Il terremoto in Albania
A convivere con la paura di un terremoto imminente non ci si abitua mai. Di prevedere la violenza con cui il sisma deflagrerà all'improvviso, poi, proprio non se ne parla. È una consapevolezza ingombrante, insomma, quella di chi abita da secoli territori a elevato rischio sismico. E l'Italia lo sa bene. Lo scorso 26 novembre, però, la notte interrotta dalla violenza di una scossa di magnitudo 6.5 è stata quella dell'Albania. Buona parte dell'Italia ha capito subito che il giorno dopo si sarebbero contati i danni, e spese molte lacrime. Perché la terra ha tremato anche qui: l'Albania è la vicina più prossima del Centro e del Sud dello Stivale, sull'altra sponda del Mar Adriatico. E questo ha sempre agevolato lo scambio reciproco. Di persone, idee, speranze.
Quel 26 novembre, meno di due mesi fa, dunque, il risveglio a Tirana e dintorni è stato brusco: 51 i morti, 2000 i feriti, e 4000 sfollati, alla fine di una conta drammatica che ci ha portato a empatizzare con l'Albania, alle prese con la macchina dei soccorsi da organizzare, i sopravvissuti da tranquillizzare, il lutto da elaborare. Prove difficili, da superare insieme, con l'aiuto di tutti. Anche gli chef albanesi che vivono e lavorano in Italia – un nutrito gruppo di cuochi di talento, di cui abbiamo avuto più volte modo di scrivere, che nel 2018, ritrovandosi proprio a Tirana con altri conterranei emigrati in Europa, hanno posto le basi per una riscoperta delle radici gastronomiche nazionali – partono alla volta della propria terra, per prestare soccorso e portare un po' di speranza a chi è rimasto senza casa.
I cuochi albanesi accorrono in aiuto
Tra loro, c'è anche Entiana Osmenzeza: “Ero stata invitata a Tirana per Gelinaz (in programma solo pochi giorni dopo, il 3 dicembre, ndr) da Bledar Kola. Il giorno prima avevamo fatto il biglietto, pronti per partire. Ma la mattina del 26 novembre, alle 6.50, mio marito mi sveglia e mi dice: “È successo qualcosa di terribile giù a casa”. Mi sono assicurata che stessero tutti bene, in famiglia tutto ok, Bledar mi rispose qualche ora dopo: erano usciti di corsa dalle case, spaventati, con i bambini”. Così la storia cambia: niente più Gelinaz, non secondo i piani iniziali. In Albania, Entiana arriva qualche giorno dopo, sì, ma per cucinare sotto tende di fortuna, negli accampamenti: “Abbiamo cucinato insieme, abbiamo visto tante situazioni difficili. Mi sono sentita fortunata di avere una casa dove tornare, la mia famiglia accanto e la serenità”.
La cena di beneficenza a San Gimignano
È questo l'input che dà origine all'incontro in programma per il prossimo 31 gennaio, in Italia stavolta, a San Gimignano. Per cucinare insieme, ancora una volta, con Ardit Curri, Ronald Bukri, Lul Valachi e Gentian Shei: “Rientrata in Italia ho contattato Ardit, ci siamo chiesti come potessimo essere d'aiuto. Lui ha messo a disposizione il suo ristorante, il San Martino 26, a San Gimignano”. E subito hanno aderito gli altri, cuochi albanesi che in Toscana vivono e lavorano stabilmente, tra Montalcino (Ronald Bukri che fa faville all’Osticcio) e Firenze (Lul Valachi al Pane, Amore, Fantasia e Champagne; Gentian Shei all'hotel St. Regis). Ma sono arrivati anche gli sponsor, aziende che per solidarietà hanno scelto di prestare il proprio contributo alla buona riuscita dell'evento.
Sarà una cena di beneficenza, con tanta buona cucina: il ricavato della serata (70 euro a persona) aiuterà due famiglie contadine colpite dal terremoto, che pur senza casa continuano a rifugiarsi in ripari di fortuna per non abbandonare i propri animali e le proprie attività.
Il menu
Questo il menu della serata, che ripercorre i sapori della cucina tradizionale albanese:
Antipasti secondo le nostre tradizioni
Meze
Verdure di stagione in salamoia, accompagnate con ricotta fresca fatta in casa, mazzetto di verza marinata.
Tradizionale Byrek con spinaci
Tradizionale Byrek con cipolla e manzo
Primi piatti: tradizione e contaminazione
Pasticcio di spaghetti, uova e formaggio
Bottoncini di zuppa di Paçe d’agnello
Secondo piatto: pura tradizione
Tave di Agnello al forno con yogurt artigianale, verdure saltate di stagione
Dolci fedeli delle Nostre feste
Kadaif con noci
Shendetly con le mandorle
Biscotti dei ricordi, Kurabie con prugne secche e palafiq
San Martino 26 - San Gimignano (SI) – il 31 gennaio 2020 - per prenotazioni 0577940483
foto di Matthias Haupt