La Biennale nella storia gastronomica fiorentina
E cinque: con questa che si inaugura il prossimo 10 novembre siamo alla quinta edizione della Biennale Enogastronomica di Firenze, un evento unico che si svolgerà soprattutto negli ampi spazi dell’Ex3 e si dipanerà attraverso ben 18 giorni di incontri, degustazioni, cene, spettacoli, mercati, mostre, assaggi, occasioni speciali, ma alla portata di tutti, che celebrano il gusto, il piacere, la cultura del buon cibo e del bere bene. Leo Codacci, noto enogastronomo fiorentino, aveva ben presente il ruolo della buona tavola quando nel 1976 ebbe la brillante intuizione di dar vita a un evento per far conoscere e valorizzare le tradizioni culinarie locali. È stato un precursore della Biennale, che oggi vuole continuare a essere la rappresentazione del cibo nella sua sostanza e nella sua versatilità. In questo senso l’impegno della manifestazione va proprio verso il racconto della tradizione declinata nella modernità: la Biennale vuole essere un guazzabuglio (nel senso positivo del termine, cioè di insieme di ingredienti) che tiene conto di quanto resiste ancora del nostro passato – culinario, agricolo, alimentare - e di come lo stiamo vivendo in questi tempi veloci che sembrano macinare e confondere tutto.
Tradizione in movimento
In questa fotografia in movimento dei cibi, delle cucine, dei prodotti, dei vini, delle birre, un ruolo indispensabile lo svolgono innanzitutto i ristoratori, che sono o una sorta di custodi della tradizione o una specie di pionieri di nuovi scenari gastronomici, o l’una e l’altra delle due cose; e insieme a loro l’organizzazione che ne riunisce buona parte, la Confesercenti, che da struttura di servizio si sta anche configurando come una fucina di idee e di stimoli necessari a accompagnare gli operatori del settore nel loro lavoro. Come dice Santino Cannamela, presidente della Biennale Enogastronomica, “il mondo dell’enogastronomia si è arricchito di creatività e di sperimentazione grazie alle conoscenze tecniche che sono diventate patrimonio condiviso di chef e operatori del settore. La Biennale punta a trasferire tutto questo patrimonio al grande pubblico attraverso la riscoperta di materie prime territoriali spesso povere e a basso costo per rendere l’alta scuola gastronomica italiana accessibile a tutti”.
Il cibo nell'arte
Vediamo più da vicino il programma che, come ha affermato Leonardo Romanelli, critico enogastronomico e direttore artistico della Biennale, offre “un calendario ricco e variegato di eventi capaci di trasmettere la cultura dell’enogastronomia. Gli appuntamenti si fondono con altre discipline: dalla musica alle arti figurative, alla letteratura affinché il cibo non sia soltanto nutrimento del corpo, ma anche dell’anima”. L’allestimento innanzitutto è affidato all’associazione Keep Art. Alle pareti, una collettiva di artisti che rivelano un vivace legame con il nutrimento: Antonella Rocca, le posate riflettono e fanno riflettere sulla metamorfosi di un utensile; Antonio Massarutto, con opere di ecotassidermia;Martino Dini, la sua musa è “il cucchiaio”,che regala nuove visioni di grandi monumenti del territorio toscano; Aristide Bruno, mostra il legame con la terra e le tradizioni; Anitya, artista della trasformazione di oggetti consumati dal tempo; Paolo Matteoni, presente con opere di fotografia e una postazione selfie a disposizione dei visitatori e dei grandi chef ospiti della manifestazione.
Il programma. Tavole rotonde e food truck
Si comincia giovedì 10 alle 10 con la tavola rotonda La forma del cibo. Come sviluppare la promozione del territorio attraverso le eccellenze enogastronomiche. Lo stesso giorno ci sarà una iniziativa di solidarietà, il Pranzo dei Santi, presso la mensa della Caritas in piazza SS. Annunziata. L’indomani, dalle 17 alle 22, si terrà ...E il naufragar m’è dolce in questo mosto, degustazione di vini passiti; mentre dalle 11 alle 23 e poi ancora sabato dalle 12 alle 23 e domenica dalle 10 alle 20 saranno le postazioni e i food truck dello street food ad animare il contiguo piazzale antistante il centro commerciale della Coop.
La prima settimana. Pizza, sake, tè e bollicine
Lunedì 14la Biennale ospiterà alle 18 Dentro la tazzina, un workshop a cura della torrefazione Mokaflor; e a seguire Shall we shake, durante il quale barman e barlady fino alle 24 proporranno il loro cocktail; e gli chef Peter Brunel, Luca Landi e Alessandro Liberatore animeranno ciascuno un cooking show dalle 19 in poi. E una piccola perla sempre il 14: una selezione di sake di storiche cantine giapponesi di oltre 200 anni. Martedì 15 sarà la volta di Contaminazione di pizza (dimostrazioni ed assaggi aperti al pubblico dalle 17 alle 22) con quattro pizzaioli vincitori dei Tre Spicchi del Gambero Rosso: Giovanni Santarpia, Paolo Pannacci, Massimo Giovannini, Graziano Monogrammi. Dallo stesso giorno e fino a venerdì 18 si svolgerà Il futuro è giovane, concorso tra gli studenti degli Istituti Alberghieri, con finale martedì 22 novembre. La serata di mercoledì 16 sarà dedicata alle bollicine toscane e l’indomani agli assaggi di panettoni artigianali preparati da pasticcerie di Firenze e dintorni, alla degustazione dei tè proposti da Tealicious e agli assaggi di caffè proposti da Mokaflor. Venerdì 18 è il giorno di Elba Taste, rassegna che riunisce e presenta le tipicità dell’isola toscana. Sabato 19 dalle 12 alle 23 e domenica 20 dalle 12 alle 20 sono invece appannaggio del Florence Wine Event, con la presenza di decine di vignaioli.
