50 Top Pizza. Come funziona la guida
100 ispettori, in forma anonima, chiamati a valutare la qualità del cibo, del servizio, la carta dei vini e delle birre, la ricerca in cucina e la piacevolezza dello spazio. Criteri che chiamano in causa le migliori guide gastronomiche, applicati, per una volta, esclusivamente alla pizza, così da “mappare per la prima volta, un prodotto cardine della nostra tradizione culinaria, diventato ormai un must dentro e fuori dai confini nazionali con continue aperture di nuovi locali e soprattutto con l’affermarsi di una presenza sempre più qualificata anche all’estero”. Sono queste le parole di presentazione della guida online 50 Top Pizza presentata qualche ora fa a Castel dell’Ovo, Napoli, davanti a una platea che riuniva i più grandi pizzaioli d’Italia. Un modo per dare “il giusto riconoscimento ai migliori maestri del settore che ogni giorno nelle loro rispettive pizzerie lavorano sodo per coniugare qualità, creatività e ricercatezza, senza tralasciare le tradizione le regole d’oro, dall’impasto alle materie prima, che contraddistinguono questo autentico simbolo del made in Italy”, continuano i curatori Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere (ma ricordiamo che Gambero Rosso pubblica da diversi anni una guida dedicata alla pizza, selezionando sul territorio nazionale le migliori Pizzerie d’Italia, suddivise per categorie). Il progetto è stato concertato con la supervisione di Formamentis, e nei mesi passati ha destato curiosità con il countdown dalla posizione 500 alla 51, di una guida che si configura in tutto e per tutto come classifica di merito, fino all’Olimpo delle best 50, svelate in ordine crescente durante la cerimonia partenopea, che ha assegnato anche diversi premi speciali. Il 30 giugno scorso, invece, era stata la volta della sezione internazionale, con una selezione delle migliori pizzerie all’estero premiate sul palco di New York. E ieri, per la categoria miglior pizzeria in stile napoletano all’estero, il premio è andato a Ober Mamma, Parigi.
Il podio campano. Franco Pepe in vetta
Ma a catalizzare i flash ci ha pensato Franco Pepe, maestro indiscusso della pizza, che incassa l’ennesimo riconoscimento, conquistando la vetta della classifica con la sua Pepe in Grani, a Caiazzo. La medaglia d’oro, quindi, finisce sì in Campania, ma nella provincia di Caserta, da dove arriva pure il Miglior Pizzaiolo 2017, Francesco Martucci, de I Masanielli (sesto in classifica). E anche il resto del podio parla campano, rivendicando il ruolo di Napoli e della sua tradizione di lungo corso: secondo e terzo sono, rispettivamente, Gino Sorbillo ai Tribunali e i fratelli Salvo, Francesco e Salvatore, dal loro quartier generale di San Giorgio a Cremano. Quarto piazzamento, subito fuori dal podio, per il maestro Enzo Coccia, che della storia della pizza di qualità a Napoli è uno dei padri fondatori, e infatti si aggiudica il Premio alla carriera. Bisogna raggiungere il quinto in classifica per trovare il primo rappresentante della pizza a degustazione, non a caso Simone Padoan, tra i pionieri di una nuova ricerca sul prodotto che al Nord ha dato il là a una prolifica scuola fondata sulla sperimentazione in chiave gourmet (poco distante per concezione e latitudine da I Tigli, che offrono il Miglior servizio di sala, è Renato Bosco: il suo Saporè è decimo).
Le migliori pizze della Capitale
Da Roma, invece, un bel nono piazzamento per Giancarlo Casa e la pizza de La Gatta Mangiona, prima tra le insegne capitoline, che annoverano pure Pizzarium (per Gabriele Bonci il 27esimo posto e il premio alla Pizza dell’anno con mozzarella di bufala campana a crudo, funghi prataioli e prosciutto crudo) e ben 4 indirizzi di Stefano Callegari: Sforno al 16, Tonda al 32, Pizzeria Sud del Mercato Centrale di Firenze al 41, Sbanco al 46. Da Roma anche la pizza a degustazione di In Fucina, con Edoardo Papa che si piazza 21esima. Poco più sotto, l’unica donna in classifica: un bel 26esimo posto premia il coraggio e il talento di Marzia Buzzanca, con Percorsi di gusto a L’Aquila. Ma il premio Miglior pizzaiola 2017 spetta a una giovane promessa del settore, Isabella De Cham, madrina della pizza fritta da 1947 a Napoli.
