Resistere alla crisi. Il messaggio di Tenuta Sant’Antonio
Proprio dal Veneto provato da settimane dall’epidemia di Coronavirus, arriva una bella prova di lucidità. Un video messaggio, quello registrato tra le vigne di Tenuta Sant’Antonio, che è un invito a fare sistema in un momento difficile, senza provare a mostrarsi invincibili, ma con la consapevolezza che l’impegno per proteggere i nostri valori e le nostre ricchezze (la terra, la biodiversità agroalimentare, artistica, paesaggistica, umana) non può venire meno. E dunque sono parole di speranza, quelle di Tiziano Castagnedi, erede insieme ai suoi fratelli delle vigne paterne di San Zeno di Colognola ai Colli, nella Valpolicella che produce i più celebri vini scaligeri – Amarone, Valpolicella e Soave – apprezzati in tutto il mondo (quelli di Tenuta Sant’Antonio sono premiati anche dai Tre Bicchieri di Gambero Rosso). Ma soprattutto parole di grande realismo: “Dobbiamo considerare questo virus nel novero dei rischi d’impresa, di cui noi agricoltori ci assumiamo la responsabilità ogni giorno, soggetti come siamo a eventi che non dipendono dalla nostra volontà, come quelli climatici”.
Credere nell’Italia
Necessario applicare misure stringenti, che rallenteranno l’attività: “Crediamo che non esista la soluzione perfetta, la situazione è inedita, ma tutti insieme ripartiremo con orgoglio. Le misure applicate non ci tolgono la grinta, l’obiettivo primario, da un punto di vista economico, è non lasciare soli i nostri collaboratori”. Attenzione all’hashtag: #madeinitalynonsiferma non è certo un grido che invita a sottovalutare il problema, ignorando le regole; piuttosto vuole essere un modo per ribadire che la filiera agroalimentare (e non solo) italiana saprà lottare per continuare a portare nel mondo le nostre produzioni d’eccellenza, la creatività, la capacità di ricominciare sempre (auspichiamo con adeguati sostegni economici e sociali per chi fa impresa). Dalla Tenuta Sant’Antonio il messaggio arriva forte e chiaro: “Siamo italiani, unici. Andrà tutto bene, alla fine”. Solo pochi giorni fa, anche la Cantina Sociale dei Colli Euganei – bloccata dalla paralisi della prima Zona rossa di Vo’ – è ripartita, seppur lentamente, e nel rispetto di regole severe e stringenti: “Siamo tutti motivati a darci da fare per superare questo momento difficile e di crisi”, le parole del direttore generale Alessio Equisetto. L’Italia ripartirà.