La seconda settimana. Grandi chef, olio nuovo, quinto quarto
Lunedì 21 dalle 13 alle ore 20 verrà presentata una mostra micologica e un’ampia selezione di prodotti di eccellenza: formaggi, pasta, riso funghi, miele, zafferano e vino. Dalle 13 i cooking show di Matteo Donati, Riccardo Mini, Andrea Campani, Simone Cipriani, Matia Barciulli, Paolo Gori, Senio Venturi; alle 20 lo spettacolo di Leonardo Romanelli Galeotto fu il risotto. Martedì 22 dalle ore 18, 4 chef per 4 visioni della cucina contemporanea, cooking show organizzato dal blog Pop Eating con Terry Giacomello, Gianluca Gorini, Michelangelo Mammoliti, Nikita Sergeev. Mercoledì 23 dalle 20 presentazione guida Città golosa: protagonisti produttori e titolari di attività tipiche dell’enogastronomia fiorentina che offriranno in degustazione cibi e vini del territorio. Giovedì 24 dalle 17 alle 22 saranno presentate le grandi annate di dieci aziende vinicole. Sabato 26 novembre e domenica 27 dalle 10 alle 20 il Consorzio dell’Olio Toscano Igp proporrà assaggi di olio nuovo con una selezione di aziende e laboratori artistici; dalle 12 cooking show con Daniele Pescatore, Entiana Osmenzeza, Fabio Bianconi, Alessandro Della Tommasina, Filippo Germasi, Luca Lacalamita, Christian Giorni, Sergio Maria Teutonico; quest’ultimo presenterà il suo libro Cenere e Silenzio, mentre Leonardo Romanelli cucinerà un piatto a sorpresa. A proposito di libri, un evento nell’evento sarà Parole a tavola: sette autori presenteranno i loro lavori, dedicati a locali storici, a personaggi, a piatti simbolo, avvicendandosi in uno spazio impreziosito dalla presenza di un corner dedicato all’editoria di settore. Domenica 27 giornata del quinto quarto e dei birrifici artigianali toscani; dalle 12 cooking show con Luca Cai, Maria Probst e Cristian Santandrea, Cristiano Tomei, Mirko Giannoni, Mirko Martinelli, Stefano Frassineti, Beatrice Segoni, Filippo Lamantia.
Fuori Biennale
Ma non è finita qui. Oltre l’Ex3, nel Fuori Biennale, la manifestazione prevede un’altra serie di appuntamenti importanti e golosi. A cominciare da La riscoperta del menù del giorno, un concorso culinario tra ristoranti per la rivalutazione dei piatti del territorio proposti a condizioni particolari. Da Olivia sarà possibile scoprire il fantastico mondo dell’olio extravergine d’oliva guidati da un critico esperto. A seguire degustazione di fritti. Da giovedì 10 a domenica 13 il Mercato della Biennale animerà piazza della Repubblica, proponendo una selezione di eccellenze enogastronomiche e artigianali della tradizione toscana e italiana. Venerdì 11 dalle 17 al Mercato Centrale di Firenze degustazioni di Chianti Classico tra le botteghe del primo piano, lezioni di cucina chiantigiana dalle massaie del territorio e altri eventi per festeggiare i trecento anni del Gallo Nero. Sabato 12, dalle 11 alle 14, il Palio della Ribollita vedrà cimentarsi appassionati di cucina non professionisti che presenteranno a una giuria di chef e giornalisti la loro versione della rinomata zuppa. Venerdì 18 dalle 19, per Non solo trippa, i ristoranti del quartiere presenteranno la loro interpretazione del piatto. Alle 20, nel foyer dell’Opera di Firenze, si terrà All’Opera per l’A.t.t., cena di raccolta fondi per l’Associazione Toscana Tumori, al termine della quale i Gelatieri Artigiani Fiorentini offriranno la crema fiorentina. Due gli appuntamenti nell’ambito delle visite proposte da Città nascosta: venerdì 18 alle 16 con partenza da via Ricasoli 66 I banchetti sacri; domenica 20 alle 11 al Museo Archeologico Antiche delizie del palato. Venerdì 25 ecco Il mare in città: al ristorante La Loggia di piazzale Michelangelo a Firenze gli chef dell’Elba realizzeranno uno strepitoso menu a base di pesce e prodotti tipici dell’isola. Sabato 26, dalle 16 alle 23 il ristorante I cinque sensi di Firenze sarà la sede di Ciliegiolo d'Italia, degustazione con i produttori di ciliegiolo, accompagnata dalle 20 da finger food e piatti speciali.
Biennale enogastronomica fiorentina | Firenze | dal 10 al 28 novembre | www.biennaleenogastronomica.it