Ecco il Refettorio Felix
Alle 8.30 di questa mattina il furgone di The Felix Project ha scaricato frutta, verdura e ogni genere di surplus alimentare fresco davanti all'uscio del St Cuthbert's Centre, al 51 di Philbeach Gardens, dove nelle ultime settimane ha preso forma l'ultimo dei refettori voluti da Massimo Bottura per il progetto Food for Soul, il primo a Londra. Il Refettorio Felix inaugura oggi (cerimonia ufficiale alle 17, ma i primi pasti sono stati serviti già all'ora di pranzo) in una città ancora scossa dal sabato di terrore e follia del Borough Market. Ma, come promesso, la mensa che accompagnerà le iniziative del London Food Month per poi restare a disposizione di bisognosi e indigenti in cerca di un pasto caldo e buono, in uno spazio accogliente, apre le porte alla speranza secondo tabella di marcia. Terminati i lavori per l'allestimento di sala - 100 coperti - e cucina professionale, dalle prime ore del mattino i volontari che hanno risposto alla chiamata dello chef modenese approntano il primo servizio con gli ingredienti a disposizione: in cucina, a battezzare l'esordio londinese, c'è Massimo Bottura in persona. Per tutto il mese di giugno, il refettorio servirà più di 2mila pasti ogni giorno, utilizzando 5 tonnellate di cibo recuperato, con l'aiuto di tanti celebri nomi della cucina londinese e internazionale che hanno aderito al progetto, e dei detenuti coinvolti in The Clink Charity, progetto promosso nelle carceri inglesi da Alberto Crisci.
Il Refettorio Felix (dalla pagina Instagram del refettorio)
I surgelati del Refettorio Ambrosiano
Intanto anche da Milano arrivano buone notizie, a testimoniare come il circuito che si appoggia alla rete solidale di Food for Soul sia in grado di raccogliere i frutti di un'operazione concertata per durare nel tempo anche quando i riflettori si spengono. Nato sotto la stella di Expo 2015, il Refettorio Ambrosiano del Teatro Greco, in collaborazione con la Caritas, è stato il modello per progettare la replicabilità dell'idea in giro per il mondo. Poi, lo spazio riqualificato con il sostegno di tanti partner e amici ha continuato a girare a pieno regime, garantendo un pasto ai bisognosi e impegnandosi al contempo nella lotta allo spreco alimentare. L'ultimo accordo con Sogemi, la società che gestisce ogni settimana circa due tonnellate di ortaggi in eccedenza in arrivo dall'Ortomercato di Milano, inaugura un nuovo modello di riciclo che fa leva sulla possibilità di surgelare i prodotti recuperati tra i banchi grazie a un costoso macchinario donato alla causa del Refettorio: così i surgelati made in Caritas arriveranno presso parrocchie e centri di assistenza che a Milano assistono circa 30mila persone bisognose di aiuti alimentari. Sarà la cooperativa Grigio di Lecco a trasformare l'eccedenza in conserve e minestre surgelate, per poi distribuirle, oltre che in parrocchia, agli Empori della Solidarietà di Cesano Boscone, Varese e Garbagnate, dove gli alimenti si acquistano senza esborso di denaro.
E negli Stati Uniti...
Mentre oltreoceano, rispetto all'annunciata apertura di più refettori nei quartieri disagiati di tante capitali statunitensi, si cominciano a chiarire le modalità che porteranno alla realizzazione delle prime strutture. E di nuovo – in occasione dell'intervista rilasciata dallo chef a Greg Morabito per Eater Upsell - si fa strada con insistenza l'ipotesi Bronx: in collaborazione con l'ospedale di St. Barnabas Bottura e l'organizzazione di Food for Soul avrebbero già cominciato a pianificare la nascita di una mensa per la comunità del popoloso distretto newyorkese. Poi, grazie alla generosa donazione della Rockefeller Foundation, i piani d'espansione porterebbero a Detroit e New Orleans. E ancora alla periferia di Chicago, dove Bottura potrebbe trovare “la giusta energia” per creare, una volta ancora (mai troppe) un'oasi di serenità, cultura e benessere per chi dalla vita ha avuto poco. O niente.
a cura di Livia Montagnoli