E stato scoperto da due archeologi mentre lavoravano su delle mummie nel deserto del Taklamakan, nella Cina nord occidentale e ricerca è stata pubblicata sul Journal of Archaeological Science. In seguito alle analisi eseguite presso i laboratori del Germany's Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics, la sostanza giallognola trovata in delle bisacce deposte sul petto delle mummie e intorno al collo come fosse una collana, è stata identificata come formaggio e datata ad un epoca risalente a circa 3.600 anni fa. Una curiosità riguarda la perfetta conservazione sia dei corpi che del formaggio, avvenuta grazie a bare sigillate con pelli bovine e sepolte in un luogo caratterizzato da aria molto secca e terreno salato.Molto simili al Kefir, la bevanda a base di latte tipica del Caucaso, i pezzi di formaggio solido ritrovati sembra siano stati ottenuti senza l'ausilio di caglio, ma grazie ad un processo di fermentazione. Lactobacilli e saccaromiceti venivano impiegati, allora come oggi, per produrre il tipo di formaggio scoperto dagli archeologi. L'arte casearia è storicamente fatta risalire al sesto millennio avanti Cristo in diverse località del nord Europa. Nel terzo millennio a.C. in Mesopotamia ed Egitto era invece un'attività comune. Ma sino ad ora non sono mai stati rinvenuti resti di antichi formaggi ne ricette casearie. La scoperta va a confermare la teoria secondo la quale le uniche popolazioni in grado di digerire il lattosio fossero le europee e che siano state proprio queste a diffonderla mescolandosi con le altre popolazioni. L'intolleranza a questo particolare zucchero è tutt'oggi molto diffusa nel resto del mondo e il fatto che in Cina, tra il primo e il sondo millennio a.C. Si usassero alimenti a base di latte non cagliati rafforza la veridicità di queste teorie. “Il nostro lavoro apre nuove prospettive nell'analisi del materiale antico”, ha detto Andrej Shevchenko dell'Istituto tedesco Max Planck . “Ma la cosa più importante è che è stata individuata la tecnica che è stata usata”.