Quella dei newyorkesi Frank Castronovo e Frank Falcinelli è di fatto la storia di un’unione propizia, per certi versi predestinata, trovando le sue radici in tempi lontani e insospettabili. Cresciuti insieme nel Queens, da buoni vicini di casa, i due si separano per poi ritrovarsi per caso, dopo quasi vent’anni, e scoprire di condividere la passione per la buona cucina diventata per entrambi una professione. La rinnovata sintonia spinge presto a unire le forze, così, nel 2004, i Frankies eleggono Brooklyn a luogo privilegiato delle loro scorribande gastronomiche, inaugurando il 457 Frankies Spuntino (poi sdoppiatosi con il 570 Frankies Spuntino a Manhattan), al 457 di Court Street, nel quartiere iper emergente oggi e pioneristico all’epoca di BoCoCa. La formula è semplice: pasti informali a prezzi accessibili. A ispirare il menu è l’Italia dei nonni, mentre la filosofia è quella della qualità a tutti i costi, perseguita attraverso la logica della “filiera cortissima”: ingredienti sempre freschi, buoni e rintracciabili, garantiti da produttori e da artigiani locali per quanto possibile vicini o addirittura dirimpettai. Perché il buon vicinato, testimoni i Frankies, non delude mai.
Nel 2009 è la volta di Prime Meats, sempre a Brooklyn, sempre a Carrolls Garden (uno dei distretti in cui si divide BoCoCa, gli altri sono Boerum Hill e Cobble Hill), al 465 di Court Street. L’intento, questa volta, diventa quello di far rivivere lo spirito delle taverne newyorkesi di inizio Novecento, in abbinamento alla cucina schietta della Germania alpina, studiata e approfondita per anni da Castronovo, grazie anche al contributo di suo suocero, un panettiere in pensione di Friburgo. Il principio dall'orto alla tavola a prezzi onesti, anche qui, rimane inviolabile, e si rivela di grande successo, regalando ai due chef una notorietà di prim’ordine nel più popoloso dei cinque borough newyorkesi. Come da manuale, infatti, arriva il primo ricettario The Frankies Spuntino - Kitchen Companion & Cooking Manual e uno store online, Merlin Merchant, in cui poter acquistare gadget e prodotti, anche gastronomici, a marchio Frankies.
Civico 21, Court Street, quartiere di Cobble Hill. Siamo nel 2011 e l’avventura dei due amici prosegue con il Cafè Pedlar, coffe shop dallo stile delizioso, e dal carattere definito: solo caffè tostato dalla Stumptown - Coffee Roasters di Red Hook (Brooklyn) e latte bio proveniente dalle Finger Lake Farms di Ithaca, nello stato di New York. Ancora una volta vicino è buono, vicino è meglio.
Ma Frank & Frank sono davvero instancabili e mettono subito in cantiere il loro progetto più ambizioso, di respiro internazionale. Il 2013 è infatti l’anno di Res, una residenza libera concepita per i grandi chef in visita a New York, sull’esempio di quelle hanno ospitato i grandi artisti del XX secolo. L’obiettivo, per statuto, è quello di creare uno spazio in cui gli chef di stanza presso la struttura, al netto dei loro impegni newyorkesi, possano esibire il loro talento, insieme o da soli, nella misura in cui avranno voglia di farlo, e senza le pressioni incalzanti proprie della quotidianità di un normale ristorante.
Eventi one-off, pranzi collaborativi, installazioni temporanee. Questo e tanto altro, dunque, promettono Castronovo e Falcinetti che, sopra ogni cosa, sperano di fornire un vivace contributo alla convivialità tra chef, oggi sempre più capaci di superare i veleni personalistici e di riconoscersi arricchiti dall’esperienza comunitaria dei grandi raduni internazionali: MAD Camp, Mésamerica, Madrid Fusion per citarne alcuni.
Res si trova al 372 di Columbia Street, nel quartiere di Red Hook (neanche a dirlo meta emergente come all’inizio degli anni Duemila era emergente BoCoCa) a Brooklyn ed è già operativo con una serie di eventi all’aperto ispirati alla stagione estiva, sotto la felice supervisione dei Frankies, mentori e pionieri della buona vicinanza e della virtuosa convivenza. E dei nuovi concetti gastronomici tutti, lo diciamo per i ristoratori al di qua dell’Oceano, tutti da copiare.
Res | USA | New York | Brooklyn |372, Columbia Street | http://resresres.com
a cura di Daniela Dioguardi