Allarme piombo negli alimenti. Arrivano le nuove linee guida per ridurre la quantità nel cibo per bambini

8 Gen 2025, 16:50 | a cura di
Le raccomandazioni per i produttori mirano a ridurre i livelli di piombo negli alimenti per l’infanzia, ma negli Stati Uniti gli esperti chiedono interventi più rapidi e incisivi

Un passo avanti, ma forse troppo lento. La Food and drug administration (Fda) degli Stati Uniti ha pubblicato nuove linee guida per limitare i livelli di piombo in alcuni alimenti per bambini, segnando un tentativo di proteggere i più piccoli da una neurotossina potenzialmente devastante. Le linee guida, tuttavia, sono volontarie, e l’industria alimentare non è obbligata a seguirle. Così, mentre i genitori si interrogano sulla sicurezza degli alimenti confezionati destinati ai loro figli (in particolare nella fascia 0-2 anni), gli esperti richiedono interventi molto più ristretti e tempestivi.

bambini in cucina

Le nuove linee guida per ridurre il piombo negli alimenti

Secondo la Fda, i produttori di alimenti per bambini dovrebbero mantenere i livelli di piombo sotto le 10 parti per miliardo (ppb) per yogurt, creme, budini, frutta e verdura, e sotto i 20 ppb per cereali secchi e verdure a radice (come carote, rape, prezzemolo ecc..). «Non è possibile eliminare completamente il piombo dall’ambiente o dalla catena alimentare», spiega l’agenzia federale statunitense al Guardian, «Poiché il piombo è ampiamente presente nell'ambiente sia a causa della sua presenza naturale sia a causa delle attività umane che lo hanno introdotto nell'ambiente». Ma la scelta di stabilire livelli di azione, piuttosto che limiti vincolanti, lascia perplessi molti esperti di salute pubblica.

Le linee guida si applicano agli alimenti trasformati destinati ai bambini sotto i due anni, ma escludono latte artificiale, snack, biscotti per la dentizione e succhi di frutta, che saranno trattati separatamente. Nonostante ciò, la Fda sostiene che queste misure rientrano in un’iniziativa più ampia volta a ridurre i contaminanti negli alimenti al livello più basso possibile, pur mantenendo l’accesso a prodotti nutrienti.

Le critiche degli esperti

«Si tratta di un passo nella giusta direzione, ma tardivo e insufficiente», commenta sul giornale inglese Thomas Galligan del Center for Science in the Public Interest. «I livelli proposti non sono limiti obbligatori, ma raccomandazioni non vincolanti. Questo rallenta il cambiamento e lascia troppa libertà all’industria». Il problema del piombo negli alimenti per bambini, infatti, è noto da tempo. Tra ottobre 2023 e aprile 2024, oltre 550 bambini in 40 stati americani si sono ammalati dopo aver consumato puree di mele e cannella con concentrazioni di piombo ben al di sopra dei livelli considerati accettabili.

bambina che mangia verdure

Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti (Cdc), l’esposizione al piombo può causare danni irreversibili al cervello e al sistema nervoso nei bambini, oltre a rallentare la crescita e lo sviluppo. «Non esiste un livello sicuro di esposizione al piombo», ribadisce il Cdc, sottolineando che anche piccole quantità possono avere effetti negativi sul lungo termine.

Un problema globale

Il piombo non è solo un problema degli Stati Uniti. Come spiega su Vox Stephen Luby, ricercatore di Stanford, «Gran parte del cibo che consumiamo proviene da tutto il mondo. Non possiamo ignorare l’inquinamento nei paesi a basso reddito, pensando che non ci riguardi». Ad esempio, l'approvvigionamento alimentare degli Stati Uniti dipende dalle importazioni da paesi con alti livelli di esposizione al piombo. Gli Stati Uniti importano quasi tutte le loro spezie, caffè e cacao, ad esempio. Test indipendenti condotti dal 2014 al 2018 hanno rilevato che la maggior parte dei prodotti al cioccolato testati, 96 su 127, contenevano quantità di piombo e cadmio (un'altra pericolosa neurotossina) superiori ai livelli consentiti in California. Inoltre, nei paesi in via di sviluppo, l’irrigazione con acque reflue industriali non trattate è una pratica comune, contaminando i raccolti destinati all’esportazione.

Cosa serve per proteggere i bambini

Una volta entrato nel corpo umano, il piombo si accumula nelle ossa, dove può rimanere per decenni. I bambini nei paesi a basso e medio reddito hanno livelli di piombo nel sangue tre volte superiori rispetto a quelli nei paesi sviluppati. Più precisamente, un bambino su tre nel mondo ha livelli pericolosamente alti di piombo nel sangue, ma nei paesi poveri questa proporzione sale a uno su due.

Per quanto riguarda l’Unione europea, a quanto riporta il Fatto alimentare, l’ultimo aggiornamento sul piombo è del 2021, e stabilisce le concentrazioni massime per numerosi alimenti, molto simili a quelle proposte ora negli Stati Uniti. Nel frattempo, i consigli per i genitori sono di variare il più possibile la dieta dei bambini, leggere le etichette, controllare le concentrazioni di piombo nell’acqua potabile, e cambiare spesso la tipologia e il marchio dei cereali, per abbassare il rischio.

Per eliminare il piombo dagli alimenti per l’infanzia, serve una strategia mondiale e multilaterale. La Food and drug administration, dal canto suo, si impegna a monitorare l’efficacia delle linee guida e a valutare possibili interventi obbligatori in futuro.

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