«Stordisci la preda con il vino? Credeva di fare una battuta brillante? Divertente? Quanto accaduto è stata la migliore occasione possibile per mettere in evidenza il problema culturale del patriarcato. Tutti da condannare: Antonella Clerici, il prototipo del modello femminile da abbattere, lo chef Sergio Barzetti, il maschilista retrogrado e il pubblico in studio che ridacchiava è il simbolo della società di oggi che pensa ci sia da ridere su una frase così».
A parlare senza freni, e commentare le frasi shock andate in diretta su Rai Uno durante la trasmissione di cucina “E’ sempre mezzogiorno” è Eleonora Guerini, 50 anni e una vita dedicata al vino, in tutte le sue declinazioni di valore, e simbolo di cultura ed eccellenza. Per anni curatrice della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, è oggi brand director di due aziende toscane e tra le più autorevoli esperte di vino del Paese.
Frasi sessiste, una vicenda terribile
Le frasi sessiste di Barzetti hanno scatenato un putiferio. Dal vino utilizzato per catturare la preda all’esempio personale del corteggiamento a sua moglie: “Cercavo di seguirla dandole da bere per stordirla”. Lei che idea si è fatta?
«È stato terribile. Ha servito su un piatto d’argento l’evidenza per cui la vittima è sempre la donna. E una vittima sempre da colpevolizzare: non doveva vestirsi così, non doveva bere, non doveva stare fuori a quell’ora. E poi la mentalità maschile ancora dominante per la quale basta essere donna per essere preda».
Il vino, in questo caso, viene citato come un mezzo, un’arma, ottima per stordire. In base alla sua esperienza nel mondo vinicolo, le risulta un approccio del genere?
«Assolutamente no. Il vino contiene alcol che ovviamente inibisce tutta una serie di resistenze psicologiche, quando si beve un po' ci si lascia andare. Ma una donna ha tutto il diritto di ubriacarsi in libertà senza che nessuno si approfitti di lei. Né tanto meno sta dando dei segnali che rimandano al sesso e al perenne schemino maschio cacciatore/donna preda».
Proviamo a rovesciare i ruoli. Maschi e ubriachi.
«Esatto. Per noi donne allora vale lo stesso. Tutti i maschi che perdono il controllo sono disposti a fare le prede? Perché il retaggio culturale è proprio questo: una superiorità fisica maschile che vince su quella femminile e fa da strada a tutta una serie di prevaricazioni. Nella trasmissione è passato il messaggio che anche quando la donna non si mette nei guai i guai ti vengono a cercare. Una cena tra due persone viene utilizzata dall’uomo per gestire, manipolare, controllare la donna».
Le scuse, poi, sono arrivate dalla conduttrice Antonella Clerici e dallo stesso Barzetti, ed è scesa in campo anche Barbara Floridia, Presidente della Vigilanza Rai giudicando intollerabili le frasi pronunciate. Ogni cosa è al suo posto?
«No. Quelle della Clerici non sono scuse. Ma solo un modo per giustificare un comportamento sbagliato. Le scuse sono un’altra cosa. Lei si è fatta trovare assolutamente impreparata, non è stata capace di gestire Barzetti. Doveva cacciarlo in diretta. Lui che parla di pasturare…. Una cosa che è andata avanti per diversi minuti. Vergognoso. E la Rai doveva prendere provvedimenti».
L’opinione pubblica è portata ad assecondare i modelli che passano in tv. Il danno a livello comunicativo è stato grosso?
«Certo. Enorme direi. Un programma che va in onda alle 12 e prende quindi un’utenza femminile, come le casalinghe che stanno a casa. Le quali avrebbero bisogno di messaggi semplici ed efficaci. Invece alcune donne in studio hanno riso. E’ andato in scena un teatrino penoso».