspetto di tante cucine di quel periodo e far rivivere con esse dei sapori che pian piano stanno scomparendoโ. Cristina racconta che lโarredamento del suo ristorante proviene da mobili e oggetti familiari, che si combinano alla perfezione ai gusti genuini legati ai ricordi della sua infanzia, quando, in visita dai nonni toscani, trascorreva le sue giornate tra orto e fattoria, traendo da quei luoghi la sua passione per una cucina basata sul rispetto e su uno stretto contatto con territorio: โla nostra cucina si ispira alla campagnaโ ammette con fierezza, definendola una โcucina di cuoreโ, poichรฉ preparata con lo stesso amore con cui una mamma preparerebbe la cena per i suoi familiari.
La cucina dei ricordi di Aromando Bistrot รจ lโespressione di una famiglia allargata in cui si condivide, si sperimenta e in cui si apportano continue contaminazioni che nascono dai differenti percorsi dei cuochi: Elisa, Mirko e Marilisia. โNoi ci arricchiamo continuamente di nuovi saporiโ ci racconta Cristina โattraverso ingredienti stagionali selezionati dai nostri piccoli fornitori, rielaboriamo assieme piatti mangiati in passato, cercando di far convivere in ogni portata sapori che raccontino la storia di ognuno di noiโ. Un team unito dalla passione per le tipicitร regionali, da tutelare e riportare in auge, che punta tutto sulla qualitร e sul contenuto dei piatti, e che si tiene a debita distanza da una certa tendenza che sceglie sapori globalizzati e investe molto sull'estetica dei piatti col rischio di lasciare in secondo piano i sapori. โNon cโรจ piรน contatto col territorioโ dice preoccupata la chef โdopo gli anni '50 c'รจ stato un graduale processo di omologazione che ci ha fatti allontanare dal territorio, con l'arrivo delle grandi industrie alimentari. Questo noi non vogliamo permetterlo, poichรฉ perdere i nostri sapori regionali sarebbe come rinnegare le nostre radici, quindi noi stessiโ.
Gusti autentici e genuini raccolti in un menu spesso arricchito da speciali portate a sorpresa realizzate con prodotti che arrivano giornalmente, il tutto servito nel servizio da matrimonio dei genitori di Cristina, corredato di una serie recipienti e utensili dโepoca che rendono alla perfezione lโaria di una tavola familiare anni '60. Da provare la carne cruda, esclusivamente di allevamento allo stato brado, la maxi giardiniera di verdure, come anche i brodi, di cappone o di faraona, della domenica, e infine la bella selezione di salumi e formaggi proposti; ma una cosa che i golosi non possono proprio perdere รจ il tiramisรน della casa, servito a tavola con lโaggiunta di caffรจ appena preparato. Una vera squisitezza.
โQuesto bistrot รจ un luogo-non luogoโ conclude Cristina alzando lo sguardo con aria sognante โrappresenta la fusione di tutte nostre idee, dei nostri valori, delle nostre tradizioni. A mio avviso, la tavola, piรน di ogni altra cosa, รจ espressione della cultura personale di ogni individuo, da essa si puรฒ capire molto. Ma soprattutto la tavola รจ per me simbolo della famiglia: un luogo in cui parlare, gustando e condividendo i sapori legati alle nostre origini, in cui amare e sentirsi a casaโ.
Aromando Bistrot | Milano | via Pietro Moscati, 13 | tel. 02.367441
a cura di Tanio Liotta