Napoli e il resto d’Italia
Tra i maestri di Napoli entrano in classifica pure Ciro Salvo (50 Kalò al numero 8), Da Michele (11), Starita (15), Guglielmo Vuolo (17), La Masardona (18), Vincenzo Esposito (24). Bel piazzamento anche per il giovane e rampante Ciro Oliva: Concettina ai Tre Santi è settima, e ottiene il premio per Miglior servizio d’asporto. E, in trasferta, Giovanni Santarpia, la pizza napoletana di Firenze al numero 14. Fuori dalla Campania segnaliamo ‘O Fiore mio (12), Dry (13 e premio per il Miglior Comfort) Pomodoro & Basilico (25), Berberè (29), Apogeo (36), Ranzani13 (37), Marghe (47). Mentre tra i premi speciali, il Giovane dell’anno è Ciccio Vitiello (Casa Vitiello, Caserta), e la pizzeria Novità dell’anno è Morsi & Rimorsi di Gianfranco Iervolino, ad Aversa.
La Top 50 e i Premi Speciali
1. Pepe in Grani - Caiazzo
2.Gino Sorbillo ai Tribunali - Napoli | Migliore Comunicazione Web
3.Francesco&Salvatore Salvo - San Giorgio a Cremano | Miglior Carta dei Vini
4.Pizzeria La Notizia 94 - Napoli | Premio alla Carriera a Enzo Coccia
5.I Tigli - San Bonifacio | Premio Zonin Miglior servizio di sala
6.I Masanielli - Caserta | Miglior Pizzaiolo dell’anno a Francesco Martucci
7.Concettina ai Tre Santi - Napoli | Miglior Asporto
8.50 Kalò - Napoli
9.La Gatta Mangiona - Roma | Miglior Carta delle Birre
10.Saporè - San Martino Buon Allegro
11.L’Antica Pizzeria Da Michele - Napoli
12.‘O Fiore Mio – Faenza
13.Dry - Milano | Premio Antonello Colonna Open Miglior Comfort e Benessere Complessivo
14.Sanrarpia - Firenze
15.Pizzeria Starita e Materdei - Napoli
16.Sforno - Roma
17.Guglielmo Vuolo a Eccellenze Campane - Napoli
18.La Masardona - Napoli | Premio Electrolux Miglior proposte dei Fritti
19.La Sorgente - Guardiagrele
20.La Kambusa - Mssarosa
21.In Fucina - Roma
22.Pizzeria Da Attilio - Napoli
23.Piccola Piedigrotta - Reggio Emilia
24.Carmnella - Napoli
25.Pomodoro & Basilico - San Mauro Torinese
26.Percorsi di Gusto - L’Aquila
27.Pizzarium - Roma | Pizza dell’anno (Pizza Mozzarella di Bufala Campana a Crudo, Funghi Prataioli e Prosciutto crudo)
28.Il Vecchio Gazebo - Molfetta
29.Berberè - Castelmaggiore | Miglior carta degli Oli Extra Vergine d’Oliva
30.Pizzeria Da Albert - Trento
31.Casa Vitiello - Napoli | Giovane dell’anno a Ciccio Vitiello
32.Tonda - Roma | Valorizzazione del Made in Italy
33.Korallo Pizza & Drink - Trento
34.La Braciera - Palermo
35.La Divina Pizza - Firenze
36.Pizzeria Apogeo - Pietrasanta
37.Ranzani 13 - Bologna
38.Lievito Madre al Duomo - Milano
39.Ristorante Pizzeria Le Parule - Ercolano
40.Mistral dal 1959 - Palermo
41.La Pizzeria Sud - Firenze
42.Pizzeria Montegrigna Tric Trac - Legnano
43.10 Diego Vitagliano Pizzeria - Pozzuoli
44.La Campagnola - Bitritto
45.Carlo Sammarco Pizzeria 2.0 - Aversa
46.Sbanco - Roma
47.Marghe - Milano
48.Lievito Madre al Mare - Napoli
49.Fandango Racconti di Grani - Filiano | Premio Caputo Sostenibilità Ambientale
50.Pizzeria Di Matteo - Napoli | Premio Pastificio Di Martino Frittatina di pasta dell’anno
Premio Fornaio d’Italia - Antico Forno
Premio Consorzio Mozzarella Pizzaiola dell’anno - Isabella De Cham (1947 Pizza Frtta)
Miglior Pizzeria Napoletana fuori dall’Italia - Ober Mamma (Parigi)
a cura di Livia Montagnoli