"Food excellent, very good service, very friendly": promossi a pieni voti, in inglese, dai clienti britannici che hanno assaggiato il loro emozionante debutto ai fornelli. A Londra gli studenti aspiranti professionisti del food si cimentano con i clienti internazionali, che si alzano da tavola soddisfatti e commentano entusiasti i piatti della cucina regionale italiana: "Il cibo è stato eccezionale - spiegano al Gambero Rosso John e Mary Ryan, londinesi e buone forchette- e i ragazzi sono stati molto cortesi e amichevoli, il servizio al tavolo è stato molto buono".
Tutto merito di Ambasciatori del Gusto, il progetto del Ministero dell'Istruzione e della Camera di Commercio italiana a Londra, con il supporto di Sagitter One, che fa volare in Inghilterra intere scolaresche degli istituti alberghieri italiani per due settimane di full-immersion nell'ambiente lavorativo inglese. Nello specifico, tra le pentole e i tavoli del ristorante italiano Fratelli La Bufala dello chef palermitano Enzo Oliveri, a due passi da Piccadilly Circus, che ha allestito una cucina parallela - proprio di fianco a quella ufficiale - dove gli studenti si cimentano nelle ricette di casa propria. "I menù sono due - chiarisce lo chef - e i clienti possono scegliere quale dei due preferiscono: il nostro o quello regionale a cura dei ragazzi".
"Impariamo come ci si muove in un ristorante vero - raccontano Eleonora Mastrucci, Aurora Tanci, Miriam Ceccarelli e Alessandra D'Ulizia, 17 anni a testa e sulla divisa il logo dell'Ipsseoa Vespucci di Roma - e l'impatto con i clienti non italiani, con cui parliamo in inglese. Un'esperienza che ci è piaciuta moltissimo". "Io sono a Londra per la prima volta - aggiunge il loro compagno di scuola Federico Venezia, 18 anni - e vorrei tornare dopo il diploma, mi piace la mentalità che c'è qui". Un'esperienza che allarga gli orizzonti e permette di misurarsi con una realtà diversa: "Abbiamo selezionato cinque studenti del percorso gastronomico - spiegano i docenti Pasquale Iaia e Alberto Ranaldi - e cinque per il servizio in sala, valorizzando i ragazzi con lo spirito giusto per vivere al meglio questa esperienza, compresi l'educazione e la conoscenza della lingua inglese. Dal punto di vista pratico, abbiamo redatto un menù speciale e ci siamo occupati di un servizio a pranzo e tre a sera. I weekend sono liberi, per permettere agli studenti di visitare Londra e, perché no, dare un'occhiata anche alle Università e alle proposte offerte da questa metropoli. E' un'esperienza molto positiva".
Il progetto, a cui partecipano molte regioni italiane tra cui Friuli, Lazio, Puglia, Basilicata, Umbria, Veneto, copre tutte le spese vive come il volo, il pernottamento, il cibo, e gli spostamenti: "Il contributo economico della scuola e delle famiglie è minimo - testimoniano gli insegnanti - e la logistica funziona bene. La nostra proposta? Che sia conosciuto di più, perché merita davvero".
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foto di apertura di Francesca Marchese: gi studenti dell'Ipsseoa Vespucci di Roma insieme ai docenti Pasquale Iaia e Alberto Ranaldi, e lo chef di Fratelli La Bufala Enzo Oliveri
a cura di Francesca Marchese