Il gelato con il collagene
Il sorbetto in questione è preparato con acqua, succo di dattero, mirtillo, succo di limone e collagene idrolizzato. “Premetto che amo i classici”, spiega Manuele Presenti (fondatore della Gelato Naturale Academy), “e che quando mangio un gelato naturale, deve essere prima di tutto buono. Ma se è anche funzionale e fa bene, ancora meglio”. Il gelatiere si riferisce a tutti gli ingredienti utilizzati, specie il collagene che nel suo gelato svolge un'azione addensante: “La molecola di collagene è estratta dalla pelle del pesce puramente al 99,8%, non presenta odori e ha un colore neutro, è solubile in acqua, è naturale, non contiene conservanti ed è ogm free. Infatti tale molecola, oltre a ridurre l’invecchiamento della pelle, migliora l’assorbimento del calcio e quello aminoacidico”. È già molto utilizzata in tanti integratori, e Presenti l’ha sperimentata in combinazione con il mirtillo, il dattero e il limone.
Gli ingredienti e dove trovarlo
“I mirtilli esercitano nel nostro organismo una vera e propria azione terapeutica grazie all’elevato contenuto di polifenoli, che contrastano lo stress ossidativo ed esercitano un’importante azione antinfiammatoria”, specifica il Dott. Marrico Maurelli. “Sono, inoltre, un ottimo alleato della circolazione sanguigna. Anche il limone ha una potente azione antiossidante grazie al suo elevato contenuto in vitamina C, mentre il dattero è caratterizzato da un elevato contenuto di glucidi, fibre, minerali e vitamine del complesso B”, le quali, ricordiamolo, sono sensibili al calore e dunque la cottura (nel caso del gelato, la pastorizzazione) ne riduce il contenuto vitaminico complessivo. “È proprio per mantenere tutte le proprietà che abbiamo pensato a un sorbetto, che non necessita di pastorizzazione”, specifica Presenti, il quale inserirà questo prodotto nella sua gelateria Chiccheria a Marina di Grosseto.
Focus sul collagene
Va fatto, però, un focus sul collagene, diventato protagonista di molti integratori che si trovano tra gli scaffali di farmacie e parafarmacie. Che cos'è esattamente? Non è altro che una proteina in molti casi derivante dagli scarti della macellazione animale (dunque non va bene per vegetariani e vegani), come ossi, teste, lische o cartilagini varie – una sorta di brodo per intenderci - che in questi integratori si trova idrolizzata, ovvero ridotta in amminoacidi di minor peso molecolare. È anche la proteina più abbondante nei mammiferi e si concentra a livello di ossa, tendini, cartilagine, membrane, vasi sanguigni, pelle, e a livello cutaneo contribuisce, insieme all'elastina, a mantenere la compattezza, l'elasticità e la tonicità della cute.
Il ruolo presunto degli integratori di collagene
Ma man mano che passano gli anni la produzione di collagene da parte dei fibroplasti diminuisce, rendendo la pelle meno tesa e meno elastica. Ora, secondo i produttori di questi integratori, il collagene introdotto dovrebbe invertire questo processo. “Il condizionale però è d’obbligo.”, spiega la giornalista scientifica Beatrice Mautino nel suo blog su Le Scienze, “Per il momento, di dati scientifici solidi a supporto di queste affermazioni non ce ne sono. Le aziende produttrici di integratori di collagene stanno investendo molto per riuscire a dimostrarne l’efficacia. Sono decine, ormai, gli studi in corso, alcuni anche costruiti bene dal punto di vista metodologico, del tutto paragonabili a dei veri e propri trial clinici, ma hanno due limiti principali. Il primo è che nessuno di questi è davvero “indipendente”, perché sono tutti condotti o finanziati da aziende interessate a dimostrare che i loro prodotti funzionano. Questo non significa che i risultati non siano validi, ma ci obbliga a leggerli con maggiore cautela. Il secondo limite è il più importante e riguarda i risultati che non sono mai davvero convincenti”.
Anche perché, se uno integra la dieta con il collagene non è detto che questo venga utilizzato (probabile sia in eccesso, dato che quotidianamente lo introduciamo attraverso cibi proteici, e che venga dunque eliminato con le feci) o che venga veicolato proprio sulla pelle del viso (il nostro organismo lo utilizza dove ce n' è bisogno). Dunque, se volete mangiarvi un buon gelato, piuttosto che un brodo caldo fatto anche con ossi e cartilagine, ricordate che il primo obbiettivo deve essere il gusto e il piacere e non l’assimilazione di sostanze per ritardare l’invecchiamento. Se poi qualche beneficio ne verrà, tanto meglio…
a cura di Annalisa Zordan