io alla creativitร .
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L'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano celebra il cibo con un nuovo progetto dal titolo ironico "In q... alla pentola. Il cuoco che non c'รจ", promosso all'interno del corso di Pittura del Prof. Nicola Salvatore.
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Grazie ad un pizzico di ingegno e una grande dose di talento gli studenti realizzeranno i ritratti degli chef piรน noti d'Italia utilizzando come tela il fondo esterno di capienti pentole sponsorizzate dalla ditta Agnelli. Le opere verranno poi esposte all'ex Chiesa di San Carpoforo a Milano nella tarda primavera 2013, mentre il progetto verrร presentato lunedรฌ 14 gennaio dal Prof. Nicola Salvatore.ย
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"Giร negli anni โ90 il Prof. Salvatore vide nel cibo un pretesto attraverso il quale condurre i suoi studenti verso una propria ricerca artisticaโ dice Melissa Provezza, assistente al progetto, โnellโarte il cibo รจ stato spesso fonte di ispirazione. Molti possono essere i parallelismi tra lโalchimia della cucina e quella della bottega dโarte: si tratta di luoghi dove apprendere dal contatto con la materia e dalla sua sublimazione, dove sensi e intelletto si armonizzano e possono creare. L'aula 8 di Brera dal โ95 in poi si รจ animata di ospiti che hanno arricchito il sapere degli studenti offrendo la loro esperienza: da vari professionisti del mondo dell'arte a specialisti e cultori del ciboโ.
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Il Prof. Nicola Salvatore sarร accompagnato in questo viaggio da professionisti e produttori come: Ettore Bocchia (Executive Chef del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio ed autore del Manifesto della Cucina Molecolare Italiana), Paolo Borzatta (Chief Executive Officer, I&P, produttori di olio), Giorgio Mercandelli (viticoltore Biotico, azienda Riluce), Giovanni Sammartano (Architetto).
Un laboratorio di pittura che accoglie al suo interno anche un'ampia cucina Boffi, capace di stimolare riflessioni e avviare approfondimenti culturali.
"Ovviamente il progetto nasce anche da una particolare passione verso l'universo delle eccellenze alimentari italiane" riferisce Melissa Provezza "ciรฒ non significa che gli allievi che seguono questo corso di Pittura e proseguono la carriera artistica realizzino opere legate al cibo, semmai comprendono come l'alta cucina, la presentazione di un piatto o le associazioni di gusti e colori siano elementi assimilabili alla forma d'arte, suggestioni attraverso le quali affinare la propria capacitร critica e sensibilitร estetica".
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Insomma, l'ennesimo indizio della convergenza dei linguaggi dell'arte e del cibo.
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Stefania Annese
14/01/2013