È sempre difficile scrivere di lutti, ancor più quando se ne va una persona giovane, come nel caso di Valeria Sebastiani, 39 anni appena. Volto noto nel mondo della miscelazione capitolina, e non solo quella. Perché agli inizi come bartender aveva fatto seguire una carriera da imprenditrice capace e lungimirante, che l'aveva fatta entrare a pieno titolo nel mondo dell'hospitality tout court, lavorando con bar, ristoranti, hotel. Lo aveva fatto grazie a una linea di drink in bottiglia, The Key, nei quali il tempo è la chiave per un affinamento di grande fascino gustativo, che dona ai drink una morbidezza tale da non necessitare diluizione o aggiunta di ghiaccio; un progetto creato sul finire del 2016 insieme a Giada Panella, con la quale era nata la società Keynco. Negli anni l'attività si era sempre più strutturata, diventando emblematica di una certa giovane imprenditoria: dinamica, di grande freschezza e intuizione, che sa attingere a una sapienza antica senza per questo rimanerne imbrigliata.
Ma c'è di più, ed è per questo che è ancora più difficile scrivere questo ricordo: Valeria era una amica, con la quale abbiamo condiviso un pezzetto di strada, in una serie di video che volevano portare alla scoperta dei drink in bottiglia, dei loro usi e delle loro potenzialità, accendendo i riflettori su una tendenza che in quel momento stava emergendo, entrando nelle abitudini del grande pubblico, oltre che degli addetti ai lavori. Che piangono la scomparsa di questa giovane donna, ennesima vittima della strada che, quali che siano le dinamiche di questa tragedia, è sempre più insidiosa, soprattutto per il popolo della notte.