C’è un piatto che è impresso nella cultura gastronomica thailandese ma all’estero non riesce a riscuotere lo stesso successo. Stiamo parlando del Pad Kaphrao, una specialità a base di basilico santo (tulsi) fritto, carne macinata e verdure che rappresenta una vera e propria istituzione nazionale al punto che le autorità locali hanno deciso di organizzare la prima competizione per premiare la ricetta migliore e trovare il modo di promuovere il Pad Kaphrao. E c’è anche chi scommette che, con i giusti canali, potrebbe diventare uno dei trend gastronomici dei prossimi anni, come il Guardian che ha dedicato un lungo articolo a questa specialità.
Pad Kaphrao, il piatto thailandese snobbato all’estero
Dai banchetti dei venditori ambulanti con i loro grandi wok che riempiono l’aria di odori, passando per i minimarket dove si trova confezionato e già preparato e arrivando fino alle cucine più prestigiose della Thailandia, non c’è luogo della nazione in cui il Pad Kaphrao non sia una vera e propria istituzione. Ma allora perché all’estero è molto più comune trovare piatti come il Pad Thai e il curry verde oppure, quando si trova, gli ingredienti sono diversi da quelli della ricetta originale? È quello che si sono chiesti gli esponenti politici locali: “La preoccupazione principale è che il Kaphrao che abbiamo in Thailandia e il Kaphrao che abbiamo nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in altri paesi europei sono molti diversi – ha spiegato Yuthasak Supasorn, governatore dell'Autorità per il Turismo della Thailandia – le persone sapranno qual è la ricetta autentica del pad kaphrao: niente più mais, niente più cipolle, niente più carote” .
Il motivo per cui il Pad Thai è più conosciuto all’estero
Secondo gli chef il Pad Thai è più famoso a livello internazionale per via del suo nome ma anche perché non è piccante, e forse più facile da mangiare. Inoltre, alla base del grande successo del Pad Thai ci sono gli sforzi del federmaresciallo Plaek Phibulsongkram, noto anche come Phibun, un ammiratore di Mussolini che divenne primo ministro tailandese nel 1938. Phibun ideò una serie di provvedimenti per rafforzare l'identità nazionale – tra cui quello che cambiò il nome della nazione da Siam a Thailandia – che riguardavano usi, costumi, lingua e cibo. Per costruire questa identità venne creato il Pad Thai, che fu esportato come principale piatto thailandese anche se aveva radici meno profonde nella cultura locale. Tuttavia, per capire come il vero piatto nazionale sia il Pad Kaphrao basta recuperare un aneddoto risalente a una delle vicende più notevoli avvenuti nella storia recente della Thailandia, ovvero quella della squadra di calcio giovanile rimasta intrappolata in una grotta allagata a Chiang Rai nel giugno del 2018. Quando dopo 17 interminabili giorni i dodici ragazzi e il loro allenatore sono finalmente riusciti a uscire al termine di un’operazione di salvataggio internazionale – che ha visto la morte di due sommozzatori – la prima cosa che hanno chiesto è stata un piatto di Pad Kaphrao.
Pad Kaphrao, la ricetta originale secondo i vincitori
Gli chef che hanno preso parte al concorso hanno contribuito a stabilire quali sono gli ingredienti fondamentali della preparazione, come spiega al Guardian Chakkrit Chuma, vincitore della competizione: “È un piatto semplice: basilico santo, peperoncino, aglio e carne, con l’aggiunta di qualunque verdura abbiate in frigorifero. Ma scambiare gli ingredienti chiave, come per esempio utilizzare il tipo sbagliato di basilico, non darebbe lo stesso gusto”. Il padre di Chakkrit, anche lui chef, ha aggiunto che “il Pad Kaphrao deve essere prima salato, poi dolce e poi caldo e speziato in bocca. A volte le persone lo rendono semplicemente troppo piccante e non assapori nient'altro”. Secondo altri partecipanti, come Paphakorn Niyomsub, un cuoco di 38 anni, la cosa fondamentale è che il piatto sia aromatico e asciutto, senza troppo olio. Grazie a manifestazioni come questa l'ente del turismo spera di attirare visitatori che assaggino il piatto per poi aumentare la sua fama in tutto il mondo.