«Tante persone, anche di fede, hanno detto di aver sorriso». E è ciò che ha fatto anche Laura Moratti, vicepresidentessa e figlia del fondatore di Amica Chips che si ritrova a fare i conti con una bufera mediatica legata allo spot delle patatine considerato blasfemo. Come riportato dal Corriere della Sera, Moratti ha risposto alle accuse di spiegando che «l’intento era solo quello di evocare un momento di leggerezza, non certo di offendere nessuno».
Le irriverenti pubblicità di Amica Chips
Non è la prima volta che l’azienda scatena reazioni indignate nei telespettatori. Chi non ricorda il pornodivo Rocco Siffredi nello spot del 2006? «Io che di patatine ne ho provate tante…». Fu una pubblicità esilarante, irriverente, diversa. Indimenticabile. E ora il brand torna a far parlare di sé, con una suora che sgranocchia rumorosamente una patatina durante la comunione.
Al tempo dei social media, però, ogni polemica si amplifica: i commenti dei telespettatori sono stati molto duri, il claim «Amica Chips, il divino quotidiano» ha offeso i fedeli, tanto da richiedere l’intervento dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, chiamato in causa dall’Aiart, l’Associazione italiana ascoltatori radio e televisione di ispirazione cattolica. Una rivolta che infine ha messo fine alla campagna.
Amica Chips contro suor Anna Monia Alfieri
Laura Moratti è cattolica praticante, e ha ammesso che anche lei, quando ha visto lo spot per la prima volta, ha avuto un sussulto «ma poi ho raccolto commenti positivi e divertiti anche da persone di fede». Suor Anna Monia Alfieri, cavaliere al merito della Repubblica italiana ed esperta di politiche scolastiche, non la pensa allo stesso modo: «Vediamo chi farà vendere di più: la categoria suoresca o l’attore di film a luci rosse? Uno scontro titanico a colpi di patatine». Una battuta seguita da una serie di polemiche: «Il mistero eucaristico è ciò che rappresenta il cuore della fede cattolica. Mia nonna diceva: non c’è più religione! Mi permetto di correggere la sapienza antica: non è tanto una questione di religione quanto di intelligenza e buon gusto».