Cresce sempre di più il mercato alimentare dell'infanzia, il cui valore sembra destinato a superare i 146.7 miliardi di dollari entro il 2025. Aumentano i family restaurant, i family hotel, le proposte dell'industria dedicate ai più piccoli... ma cosa ordinano i bambini al bar?
Babyccino, il cappuccino senza caffè per i bambini
La risposta c'è, arriva dai Paesi anglosassoni e si chiama babyccino. Molti ritengono sia nato nel Nord America ma c’è chi sostiene che il termine sia stato inventato in Australia, dove ha iniziato a diffondersi già nei primi anni 2000, tanto da essere aggiunto ufficialmente nel dizionario di lingua australiana nel 2016. Molte caffetterie dei Paesi anglosassoni oggi servono il babyccino, anche se nella maggior parte dei casi non viene indicato nel menu. Costa, per esempio, franchising di coffee shop britannici, propone la bevanda guarnita con scaglie di cioccolato o qualche marshmallow già da diversi anni, in principio al costo di una sterlina, ma dal 2018 gratuitamente. Un prodotto semplicissimo da preparare: solo latte montato, stop. In pratica, un cappuccino senza caffè. Certo, non è una novità: spesso i genitori ordinano per i proprio figli del latte caldo al bar, ma averlo come opzione nel menu, pensata su misura per loro e scritta nero su bianco accanto a "espresso" o "caffè filtro", è un'altra faccenda.
Il babyccino per introdurre i bambini nelle caffetterie
Non esiste una ricetta codificata, anche se secondo il Barista Institute - istituto di formazione per baristi a livello internazionale - si dovrebbero usare 60 millilitri di latte montato, da versare in una tazza da espresso e spolverare con polvere di cacao o cannella, per finire con cioccolato o marshmallow. Insomma, un’opzione sana e nutriente per i bambini che spesso nei bar si ritrovano a dover ordinare succhi di frutta o altri soft drink mentre i genitori si godono la loro tazza fumante. Ecco, è proprio questo il punto cruciale dell’offerta: una semplice tazza di latte montato che può far sentire i più piccoli parte di un rituale fondamentale tra adulti, la condivisione del caffè. È il senso di convivialità e l’approccio alla caffetteria a rendere questa proposta speciale: i bambini, insieme ai genitori, gli zii e gli amici più grandi, possono sedersi a tavola e ordinare la loro bevanda preferita. Una specie di cappuccino in miniatura, studiato per l’infanzia, che contribuisce a far incuriosire i futuri consumatori, e farli sentire fin da subito a loro agio all’interno di un bar. E magari, tra un babyccino e l’altro, sorgeranno spontanee delle domande sul caffè, la sua preparazione, il suo profumo intenso, così da iniziare a capirne di più sull’argomento.
Includere i bambini nel rituale del caffè
Stiamo parlando di una bevanda economica e facile da preparare per i baristi, che richiede poco tempo e nessuno sforzo: un modo efficace e veloce per far sentire ogni cliente il benvenuto, indipendentemente dall'età. Di babyccino, però, si sente ancora parlare poco, e non ci sono regole comuni sul servizio: oggi viene quasi sempre offerto, ma nel caso cominciasse a essere più richiesto, sarebbe giusto farlo pagare? Probabilmente sì, anche per dimostrare ai giovanissimi l’importanza del gesto e rendere più solenne il momento della pausa caffè in famiglia. Intanto, la maggior parte delle caffetterie continua a regalarlo, vista anche la poca fama di un prodotto che, in forma diversa e meno ufficiale, è sempre esistito. Ma si sa, per dare importanza alle cose occorre prima di tutto dare loro un nome. E babyccino suona davvero bene.