Arte&Vino a Capalbio. Mappa alla mano per riscoprire le cantine locali vestite d’arte

25 Giu 2015, 13:21 | a cura di
L’iniziativa diffusa sul territorio del comune maremmano porta l’opera di artisti italiani e internazionali in vigna, proponendo un itinerario eno-artistico tra le aziende vinicole che rappresentano l’eccellenza locale. Ecco gli artisti coinvolti. Fino a settembre.

Arte e vino. Connubio d’autore

Ancora arte e vino, ancora Toscana. Di diritto tra i territori d’Italia che nell’immaginario collettivo evocano percorsi tra aziende vinicole e colline coltivate a vigneti, la regione offre all’enoturismo locale e internazionale un circuito di cantine d’autore che abbiamo più volte celebrato, ma sa rinnovare il rapporto con la creatività artistica anno dopo anno, con iniziative diffuse che coinvolgono le realtà più illuminate.
A Capalbio – terra d’elezione per tanti artisti e associazioni culturali, ad alta densità di aziende vinicole – il 27 giugno inaugura il circuito Arte&Vino 2015, un percorso eno-artistico che si dipana sul territorio grazie alla collaborazione tra Capalbio è Vino e l’associazione Il Frantoio. L’obiettivo è quello di promuovere la rete di eccellenze vinicole e il patrimonio storico e naturalistico locale, fornendo una nuova lettura del paesaggio visto con gli occhi dell’arte contemporanea.
Sono molti gli artisti – locali e internazionali, giovani e affermati - che contribuiranno a realizzare una mappatura dell’Arte e del Gusto, esponendo le proprie opere all’esterno e all’interno delle cantine di zona: al visitatore sarà fornita una cartina per orientarsi nella ricerca dei banner che segnaleranno l’iniziativa presso ogni tappa. Tanti anche i materiali in campo, dalla ceramica al ferro, dalla cartapesta ai tessuti, ai più inconsueti detriti portati dal mare.

Gli artisti coinvolti

Il circuito vede il coinvolgimento di dieci aziende vinicole, che fino a settembre esporranno opere molto diverse tra loro, frutto di una selezione che mira alla contaminazione dei linguaggi artistici più disparati. È così che la ceramica Raku dei fratelli Ceccobelli si confronta con un altro pezzo celebre prodotto in famiglia (dal padre Bruno, già nel collettivo del Pastificio Cerere); e sempre con la ceramica lavora Benedetto Pietromarchi, che utilizza la tecnica dell’ingobbio per inserire elementi in legno di betulla. Poi ci sarà la scultura in ferro di Armando Tanzini, italiano trapiantato in Africa, ma anche una storica prova in ferro e acciaio inox (anno 1971) di Pasquale Ninì Santoro, celebre maestro dell’arte incisoria. Spazio anche per i giovani di talento, come Antonio Barbieri, grossetano che lavora in legno rielaborando la tradizione figurativa classica, o gli studenti del liceo artistico salernitano – guidati da Christian Leperino - che realizzano l’opera A Cavallo dell’Arte, ispirato alla figura del cavallo. Mentre dagli Stati Uniti arriva il ritratto realizzato con detriti marini di Tess Felix, paladina della salvaguardia dei mari dall’inquinamento, che attraverso l’arte si batte per ridurre i materiali plastici nel Mediterraneo.
Mappa alla mano, non resta che incamminarsi sul tragitto di questa insolita caccia al tesoro d’arte. Che è anche viaggio alla scoperta della viticoltura locale, tra Sangiovese e Doc Maremma Toscana.

Arte&Vino 2015 | Capalbio, evento diffuso | dal 27 giugno a settembre | info www.capalbioevino.com

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