La stretta sul contrasto alla guida sotto effetto di alcol prevista dal nuovo Codice della strada potrebbe entrare in vigore già prima dell’estate. Il disegno di legge – che va a implementare norme già esistenti in materia di rilevazione del tasso alcolemico e distribuzione di vino, birra e superalcolici per tutti i locali – ha ricevuto il via libera dalla Camera e passerà alla votazione in Senato.
Non più di tre o quattro bicchieri di vino
«Nel nuovo Codice della strada non tocchiamo il tasso alcolemico: un bicchiere di vino non solo non fa male, ma è assolutamente lecito per chi lo ritiene salutare», era stata la premessa con la quale il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini aveva introdotto la riforma poi inviata al Parlamento per le consuete modifiche, che implementa multe da 573 a 2.170 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi per chi registra un tasso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro. Per dare un’idea, il valore di 0,5 corrisponde a 3-4 bicchieri di vino per una donna di 60 chili a stomaco pieno e a poco meno di mezzo litro per un uomo di 80 chili, sempre a stomaco pieno.
Tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, scatta la doppia sanzione detentiva e pecuniaria (arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro),oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, la contravvenzione è punita anche in questo caso con sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e ammenda da 1.500 a 6.000 euro), e sospensione della patente da uno a due anni. Ogni infrazione porta alla decurtazione di 10 punti dalla patente.
Niente patente fino ai 24 anni per i minorenni trovati alla guida in stato di ebbrezza, mentre l’alcolock, il dispositivo di sicurezza stradale che impedisce l’avviamento del motore laddove il guidatore abbia bevuto un bicchiere di vino o di birra di troppo, dovrebbe entrare in vigore. Tuttavia, non sono state fornite specifiche direttive sulla tipologia delle officine che saranno autorizzate all'installazione.
Bere al ristorante: etilometro e tabelle alcolimetriche
La pratica antecedente alla guida in stato di ebbrezza, ovvero quella del bere al ristorante – che si tratti di un cocktail o un boccale di birra – era già stata regolamentata da diverse norme. Ad esempio, con l’articolo 54 della legge 120/2010 veniva resa obbligatoria la messa a disposizione di un etilometro per i gestori dei locali (bar, ristoranti, alberghi, discoteche, stabilimenti balneari) che somministrano alcol e rimangono aperti fino a mezzanotte. L’obiettivo era proprio quello di predisporre uno strumento utile alla clientela per rilevare autonomamente il proprio tasso alcolemico e non mettersi alla guida nel caso esso venisse riscontrato al di sopra dei limiti.
Un altro obbligo, per gli spazi che svolgono attività di intrattenimento, è quello di esporre le cosiddette tabelle alcolimetriche, ovvero pannelli che descrivano i principali sintomi derivanti dall’assunzione di alcolici e superalcolici in tre luoghi diversi e distinti, ovvero ingresso, interno ed uscita del locale