Quando ha condiviso il video in cui ordinava un menu pizza da bambini, la donna di certo non si sarebbe aspettata di scatenare così tante reazioni. L’account TikTok di @vanessaschwarzz ha dato vita a un dibattito online piuttosto curioso: è giusto ordinare le porzioni da bambini anche da grandi?
I menu bambini che conquistano gli adulti
La risposta non è così scontata. Vanessa era in un hotel in Giappone quando ha deciso di chiamare il servizio in camera, ordinando una pizza al formaggio in versione baby: entrando, la cameriera ha chiesto insistentemente all’influencer dove fosse il bambino, creando una situazione di disagio per entrambe. La donna ha raccontato l’accaduto in un video condiviso sui social, chiedendo ai follower di esprimere la loro opinione. Qualcuno ha raccontato di aver avuto un’esperienza simile da McDonald’s, «mi è stato negato un Happy Meal quando avevo solo 12 anni», molti altri hanno confessato di farlo spesso in diversi ristoranti.
Convenienza e porzioni più piccole
Scegliere un pasto dal menu bambino è conveniente in termini economici ma c’è anche chi lo fa per salute: un utente ha commentato il post dell’influencer spiegando che ha dovuto mostrare un certificato medico speciale dopo aver subito un intervento di chirurgia bariatrica (per curare patologie legate all’obesità) per ordinare dal menu destinato ai più piccoli. Il problema, per i ristoranti, è chiaramente di natura economica: già qualche anno fa sul forum online Reddit diverse persone si interrogavano sulla perdita in termini di costo, confrontando le loro esperienze. Una donna a cui era stata negata la pizza per bambini ha finito per ordinare una tonda grande da condividere, «e il ristorante alla fine ci ha perso».
La perdita dei ristoratori
Anche il Washington Post ha affrontato la questione, portando a esempio la storia di Ashley Garrett, un’intenditrice di pasti per bambini, o almeno così si descrive sul suo profilo TikTok. Quasi ogni sera Ashley ordina la cena dal menu bambini nelle diverse catene di ristoranti di Orlando, un trucchetto che le ha fatto guadagnare moltissimi follower, interessati a questo facile sistema di risparmio. Poi, naturalmente, c’è la questione delle porzioni: alle volte ci si ritrova a cena fuori solo per pura socialità o impegni di altra natura, si hanno delle limitazioni dal punto di vista medico o, semplicemente, non si ha fame, e allora un pasto più piccolo (tendenzialmente anche diverso dal resto del menu) può essere un buon compromesso.
La questione, però, rimane aperta: è giusto farlo o è una scorrettezza nei confronti dei ristoratori? A voi l’ardua sentenza.