La scelta della forma, che ricorda una bara, non è stata casuale. La Hot Chip Challenge, la sfida TikTok che prevede di mangiare la patatina più piccante del mondo, resistendo il più possibile alla tentazione di bere acqua, ha causato davvero una morte. Vittima del gioco social è stato un ragazzo di 14 anni degli Stati Uniti, tragedia che ha fatto ritirare dal mercato lo snack negli Stati Uniti. L’Unione nazionale consumatori ha segnalato il pericolo anche in Italia, e ora l’Antitrust ha accolto le polemiche, avviando un procedimento.
La patatina piccante sotto indagine
«Una battaglia importante che stiamo facendo considerato che la patatina è venduta liberamente anche ad adolescenti” ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unc. Il procedimento avviato riguarda la società Dave’s s.r.l., distributore italiano del prodotto della Hot-Chip, che secondo l’Antitrust «avrebbe sfruttato l’elemento della sfida e della relativa pericolosità come leva per accrescere l’attrattività del prodotto, e di conseguenza delle vendite». Incentivando i consumatori, soprattutto i giovanissimi, ad acquistare il prodotto e mangiarlo «trascurando le normali regole di prudenza e vigilanza».
Insomma, un’azienda che ha sfruttato l’ingenuità degli adolescenti, i più coinvolti in queste sfide social, per incrementare il proprio fatturato, senza considerare le possibili conseguenze. Una condotta che, come scrive l’Unc, è «connotata da profili di particolare pericolosità in considerazione della giovane età, dei potenziali acquirenti». Che potrebbe integrare «una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del Consumo».