Quella dell’oca si tiene nei fine settimana di novembre, a Morsano al Tagliamento in provincia di Pordenone, mentre quella della zazzicchia è a dicembre, a Prossedi nel basso Lazio. Parliamo delle sagre, eventi che in tutta Italia celebrano prodotti e ricette tipiche, valorizzando paesaggi, enogastronomia, storia locale in occasioni festose e conviviali che non di rado mescolano sacro e profano, come lascia trasparire la parola stessa. Non è un caso: il calendario religioso poggia su una matrice agricola, la stessa che detta il ritmo di queste feste popolari. La sagra del percoco? Ad agosto, a Sant’Arcangelo di Romagna. Quella del carciofo di Paestum? Ad aprile, per non parlare delle molte feste che celebrano la fine del lavoro o sono l’eredità di riti propiziatori per il buon raccolto. In ogni caso rappresentano ancora oggi momenti conviviali nei quali la comunità si ritrova unita intorno ai frutti della terra e alla loro elaborazione.
In tutta Italia si contano oltre 40mila eventi in diversi momenti dell’anno, in particolare modo in quelli legati ai lavori della terra: semina, raccolto, vinificazione, molitura, pesca, ma anche sacrificio del maiale e lavorazione delle carni.
Le sagre in Italia
Alcune sono famosissime e attirano migliaia di persone, altre conservano una dimensione minima, quasi familiare, tutte, però, sono evocative di un momento della nostra storia in cui la vita collettiva era strettamente connessa con la dimensione rurale, al genius loci e alla biodiversità al punto da legare strettamente luoghi e prodotti, in una sorta di certificazione IGP ante litteram: in quanti saprebbero dell’esistenza di Cervere senza il porro? O di Recco senza la famosa focaccia? C’è poi Carrù, famoso per il bue grasso cui è dedicata una fiera che è ormai un vero appuntamento imperdibile per gli appassionati di buon cibo.
Una guida per orientarsi tra la moltitudine di appuntamenti la offre Slow Food con il volume Sagre d’Italia, viaggio nella tradizione popolare. Lo firmano Donatella Alquati e Giorgio Mininno, il duo che ha firmato The Italian Case, viaggio fotografico nell’identità italiana attraverso packaging e confezioni. La coppia oggi torna a occuparsi di italianità partendo dai momenti popolari per antonomasia. Nel volume una cernita di 900 eventi, divisi per regione e mese, e 18 racconti fotografici di paesaggi, persone, prodotti, con ricette e guide pratiche alle sagre più interessanti, itinerari collaterali, sorta di diario di viaggio che ha come unica bussola il folklore e la convivialità.
Le 5 sagre imperdibili d'Italia
Sagra del Chiodo di Maiale anima l’ultima settimana di febbraio Quercia di Aulla nella Lunigiana. Il protagonista della festa è un piatto della tradizione contadina legato al rito della macellazione del suino e all’abitudine di assaggiare l’impasto per le salsicce cotto con il testo di terracotta.
La Sagra delle Sfogline a Massa Lombarda valorizza non tanto un prodotto quanto una abilità artigianale, l’arte di tirare la sfoglia a mano con il mattarello. L’ultima settimana di agosto, due grandi tendoni ospitano uno lo spazio ristoro, l’altro la gara delle sfogline divise in due gruppi: amatori e professionisti. La Confraternita della tagliatella assicura il controllo qualità.
La Sagra dei Ciccimaretati è un appuntamento estivo: si svolge a Stio, in provincia di Salerno, tra il 17 e il 23 agosto quando il borgo nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è nel pieno della stagione estiva. La sagra, che offre un ricco manu, è intitolata alla tipica zuppa di legumi - ceci, fagioli, lenticchie - con grano e granturco.
La Festa delle Cape a Legnano Sabbiadoro si tiene i primi due fine settimana di marzo dà l’avvio alla stagione di eventi della famosa località di mare. Organizzata per la prima volta nel 1984 su iniziativa di alcuni pescatori locali, celebra le cape lunghe (ovvero i cannolicchi) cotte su piastre fumanti e accompagnate da fette di polenta bianca; Insieme ai cannolicchi anche sarde e vongole.
La Sagra Addaver Pipindune e Ove è un omaggio a una ricetta povera della tradizione rurale, i pipindune e ove - ovvero peperoni cornetti fritti e uova - che un tempo era parte della colazione che i contadini consumavano a metà giornata. La festa si tiene a inizio agosto a Collecorvino in provincia di Pescara e offre una ampia scelta di piatti, tutti ugualmente popolari.
Sagre d'Italia - Donatella Alquati, Giorgio Mininno - Slow Food - 368 pp. - €29,90