Apre oggi Eataly Downtown al World Trade Center di New York. Ecco com’è

11 Ago 2016, 08:30 | a cura di

Il raddoppio di Eataly a Manhattan passa per un luogo importante nella storia della città e dell'intero pianeta ed è dedicato alla pace tramite la valorizzazione del pane di tutto il mondo. Alla pizza Rossopomodoro, il ristorante più ambizioso, l’Osteria della Pace, è affidato a Riccardo Orfino. 


Eataly Downtown. Qualche numero

Mesi d’attesa e una curiosità cresciuta nelle ultime settimane, quando mentre le prime immagini dello spazio ospitato all’interno della torre numero 4 del World Trade Center hanno cominciato a circolare sui siti di tutto il mondo la direzione di Eataly Downtown si preoccupava di comunicare una data, l’11 agosto, per l’apertura al pubblico. E adesso che l’ora x è scattata, dalle prime ore del mattino pronti per la colazione (che sarà un must del nuovo store), ecco cosa c’è da aspettarsi dal raddoppio di Eataly a New York, proprio all’interno del monumentale edificio progettato da Santiago Calatrava con vista sulla Freedom Tower e sulla piazza del Memorial a Ground Zero. I numeri sono importanti: 38 milioni di dollari di investimento per la città che più nel mondo ha dimostrato di saper apprezzare la bandiera made in Italy portata da Farinetti – come ci raccontava il giovane Executive chef di Eataly Mondo Enrico Panero qualche settimana fa – qui insieme a Joe Bastianich e Mario Batali, celebri italoamericani della ristorazione statunitense e partner già ai tempi della prima apertura; terzo piano di 74 articolato in quasi 5mila metri quadri tra isole del gusto, forni e prodotti a scaffale; 600 dipendenti in tutto,Nicola Farinetti alla guida, in qualità di responsabile dell’Area America.

Il pane e la pace

Ad accogliere gli ospiti all’entrata è stato posizionato il tavolo della Pace ideato da Renzo Piano, in memoria delle vittime cadute l’11 settembre 2001. Dietro, una grande mappa del pane come viene consumato nei diversi Paesi del mondo, in 185 varietà; proprio al pane, infatti, si è scelto di affidare un messaggio di pace e condivisione, che identifichi la doppia natura culturale e commerciale del brand. I forni per la panificazione lavoreranno a ciclo continuo per presentare un prodotto artigianale di qualità e conquistare i newyorkesi con il gusto delle farine macinate a pietra. E ogni mese sarà dedicato a un pane internazionale, a cominciare dai bagel della tradizione ebraica.

Pizza, piadina & Co.

Ma a Downtown c’è spazio anche per i forni della pizza, affidati alle cure del team Rossopomodoro, con Antonio Sorrentino e Ezio de Angelis a capo della squadra di giovani pizzaioli. L’offerta? Pizza napoletana in 4 versioni, classica, tipo 1 integrale, multicereali e senza glutine. Il percorso si sviluppa tra scaffali e ristoranti tematici, i tavoli si affacciano sulle grandi vetrate panoramiche. La proposta gastronomica spazio dalla piadina dei fratelli Maioli all’Ape Piaggio per il taglio del prosciutto a mano, ai prodotti caldi e freddi del banco gastronomia, con ampio assortimento di salumi (con permesso speciale) e formaggi nostrani. Poi ci sono i quattro ristorantini: La Pasta, La Piazza, il Pesce Orto e Mare, insieme alla più ambiziosa Osteria della Pace gestita da Riccardo Orfino (già LadyBu a Milano). E ancora il mozzarella bar, l’angolo della pasta fresca, il salad bar, la pasticceria, la macelleria, l’ortofrutta e una caffetteria Lavazza.

Entro tre anni si punta al traguardo di un miliardo di euro di fatturato, con grandi opportunità di crescita proprio nel Nordamerica.

Eataly Downtown | New York | 4 World Trade Center, 101 Liberty street | dall’11 agosto | www.eataly.com

a cura di Livia Montagnoli

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