Niente code, niente casse. Entri, fai la spesa ed esci con lo scontrino “stampato” digitalmente sullo smartphone. Nel 2020 il colosso Amazon apriva il suo primo supermercato senza cassieri, lasciando all’intelligenza artificiale il compito di occuparsi di processare gli acquisti dei clienti. Nonostante le premesse tecnologiche, l’elemento umano di questi locali era determinante. Svariati dipendenti delocalizzati in India, infatti, svolgevano una verifica sulla verifica dell'acquisto dei consumatori.
Tecnologia “Prendi e vai”
Come funzionavano questi locali? Ai tornelli d’ingresso il cliente viene identificato tramite l'applicazione disponibile per Apple e Android, e ogni movimento tra corsie e scaffali veniva monitorato da centinaia di telecamere su soffitto e pareti. I ripiani, inoltre, erano dotati di sensori in grado di rilevare il momento in cui un prodotto veniva prelevato. Il carrello virtuale di ogni consumatore si riempiva e automaticamente, usciti dal locale lo scontrino era visualizzabile nell’applicazione.
Il fattore umano e il passo di lato di Amazon
La realtà era però ben diversa. Come riportato da The Information, agenzia di stampa focalizzata sull’industria tecnologica, più di mille dipendenti con sede in India guardavano le telecamere e i filmati registrando manualmente gli acquisti effettuati dai clienti. Il Guardian ha fatto sapere che un dipendente ha dichiarato che a metà del 2022 circa il 70% delle vendite effettuate nei negozi "senza cassiere" è stato esaminato dai dipendenti con sede in India. Tuttavia, un portavoce di Amazon ha fatto sapere che «la caratterizzazione del ruolo e del numero di revisori umani non è accurata».
Secondo quanto riferito a The Information, Amazon starebbe abbandonando l'idea della tecnologia basata su telecamere e riconoscimento dei volti per sostituirli con un’altra. Nei supermercati del colosso dell’e-commerce verranno usati sempre di più i Dash Cart: carrelli della spesa con degli scanner che permettono di fare acquisti senza passare per la cassa.