In questi tempi complicati ci sono anche delivery di puro cuore. Per esempio legati a una colomba che possa essere davvero simbolo di pace e speranza, e quanto ce n’è bisogno. È la Colomba Gran Gourmet realizzata a quattro mani dall’AtelieReale e dalle Latterie Inalpi. Due realtà legate al Cuneese: l’AtelieReale è il laboratorio di panificazione e pasticceria dell’Antica Corona Reale di Cervere, il ristorante stellato dello chef Gian Piero Vivalda, dove, sotto la guida del pastry chef Luca Zucchini, vengono prodotti ineffabili grissini, lievitati, biscotti, torte, la Nuvola Reale e altre delizie da forno. Inalpi, azienda lattiero casearia di Moretta, filiera corta e certificata di latte 100% piemontese, produce il Burro Piemontese, il Latte in Polvere (è l’unico produttore italiano) e formaggi diversi. Un binomio perfetto per creare una colomba pasquale d’eccellenza e legata al territorio: a lunga lievitazione naturale, impastata con farine biologiche, burro di filiera piemontese certificata, arance candite, nocciole del Piemonte IGP, mandorle di Sicilia, Moscato d’asti DOCG e l’acqua di sorgente alpina.
La colomba arriva in ospedale
E questa settimana 400 Colombe Gran Gourmet saranno inviate a tutti gli operatori sanitari degli ospedali in prima linea nella lotta al Covid 19: Santa Croce e Carle di Cuneo, San Luigi di Orbassano, Amedeo di Savoia di Torino, Sacco di Milano e Spallanzani di Roma.
Un gesto di vicinanza in quello spirito italico di fratellanza che un po’ tutti abbiamo riscoperto. Non a caso Ambrogio Invernizzi, Presidente Latterie Inalpi SpA, ha dichiarato: “Vogliamo trasmettere a chi lavora in ospedale la nostra vicinanza ed il nostro ringraziamento. Un esempio encomiabile che dovrà rimanere nella memoria di ognuno di noi e del nostro Paese”
E lo chef Gian Piero Vivalda ha aggiunto: “Questo dono ha oggi un valore ancor più grande. Oltre alla bontà del gesto e al desiderio di regalare una “pausa dolce” a chi combatte in prima linea, l’iniziativa è un impegno nel sostenere l’intera filiera, composta da 400 conferitori delle province di Cuneo e Torino da cui provengono molti dei miei ingredienti, primo fra tutti il latte di filiera corta e certificata 100% piemontese, da cui nasce il Burro Inalpi”.
Una colomba di speranza un po’ per tutti insomma: per chi lavora in ospedale e per chi lavora sul territorio, nelle campagne, nelle aziende. Una bella e buona idea.
a cura di Rosalba Graglia