Da Gennaro Esposito a 480°. La pizza di Bra
In principio è stato Gennaro Esposito, non lo chef, ma un brand che dietro al nome veracemente napoletano nasconde un franchising piemontese di successo dedicato alla pizza. A questo network affermato, qualche tempo fa, si è rivolta la squadra di Granda Food, quattro amici che nel 2013 hanno deciso di portare nel Roero, a Bra, la prima pizza partenopea che potesse definirsi tale, complice il talento di Davide Finotti, che nell'Associazione Verace pizza napoletana è passato dall'essere astro nascente a conferma quotidiana di un'attenzione per la qualità degli impasti e della materia prima che nel paese natale di Slow Food non stona affatto. E la storia è nota: farine naturali, sperimentazioni su lievitazione e impasti, cottura in forno a legna a 480°, selezione di Presidi Slow Food, Due spicchi sull'ultima edizione della guida Pizzerie d'Italia del Gambero Rosso. Ora, da qualche mese a questa parte, il team di piazza XX settembre ha spiccato il volo, pronto per camminare da solo, al grido di 480° New Concept Neapolitan Pizza, come è stato scelto di ribattezzare l'evoluzione della pizzeria che c'era e ancora è lì, ma cambia parrocchia e dice addio al brand Gennaro Esposito. Con tanti nuovi progetti in cantiere. Si comincia dal nome, quindi, quel punto di calore perfetto che caratterizza la temperatura ideale del forno a legna per la realizzazione della pizza napoletana. Ma c'è tanto di concreto in questa sferzata di novità, che asseconda il nuovo brand diversificando l'offerta e regalando agli amanti della pizza esperienze insolite per approfondire la propria passione.
I nuovi progetti. Pizza e fritti d'autore
Per esempio, si è molto parlato del sodalizio con Gaetano e Pasquale Torrente, che dalla metà di febbraio hanno portato i fritti di Cetara che li hanno resi celebri in tutta Italia anche a Bra; e così il cuoppo d'autore è entrato a far parte dell'offerta braidense, incontrando però le specialità locali, dal fritto misto al coniglio grigio di Carmagnola, per valorizzare la tradizione delle Langhe. Ma contemporaneamente la squadra coordinata da Roberto Noia, responsabile marketing di Granda Food, ha inaugurato un calendario di appuntamenti che coinvolge i grandi chef italiani per metterli a confronto con la pizza: La Grande Pizza è l'incontro di una sera con lo chef stellato di turno, che a Bra si cimenterà in uno show cooking davanti al forno a legna, presentando agli ospiti un temporary menu d'autore. Un omaggi tout court alla pizza, che passa per la rivisitazione dei grandi classici, Margherita in testa, e l'elaborazione di due interpretazioni personali sul tema. Dopo Alessandro Boglione, tra poche ore toccherà a Ugo Alciati, dal ristorante Guido di Fontanafredda con “...Tutta polpa delle stelle” (in scena martedì 5 aprile, dalle 19).
Pizza a domicilio. Nasce 480° Express
L'ultimo nato in casa 480°, però, è un format dedicato all'asporto, consegna a domicilio compresa. Si chiama 480° Express e segue l'onda della rivoluzione del take away e del delivery food che sta coinvolgendo l'Italia intera, sulla scorta di richieste sempre più esigenti in nome della qualità. Chi l'ha detto che per avere una pizza a domicilio bisogna rassegnarsi alla mediocrità? A Bologna ci stanno provando i ragazzi di Sega! (in collaborazione con il forno Brisa), a Bra Granda Food. Il locale pilota adibito all'asporto ha già aperto i battenti in via Piumati, ma si punta a definire un franchising replicabile in altre città. Punti di forza: prenotazione e pagamento via app, consegna veloce in contenitori che mantengono calore e croccantezza invariati per 15 minuti, materie prime d'eccellenza, dalla mozzarella di bufala campana Dop al Fior di latte Agerola, al pomodorino del Piennolo del Vesuvio. Ma anche Castelmagno d'alpeggio e cece nero della Murgia, aglio rosso di Nubia e capocollo di maiale nero casertano, fontina d'Aosta Dop e 'nduja di Spilinga. Gli ingredienti che finiscono tutti i giorni sulla pizza di 480°. E arrivano a domicilio anche i fritti firmati Torrente.