I migliori vini da abbinare all'insalata di mare secondo il Gambero Rosso

6 Ott 2024, 12:18 | a cura di
Antipasto, secondo, piatto unico. L'insalata di mare è un jolly in ogni stagione, accompagnata da un bicchiere che parli di sale e profumi. Indicazione, questa, che dà una direzione precisa alle nostre prove di abbinamento. Ecco i risultati

Fresca, gustosa, leggera. L'insalata di mare è il tipico piatto freddo che risolve tutte le situazioni e conta diverse versioni. Partendo dagli ingredienti base - cozze, vongole, gamberetti e calamari – ci sono poi mille varianti, c'è chi ci aggiunge gli scampi, chi le seppie, chi le patate chi le carote, per non parlare del tipo di condimento. Ogni ricetta, più o meno ortodossa, ha però un unico, vero protagonista: il mare.

 

Ed è proprio questo che deve essere esaltato dal bicchiere, con un vino che non deve essere troppo aromatico né eccessivamente strutturato; un incontro che deve reggersi sul medesimo livello di aromaticità, freschezza e sapidità, affinché l’uno non sovrasti l’altro. Ecco, quindi, bollicine, bianchi e rosati per guidarvi in una prova di abbinamenti parallela alla nostra, che parta dai nostri suggerimenti e si spinga oltre nel gioco degli abbinamenti.

Quali bollicine abbinare all'Insalata di mare

La nostra partenza è affidata alle bollicine. Il Franciacorta Dosaggio Zero San Cristoforo è senza dubbio tra i migliori della tipologia per carattere e identità, ha grande fragranza e frutto ma la tensione acida sposa solo parzialmente con il piatto. La sensazione è che un leggero residuo zuccherino possa giovare nell'accostamento così proviamo con l'Oltrepò Pavese Pinot Nero 1870 2019 di Giorgi di maggiore struttura e corpo, intenso nelle note di mela matura e crema pasticcera. L'abbinamento funziona, è d'impatto anche se copre leggermente l'armonia dell'insalata. Funziona soprattutto con il polpo. Ci spostiamo in Trentino per un accostamento 'mari e monti' con il Trento Rosé Extra Brut 2020 di Maso Martis, autentico specialista della categoria. Si offre morbido, suadente nelle note di frutti di bosco, spezie e cenni fumé. Tiene benissmo la girandola di sapori del piatto e lascia un palato di notevole pulizia e freschezza che invita il boccone successivo. Ma la sorpresa è con l'Asolo Prosecco Superiore FM 333 Brut di Montelvini. Ci spostiamo sul terreno del Martinotti, per un bicchiere più delicato e immediato che sembra perfettamente tarato sulle sintonie della nostra specialità; fragrante e morbido di pera e salvia, con una misurata dolcezza a fare da collante tra calice e forchetta. Accompagna l’insalata di mare senza prevaricarla, per un percorso continuo e prolungato.

Quali vini bianchi e rosati abbinare all'Insalata di mare

Giochiamo sul classico con i bianchi fermi. Partiamo con il Collio Pinot Bianco 2022 di Toros, un vino che non smetteremo mai di bere. In questo caso l'abbinamento è interamente giocato sulle note agrumate, di scorza di limone, ma anche pesca bianca, per un palato di grande freschezza e distensione. L'abbinamento convince tutti anche se c'è chi fa notare come il vino sia leggermente dominante sul piatto, con un finale di menta molto piacevole. Poi, approdiamo nelle Marche per scovare il Verdicchio di Matelica Villa Marilla 2022 di Gatti. Sullo scaffale si porta via con poco più di 10 euro ed è un vero affare. Non ha una complessità portentosa ma le note di mandorla e mela sposano con grazia il piatto, con un frutto e un piglio acido perfettamente integrati. I sapori si prendono per mano in maniera perfetta. Saliamo d'intensità con il Greco di Tufo 2022 di Di Meo, azienda irpina che propone spesso delle riserve anche a 10 anni dalla vendemmia di straordinario carattere ed eleganza. In questo caso l'abbinamento è incantevole perché scava su note marine che si riprendono perfettamente: impatto energico e di grandissima freschezza, con una nota pungente del bicchiere che va a scovare e ravvivare quelle del piatto. Scendiamo in Sicilia con l'Etna Bianco Superiore Kudos 2019 di Federico Curtaz. Dal versante di Milo arriva un vino sì strutturato e sapido, ma dotato di un'armonia sopraffina che sembra avvolgere e ricamare tutti gli elementi del piatto. Per molti è l'abbinamento di giornata, un matrimonio che parla di mare, sale: danzano di pari passo con un garbo che lascia senza fiato. Cambiamo tipologia e rimaniamo tutti piacevolmente colpiti dall’incastro con il Cirò Rosato Segno 2022 di Librandi da uve gaglioppo. Leggerezza e note di melograno: l'accostamento è una vera sorpresa.

A onor di cronaca sul finale ci siamo fatti prendere un po’ la mano, tentando addirittura un rosso friulano, ma su questo incontro non ci dilunghiamo...

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