Il laboratorio dei ramen
Una cucina dove la tradizione giapponese e quella italiana si incontrano, un laboratorio di sperimentazione votato alla ricerca sul prodotto e alla formazione, un ramen bar quanto più autentico possibile a migliaia di chilometri di distanza da dove la cultura del ramen è nata. Nell’ordine Koto-Lab è tutto questo. Ma pure mescolando gli addendi il risultato non cambia, perché l’insegna che si appresta a inaugurare in via Valentini a Prato segna il secondo step di un percorso che poco più di un anno fa si avviava a Firenze per testare la risposta della città ai ramen e alla cucina giapponese, con l’idea di trasformare il locale di via Verdi – non distante da Santa Croce – in un rifugio gastronomico (e culturale) di qualità. A distanza di un anno, in molte città d’Italia, è tutto un fiorire di ramen bar, segno che l’ennesima tendenza ha fatto breccia nei costumi alimentari di chi sceglie di mangiare fuori casa, concedendosi una parentesi “esotica”.
E il team di Koto Ramen, forte del bagno di folla raccolto nel capoluogo toscano, ingrandisce l’impresa alzando la posta in gioco: non più solo spazio destinato all’ospitalità all’insegna del cibo di qualità a prezzi accessibili, ma centro di ricerca che alimenti il progetto, garantendo, se possibile, un ulteriore salto di qualità della proposta gastronomica.
Koto-Lab inaugura. Orari, prenotazioni e menu
Della grande cucina-laboratorio che i ragazzi avranno a disposizione a Prato avevamo parlato anticipandone l’apertura qualche mese fa. E così anche dell’impegno rinnovato per Shoji Minamihara, lo chef giapponese con 15 anni di esperienza nelle cucine italiane che resta alla guida della brigata e dai prossimi giorni sarà pure coordinatore dei nuovi cuochi coinvolti nel centro di formazione. Nel frattempo, poche settimane fa, Koto-Lab ha esordito a porte chiuse, rivelando agli ospiti della prima una impostazione già molto convincente. E finalmente da venerdì 7 aprile, con qualche settimana di ritardo sui tempi previsti, tutti potranno averne conferma: l’ex azienda di tessuti trasformata in ramen bar ospiterà 30 posti a sedere, proponendo al pubblico i piatti classici di Koto oltre alle creazioni sviluppate in laboratorio, prima che entrino nel menu fiorentino.
Il locale sarà aperto solo a cena, dalle 19 alle 23 in tre turni (19, 20.15, 21.30), prenotabili online dalle 8 alle 18 del giorno stesso. Un accorgimento che si è reso indispensabile per far fronte al gran numero di richieste che ci si aspetta. Noi, intanto, vi sveliamo il menu d’esordio che tra qualche giorno segnerà l’inizio dell’avventura Koto-Lab: 5 le varianti di ramen tra cui scegliere, dallo Shoyu tradizionale al più elaborato Paitan ramen con anatra, e diversi antipasti in stile giapponese (che già caratterizzavano la carta di Koto ramen) per cominciare.
Tapas Giapponesi
Edamame e bottarga
Tofu alle mandorle e sesamo nero
Gyoza classici
Gyoza integrali vegetariani
Vongole nel sakè
Kara Aghe
Ramen
Shoyu Ramen
Miso Ramen
Tan Tan Ramen
Shio Ramen vegetariano
Paitan Ramen con anatra
Dolci
Matchamisù
Panna cotta al basilico
Koto-Lab | Prato | via Valentini, 102 | dal 7 aprile, dalle 19 a chiusura. Chiuso il lunedì | www.kotoramen.it
a cura di Livia Montagnoli
Foto di Martino Dini